Anno | 2021 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 101 minuti |
Regia di | Vito Zagarrio |
Attori | Andrea Renzi, Amélie Daure, Marit Nissen, Iaia Forte, Antonella Stefanucci Antonello Cossia, Serena Marziale, Peppe Miale, Valerio Caprara. |
Uscita | giovedì 22 febbraio 2024 |
Distribuzione | Artimagiche Film srl, Cavadaliga Film srl |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,89 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento lunedì 19 febbraio 2024
Stefano è un editore divorziato che in realtà non si è mai innamorato. Fino a quando nella sua casa non entra Sophie.
CONSIGLIATO SÌ
|
Stefano è un editore che, divorziato, ha una relazione con una giovane scrittrice della quale però non apprezza l'opera seconda. Un giorno a casa sua compare Sophie. È una cameriera che l'ex moglie gli ha mandato per mettere un po' d'ordine nel suo appartamento. Stefano, che non si è mai veramente innamorato, inizia a provare per lei un sentimento sconosciuto.
Vito Zagarrio porta sullo schermo il romanzo di Lidia Ravera "Le seduzioni dell'inverno" pubblicato nel 2008.
Sin da subito, terminata la visione, viene da chiedersi come mai nessuna delle registe del nostro panorama cinematografico abbia in questi anni pensato a questo romanzo e si sia dovuto attendere un uomo per farlo diventare un film. Forse perché in fondo la figura al centro è quella di Stefano anche se poi diviene sempre più importante il ruolo di Sophie e delle altre donne che lo circondano (a partire dalla giovane scrittrice per poi andare alla ex moglie e alla proprietaria della casa editrice).
Certo è che già dal titolo (che toglie il riferimento all'inverno) ci viene offerto materiale per interrogarci. Perché l'etimologia del termine seduzione deriva dal latino e significa trarre via. Stefano viene di fatto 'tirato via' dal se stesso che si vede come un intellettuale non più giovanissimo ma di bell'aspetto, capace di razionalità. La freddezza che gli verrà fatta scoprire non è quella che pensava di possedere come qualità positiva ma piuttosto un profondo sentimento di mancanza, di privazione.
A portarlo a vivere questa condizione inattesa è Sophie che gli si mette a servizio senza nulla pretendere se non un tetto sotto cui stare (la ex moglie di Stefano è partita per le vacanze e non le ha lasciato le chiavi di casa, afferma). L'interesse dell'uomo nei suoi confronti crescerà progressivamente e non sarà dettato principalmente dal fatto di essere servito ma da emozioni mai provate prima.
Zagarrio, critico cinematografico e docente universitario, conosce bene il mondo degli intellettuali e quindi sa come dirigere, lavorando sul personaggio, un attore versatile come Andrea Renzi.
Un altro pregio del film è l'ambientazione napoletana depurata da qualsiasi ammiccamento partenopeo. La stessa Iaia Forte, a cui molti registi, hanno chiesto di premere sul tasto dell'inflessione dialettale qui si muove su un registro diverso. In questo modo si universalizza la riflessione su una condizione umana che non è poi, purtroppo, così inusuale. Quella cioè di chi non manifesta i sentimenti giungendo fino a negarli a se stesso per timore di essere coinvolto e poi magari ferito nell'intimo. La seduzione comporta necessariamente l'inganno? A questo interrogativo ognuno può tentare di dare una risposta confrontandola con il finale del film.
In passato il tema dell'amore, nella declinazione dei sentimenti ha costituito materia inesauribile per il cinema. Truffaut ha scandagliato i molteplici profili dello smerigliato prisma come molti altri. Troisi ad esempio con Pensavo fosse amore.... ha realizzato un film di assoluta densità amorosa tanto da farne un piccolo, ma prezioso film. I manuali d'amore che si sono succeduti buttandola in commedia [...] Vai alla recensione »
Dopo i lungometraggi La donna della luna, Tre giorni di anarchia, Bonus Malus, lo storico del cinema e filmmaker Vito Zagarrio dirige un "thriller" sentimentale coinvolgente e intrigante, che si presenta, almeno inizialmente, come una piacevole commedia romantica, addentrandosi nel mondo intellettuale napoletano legato all'editoria. Tema centrale sembrerebbe, almeno ad un primo sguardo, la ri-scoperta, [...] Vai alla recensione »
Il regista fiorentino classe 52 Vito Zagarrio conosce bene il mondo degli intellettuali, ma è una bella sorpresa accorgersi di come percepisce lucidamente e ironicamente l'entourage di riferimento nella nostra città. "Le seduzioni", trasposto dal romanzo di Lidia Ravera Le seduzioni d'inverno (edizioni Nottetempo) è in effetti una commedia stuzzicante, ma soprattutto un piacevole excursus in una Napoli [...] Vai alla recensione »
Tratto dall'omonimo libro di Lidia Ravera, togliendo l'inverno dal titolo, Vito Zagarrio racconta la storia tragicomica di un editore napoletano col cuore in inverno, anaffettivo, per cui la seduzione rimane un fascinoso mistero a termine. Diviso da moglie e amante, sarà burlato da una finta colf che legge Perec e ascolta Bach. Una Napoli diversa, un po' quella della Signora amica di Patroni Griffi, [...] Vai alla recensione »
Stefano (Andrea Renzi) è un cinquantenne uomo di cultura, direttore editoriale di una casa editrice napoletana, disincantato dall'amore e da poco uscito da un rapporto coniugale infelice. Vive da solo in un appartamento della Napoli bene, di proprietà della moglie Sara (Marit Nissen), circondato da libri accantonati e impilati ovunque, vive relazioni occasionali, l'ultima con un'avvenente scrittrice [...] Vai alla recensione »
«Brutto» dice lui. «Che vuol dire brutto? Brutto non vuol dire niente» ribatte lei. «Personaggi piatti, scritto male, pieno di cliché... Il risultato è solo mediamente volgare». Lui è Stefano, detto "Freezer" per la dichiarata anaffettività, e fa l'editor. Lei Silvia "Opera prima", finta intellettuale ma vera cafona, al lavoro sul secondo romanzo. I due, secondo l'andazzo delle più retrive commedie [...] Vai alla recensione »