La quotidiana lotta per la sopravvivenza delle coppie con figli in un'Italia, e un'epoca, dove tutto sembra remare contro. Recensione di Paola Casella, legge Matteo Berardinelli.
di A cura della redazione
Nicola e Sara hanno scoperto a loro spese uno dei segreti della contemporaneità: fare il secondo figlio, nell'Italia della natalità zero e della precarietà come regola di vita, rischia di innescare una bomba a orologeria. Che fare allora quando tutto quello che vorresti è abbandonare il campo?
Mattia Torre, alla sua ultima sceneggiatura, fa i conti con uno dei grandi problemi del presente, di cui il cinema parla pochissimo: la quotidiana lotta per la sopravvivenza delle coppie in una nazione dove sembra che tutto cospiri contro il nucleo familiare.
Come sempre Torre racconta la sua generazione con precisione e attenzione ai dettagli e il regista Giuseppe Bonito prende in mano la sceneggiatura con rispetto.
Ma il dramma prende il sopravvento sull'ironia, e si perde quell'energia narrativa che ha reso tanto efficace il monologo all'origine del film.
In occasione dell'uscita al cinema di Figli, Matteo Berardinelli interpreta la recensione di Paola Casella.