La storia rimasta fin troppo ignorata dell'impegno anti-nazista dell'artista francese. Con Jesse Eisenberg.
di Giorgio Crico
Prima di diventare uno dei mimi più famosi del mondo con il nome di Marcel Marceau, il giovane Marcel Mangel era un aspirante attore di origini ebraiche che si è unito alla resistenza francese per salvare le vite di migliaia di bambini e ragazzi rimasti orfani a causa dei nazisti. Marcel cresce in un'Europa per gran parte occupata dai tedeschi del terzo Reich e non ha alcuna intenzione di farsi coinvolgere dal conflitto e finire al fronte: preferisce esibirsi nei locali di burlesque, dipingere i fondali delle proprie performance a teatro e litigare di quando in quando con il proprio padre. Tutto cambia, però, quando entra in contatto con la resistenza francese: le sue abilità di attore diventano a questo punto fondamentali per poter insegnare a dei bambini ebrei rimasti orfani cosa fare e come comportarsi per sopravvivere all'incubo che è la realtà della Francia occupata, dove moltissime persone vengono deportate nei campi di concentramento.
Resistance racconta proprio questa storia - rigorosamente vera, nelle sue premesse, anche se romanzata in diverse sue parti - che riguarda un manipolo di eroi rimasti pressoché ignoti per decenni e decenni, persone che hanno rischiato tutto quello che avevano per fare ciò che ritenevano giusto.