Tratto dal romanzo di Lidia Ravera "Le seduzioni dell'inverno", l'opera sviscera il mondo degli intellettuali. Da giovedì 22 febbraio al cinema.
di Giancarlo Zappoli
Stefano è un editore che, divorziato, ha una relazione con una giovane scrittrice della quale però non apprezza l'opera seconda. Un giorno a casa sua compare Sophie. È una cameriera che l'ex moglie gli ha mandato per mettere un po' d'ordine nel suo appartamento. Stefano, che non si è mai veramente innamorato, inizia a provare per lei un sentimento sconosciuto.
Zagarrio, critico cinematografico e docente universitario, conosce bene il mondo degli intellettuali e quindi sa come dirigere, lavorando sul personaggio, un attore versatile come Andrea Renzi. Un altro pregio del film è l'ambientazione napoletana depurata da qualsiasi ammiccamento partenopeo.
Nel film si universalizza la riflessione su una condizione umana che non è poi, purtroppo, così inusuale. Quella cioè di chi non manifesta i sentimenti giungendo fino a negarli a se stesso per timore di essere coinvolto e poi magari ferito nell'intimo. La seduzione comporta necessariamente l'inganno? A questo interrogativo ognuno può tentare di dare una risposta confrontandola con il finale del film.