La rivoluzione culturale comincia sul lettino della psicanalista nella divertente commedia Un divano a Tunisi, presentata con grande successo all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, in anteprima a luglio e agosto nelle arene estive e da settembre al cinema.
 

La colonna sonora di Un divano a Tunisi, curata da Flemming Nordkrog, è particolarmente eclettica e mette insieme alcune hit arabe con due canzoni che appartengono al repertorio di una delle cantanti italiane più celebrate al mondo come Mina: in particolare abbiamo “Città vuota” e “Io sono quello che sono”.

La storia di Un divano a Tunisi, titolo internazionale Arab Blues, mette in scena Selma, una giovane psicanalista che nonostante gli studi parigini decide di tornare nella natia Tunisi per aprirvi il proprio studio. Una scelta che la sua stessa famiglia fatica a comprendere e che viene accolta con diffidenza dalle autorità restie a concedergli, in un complesso e kafkiano procedere di visti e autorizzazioni, il permesso. Eppure l'iniziativa mostra da subito un successo impensabile perché le persone hanno bisogno di parlare e di raccontarsi in un Paese in grande trasformazione e che dopo la Primavera araba, le tante tensioni, persino una nuova costituzione, cerca stabilità e guarda al futuro. 

Un divano a Tunisi diventa così un modo per interrogarsi sui cambiamenti in corso e per fare la conoscenza con una serie di personaggi indimenticabili e divertentissimi sul lettino della psicanalista: dal panettiere che si traveste da donna, all'estetista di successo, all'imam emarginato. 

Il film rappresenta l'esordio cinematografico per la regista Manele Labidi, nata a Parigi ma di origini franco-tunisine. Il cast per lo più tunisino è impreziosito dalla partecipazione nel ruolo di Selma della star di origini iraniana Golshifteh Farahani che ha già lavorato per registi come Ridley Scott in Exodus o Jim Jarmusch in Paterson e in super produzioni come Pirati dei Caraibi - La vendetta di Salazar.  Al suo fianco troviamo Majd Mastoura nei panni dell'ispettore di polizia che indaga sull'attività di Selma e che molti ricorderanno per la sua interpretazione in Hedi che gli valse  l'Orso d'Argento come Miglior attore alla Berlinale del 2016. Il panettiere Raouf ha il volto di Hichem Yacoubi (Timbuktu, film vincitore del Cesar nel 2014), mentre per dare corpo alla segretaria del ministero della sanità è stata chiamata da Najoua Zouhair celebre sia come attrice ma anche come speaker radiofonica tunisina.

Questo l'elenco delle arene in cui poter vedere il film: