Anno | 2020 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Giovanni Aloi |
Attori | Cristiana Dell'Anna, Philipp Peter Heidegger, Benno Steinegger, Francesca Sanapo Hannes Perkmann, Katja Lechthaler, Katia Fellin, Celine Stampfer, Leo Seppi, Eva Kuen, Christian Bianco, Natalia Bonifacci, Giacomo Lorenzi, Claudio Pizzato. |
Tag | Da vedere 2020 |
Distribuzione | Ombre Rosse, No.Mad Entertainment |
MYmonetro | 3,04 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 16 febbraio 2021
Il film è una storia di confine, che racconta una storia, lontano da ogni volontà di giudizio, ma con il solo desiderio di stimolare la riflessione su temi quanto mai attuali.
CONSIGLIATO SÌ
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Michela, ragazza madre con un figlio adolescente, lavora, sottopagata, in un hotel sul lago di Resia. Quando incontra una donna che si prostituisce in Austria nei fine settimana (giorni un cui il ragazzo va a stare dal padre) decide di accettare l'invito ad unirsi a lei. Quando in paese si verrà a saperlo la situazione si farà complessa.
Cristiana Dell'Anna, dopo il lungo ed apprezzato tirocinio in Un posto al sole e un importante ruolo nella serie Gomorra non ha più bisogno di controprove che certifichino le sue qualità di attrice.
Si tratta di qualità che porta in dote anche a questo film di Giovanni Aloi che non si rivela però all'altezza del suo lungometraggio d'esordio Allons Enfants. Dell'Anna è assecondata da un cast decisamente di buon livello che, giocando sul bilinguismo, mette ulteriormente in rilievo il suo disagio esistenziale in un microcontesto sociale in cui a dettar legge sembrano titolati solo i maschi.
Il problema risiede altrove e cioè in una sceneggiatura che, oltre a risolvere nel finale la situazione in modo molto aprioristico, non prepara adeguatamente il terreno al rigetto di Michela da parte dei compaesani. La giovane donna, cambia auto, acquista abiti decisamente più costosi di quelli indossati in precedenza, presta con generosità denaro a chi è in difficoltà.
Tutto questo dopo aver lasciato il suo lavoro in hotel e nessuno, ripetiamolo, nella realtà di un piccolo paese di montagna, fa illazioni o si pone domande. È poco credibile che si debba attendere la minaccia di un ricatto affinché la situazione venga alla luce. Tutto ciò in un film in cui l'intenzione di partenza (l'evidenziare come in questo nuovo millennio la parità di genere abbia ancora molti ostacoli da superare per essere pienamente raggiunta) è importante e sicuramente sentita da Aloi e dai suoi collaboratori.
L'idea, al regista Giovanni Aloi, gliela suggerisce l'intervista a una ragazza italiana che ogni giorno varca il confine tra il nostro paese e l'Austria per andare a fare la prostituta all'insaputa della famiglia e dei conoscenti più stretti. Da quelle parti, sembra, la faccenda è regolata in maniera differente; peraltro, qui da noi, campare è molto più difficile.
Michela è una ragazza madre che fa la cameriera in Alto Adige. Il suo datore di lavoro la sfrutta e lei, oltretutto, vede poco il figlio, affidato al padre. La donna decide di superare il confine e di andare nei fine settimana a prostituirsi in Austria, dove i guadagni sono cospicui. Fino a quando potrà reggere il suo segreto? Un film particolare su una donna che, attraverso una attività considerata [...] Vai alla recensione »
L'esistenza precaria di Michela è segnata dalla instabile relazione col padre di suo figlio, un lavoro insoddisfacente, violenze morali e fisiche. Costretta dalle circostanze, varca il confine per prostituirsi in un ambito normativamente tutelato (scegliendosi un nome che è autodeterminazione rivendicata: Mia), solo per scoprirsi, nell'ipocrita comunità montana nella quale vive, oggetto di nuovi ricatti. [...] Vai alla recensione »
Al confine con l'Austria, in un piccolo paesino sul lago di Resia, vive Michela. Remissiva e succube, la ragazza è vessata da tutte le parti: dal padre di suo figlio, che continua ogni tanto a stare con lei, ma senza impegno ("Lui in fondo mi vuole, ma non lo sa"), dal suo datore di lavoro (un albergatore rude che non le fa il contratto dopo ben due anni di lavoro continuativo e che la accusa di rubarsi [...] Vai alla recensione »
"Tensione superficiale" non è soltanto un titolo azzeccato per definire la pellicola diretta da Giovanni Aloi, ma che indica anche la sensazione che si prova dopo aver visto l'ansiogeno "Il delitto Mattarella", dedicato alla figura di Piersanti, fratello del nostro attuale Presidente della Repubblica, trucidato il 6 gennaio del 1980, per non aver favorito le richieste del Regno italico e per aver ascoltato [...] Vai alla recensione »
Il 2019 ha ospitato nella sua lista di film in uscita anche "Tensione superficiale", opera prima del regista 37enne Giovanni Aloi, che sarà resa disponibile in streaming il 18 febbraio sulle piattaforme Chili, Rakuten Tv e #IORESTOINSALA. Il film sicuramente non appartiene al sottogenere cinematografico "rape & revenge", stupro e vendetta, ma alcuni elementi lo avvicinano, come anche la presenza di [...] Vai alla recensione »
Altro bel ritratto in rosa dentro Tensione superficiale di Giovanni Aloi dove una trentenne separata bistrattata da uomini e donne sul Lago di Resia entrerà in contatto con il potere della seduzione dopo aver valicato il confine austriaco per diventare una prostituta legalizzata. Cristiana Dell' Anna, indimenticabile Patrizia di tante stagioni di Gomorra serie tv, è perfetta nel ruolo.