Anno | 2021 |
Genere | Animazione, Avventura, Commedia, |
Produzione | USA |
Durata | 99 minuti |
Regia di | Jared Bush, Charise Castro Smith, Byron Howard |
Attori | Alvaro Soler, Luca Zingaretti, Diana Del Bufalo, Angie Cepeda, Charise Castro Smith Byron Howard, Stephanie Beatriz, Diane Guerrero, John Leguizamo, Wilmer Valderrama, Rhenzy Feliz, Rose Portillo, Juan Castano, Sarah-Nicole Robles, Hector Elias, Alan Tudyk, Olga Merediz. |
Uscita | mercoledì 24 novembre 2021 |
Tag | Da vedere 2021 |
Distribuzione | Walt Disney |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,60 su 13 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento giovedì 25 novembre 2021
Il magico lungometraggio d'animazione diretto da Jared Bush e Byron Howard. Il film ha ottenuto 3 candidature e vinto un premio ai Premi Oscar, 3 candidature e vinto un premio ai Golden Globes, ha vinto un premio ai BAFTA, ha vinto 2 Satellite Awards, Il film è stato premiato a National Board, 2 candidature a Critics Choice Award, ha vinto un premio ai Producers Guild, ha vinto un premio ai ADG Awards, In Italia al Box Office Encanto ha incassato 4,7 milioni di euro .
CONSIGLIATO SÌ
|
Tutto è straordinario nella famiglia Madrigal. Straordinaria è la casa e straordinari sono tutti i suoi abitanti, dotati di talenti fuori dal comune, benedetti dalla magia che soccorse la nonna nel momento del bisogno, cinquant'anni prima, e che ancora illumina ogni cosa. Beh, quasi ogni cosa. Mirabel Madrigal, infatti, è l'unica a non avere ricevuto alcun dono. Paziente e generosa, sempre allegra nonostante tutto, fa il possibile per aiutare fratelli e genitori ma spesso finisce per essere d'intralcio agli altri, più bravi, più dotati, più amati. Soltanto quando la fiamma della magia minaccia di spegnersi, e il suo volto compare in una confusa visione del drammatico futuro che li aspetta, Mirabel decide che tocca a lei andare alla ricerca di una soluzione, e all'origine del mistero che l'avvolge.
Il viaggio di Mirabel è dunque un viaggio alla scoperta di sé e della propria luce, dopo che per anni ha vissuto all'ombra di quella dei suoi famigliari. Eppure Mirabel una specialità ce l'ha (ce lo dicono i suoi grandi occhiali tondi) ed è uno sguardo diverso dagli altri, esterno al gruppo di famiglia, marginale, si direbbe, ma anche lucido, affezionato, empatico.
Mirabel per prima vede le crepe nell'immagine impeccabile ma artefatta che Abuela, la matriarca, ha costruito con tanto impegno. Vede il peso delle aspettative che preme ulteriormente sulla schiena dalla forzutissima Luisa, già carica di cinque asini e di un pianoforte, e la gabbia dorata dentro cui la bellissima Isabella è costretta alla perfezione e a restituire un'immagine preconfezionata di sé. Mirabel ha, cioè, qualcosa che gli altri non hanno: la libertà di potersi ancora cercare, di sbagliare, di fallire persino, fuori dalla logica del protagonismo dominante.
Dentro questo musical scoppiettante, così precisamente localizzato al centro dell'America Latina, in una Colombia tutta ritmo e colore, si nasconde la realtà universale dell'estrema complessità di ciò che chiamiamo famiglia; un intreccio di sentimenti, traumi, eredità, aspettative, che ci dà la vita e ce la sconvolge nello stesso momento.
Encanto è perciò una storia antica e moderna, un racconto di rifondazione: quel riposizionamento anche doloroso o violento della fondamenta della casa (leggi: famiglia) che periodicamente ha bisogno di essere messo in atto, per liberare nuove energie e includere nuove prospettive. È un racconto di tradizione e rivoluzione, che passa attraverso l'accettazione dell'imperfezione, perché non è la bella apparenza che rende felici, ma la vicinanza all'essenza.
Sul piano stilistico, il film di Bush, Howard e Castro Smith, da un lato guarda alla grande famiglia d'origine, la filmografia allargata della Disney, per cui la mano di Mirabel sul pomello della porta funziona drammaturgicamente come l'impronta di Arlo sul silo del granoturco, dall'altro spinge avanti la tecnica (la qualità di alcune immagini è tale che sembrano di carne e ossa) e il lavoro sul genere.
In un musical già leggermente atipico, perché tinto di mistery, le canzoni di Lin-Manuel Miranda non sono approfondimenti ma vere e proprie sequenze che portano avanti il racconto, sintesi esplosive e ultra dinamiche dell'astrattismo e del virtuosismo (si pensi al numero di Luisa o a "We don't talk about Bruno") di cui è capace la Disney migliore.
ENCANTO disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
||
€9,99 | – | |||
€9,99 | – |
Un tempo la protagonista di Encanto sarebbe stata Isabela, ragazza estremamente attraente, adorata da tutti e capace di far sbocciare fiori a suo piacimento. Oggi, invece (e per fortuna), protagonisti possono esserlo anche coloro che un tempo non erano minimamente considerati se non per ruoli marginali. Ecco dunque che a guidare il racconto del film vi è Mirabel, ragazza impacciata, con il viso [...] Vai alla recensione »
Colmo di magia, effetti speciali e un significato universale capace di parlare a ogni pubblico, il sessantesimo lungometraggio animato dei Walt Disney Animation Studios, Encanto, nome-omen, stupisce ancora una volta nella veste inedita di una fiaba musical. Una fiaba tuttavia impegnata, più complessa e stratificata con echi alla problematicità della Pixar ma nel pieno rispetto [...] Vai alla recensione »
Mirabel Madrigal , il membro di una famiglia colombiana in cui la maggior parte dei componenti possiedono dei talenti magici, comprende che la magia che racchiude la loro " casita " è in pericolo e , grazie all' aiuto del misterioso veggente Bruno ( un componente della sua famiglia che , pur possedendo un talento magico che è quello di vedere il futuro , vive [...] Vai alla recensione »
I Madrigal sono una famiglia speciale: ogni componente ha un potere magico. C’è chi controlla il meteo, chi ha una forza smisurata, chi sparge fiori ovunque passi. Tutti tranne una, la povera Mirabel, una ragazzina dagli occhiali tondi, maldestra, ma piena di vita ed entusiasmo, nonostante venga considerata dagli altri familiari come una diversa e spesso come causa di problemi per la famiglia. [...] Vai alla recensione »
eccesso di canzoni, trama scarsa, decisamente al di sotto delle aspettative. per i suoi 60 anni la disney avrebbe potuto impegnarsi di più. non sono affatto soddisfatta, lo sconsiglio assolutamente, ho rischiato di addormentarmi più volte. inoltre il personaggio dell'abuela non era ben strutturato
Il classico film di animazione della Disney/Pixar: è caratterizzato da un'ottima scenografia ed effetti speciali di notevole livello; la protagonista questa volta non è una ragazza dal fascino che ti conquista al primo sguardo (come in altre produzioni della Casa), ma una ragazzina che si sente un pò complessata dal suo aspetto e dalla mancanza di doti soprannaturali che caratterizz [...] Vai alla recensione »
Dove sono finiti i cartoni di una volta????Un film vuoto e banale. Da sconsigliare!
Già dai primissimi teaser poster si era capito che la casita avrebbe rappresentato uno dei punti di forza e di novità del film, se non altro sul piano visivo. Del resto la Disney ha una lunga ed eccelsa tradizione in quanto a pantomime di oggetti animati (la Silly Symphony The Little House, il mobilio incantato de La Bella e la Bestia, il tappeto magico di Aladdin, per citarne alcuni).
Probabilmente, negli anni più difficili e meno identificativi di sempre (almeno da un punto di vista di business), Disney si trova a dover fronteggiare la sfida di ideare e produrre il sessantesimo classico della sua gloriosa carriera. Si tratta di un anniversario importante, ma confinato solamente a una delle sue anime, sicuramente la più storica ma oggigiorno la meno importante e riconoscibile.
Encanto, il lungometraggio numero sessanta della Disney, è al cinema e rende onore ai migliori classici della casa di Topolino. Ambientato in un luogo magico tra le montagne della Colombia, ha calore, profondità ed estro. Al centro della scena una dinastia la cui epica avventura, complice l'esplosione di colori e di energia, veicola riflessioni profonde.
Lin-Manuel Miranda per adulti ( per i bambini c' è "Encanto"). Prima regia cinematografica del giovanotto che ha rivoluzionato il musical americano, facendo gorgheggiare i Padri Fondatori ( titolo: "Hamilton", ovvero il primo segretario al tesoro, immortalato sulle banconote da dieci dollari). Qui porta al cinema lo spettacolo di Broadway con lo stesso titolo, vita e sogni di Jonathan Larson.
È inutile nascondere la tentazione di concentrare l' attenzione sul fulmineo passaggio in sala dell' affresco napoletano ma non napoletanista di Paolo Sorrentino. Ma proprio per rispetto dell' amore assoluto per il cinema espresso nelle metafore ossessive e i miti personali trasfigurati sullo schermo dal grande regista, è giusto trasmettere qualche nota sugli altri titoli che scendono in campo in una [...] Vai alla recensione »
Lungometraggio Disney n° 60, "Encanto" è una favola colombiana, colorata e musicarella, che mette il dito nella piaga delle esagerate aspettative famigliari e sociali e della pressione che grava sui più giovani perché si distinguano sempre e comunque. Sono tutti straordinari, infatti, nella famiglia Madrigal: la casa, dotata di poteri magici, e i suoi abitanti, possessori di talenti eccezionali.
Siamo a quota 60, ma questo rischia di rientrare tra i film di animazione più brutti prodotti da casa Disney. Ambientato in Colombia, protagonista è la famiglia Madrigal, in particolare l'impacciata Mirabel che, a differenza degli altri membri, pare non possedere un potere speciale. Eppure, sarà proprio lei l'unica speranza per salvare la magia in pericolo che circonda il luogo.
Pur musicato dal Lin-Manuel Miranda di Hamilton, pur diretto dalla coppia Howard/Bush di Zootropolis, Encanto ha l' aria di essere un assaggio in attesa del piatto forte natalizio Disney, ovvero Sing 2 con cui si inaugura il Tff: ci sono momenti graziosi, la foresta colombiana che fa da cornice è gaia, ma il disegno è prosaico e il raccontino debole.
Fin da Fantasia del 1940, la magia è spesso stata al centro del racconto disneyano, sembra naturale quindi festeggiare il 60° classico riproponendo un tema che ha fatto sognare intere generazioni. Al contempo, il nuovo film animato diretto da Byron Howard e Jared Bush (Zootropolis) insieme a Charise Castro Smith, prosegue un processo di rinnovamento dell'immaginario e della struttura classica dello [...] Vai alla recensione »
Continua la globalizzazione della Disney (o la "disneyficazione" del globo) che, in realtà, non ha mai smesso di essere ricercata e utilizzata anche politicamente, già 80 anni fa, ai tempi del buon vicinato degli Stati Uniti con l'America Latina grazie a Saludos Amigos e I tre caballeros. E proprio lì si torna, con la Colombia a fare da sfondo a Encanto, dopo il Pacifico meridionale di Oceania, il [...] Vai alla recensione »
Dopo la distribuzione mista cinema/streaming di Raya e l'ultimo drago, uscito poco dopo la riapertura delle sale dopo il lungo stop del lockdown, la Disney torna con questo Encanto a una distribuzione esclusiva in sala, almeno limitatamente ai trenta giorni che precedono il Natale: una strategia con cui la casa di Topolino punta a sfruttare il massimo del potenziale cinematografico del film, riservando [...] Vai alla recensione »
"Ohana significa famiglia. Famiglia significa che nessuno viene abbandonato. Io mi ricorderò di te, mi ricordo di tutti quelli che se ne vanno". Era così che una bambina delle Hawaii salutava un alieno dalle orecchie lunghe, prima che saltasse fuori dalla finestra con un libro in mano. Il titolo era Lilo & Stitch, eravamo nel 2002. La famiglia per Disney è sempre stata al centro, ma oggi con Encanto [...] Vai alla recensione »