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Ultimo aggiornamento giovedì 7 luglio 2022
Una storia epica intrisa di fantasy e romanticismo: un dialogo eccentrico tra un genio e una donna. Al Box Office Usa 3000 anni di attesa ha incassato 5,8 milioni di dollari .
CONSIGLIATO SÌ
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Alithea Binn è un'accademica che vive da sola e ha dedicato gran parte della sua vita agli studi di storia e mitologia. Mentre si trova a Istanbul per una conferenza, compra un'ampolla in un negozio di oggetti antichi. E, quando si trova nel bagno dell'hotel dove alloggia, esce improvvisamente un djinn ("genio"), chiuso lì dentro da oltre 2500 anni che le dice: "non abbiate paura di me, ma trattatemi con rispetto". Ma, soprattutto, le offre la possibilità di esaudire tre desideri in cambio della sua libertà. La donna inizialmente è scettica ma poi si fa gradualmente conquistare dalle sue fantastiche storie del passato.
Dal deserto dello strepitoso Mad Max: Fury Road che ha ridisegnato le traiettorie dell'action anche dei prossimi anni, al viaggio nel tempo di Three Thousand Years of Longing c'è un punto in comune determinante nel cinema di George Miller: la capacità di reinventare il fantasy, di alternare e mescolare il cinema del passato con quello del futuro in un movimento continuo popolato da visioni, allucinazioni, magie.
Il cineasta australiano realizza una fiaba sentimentale ispirata alla raccolta di racconti "The Djinn in the Nightingale's Eye" di A.S. Byatt dove recupera tracce del mondo incantato del suo notevole Babe va in città mescolandolo con le apparizioni di Le streghe di Eastwick. Ma soprattutto, come in Terry Gilliam, è un cinema che crede ancora nella forza del racconto orale per sedurre e incantare.
La presenza della voce-off della protagonista è già un atto di fede: "La mia storia è vera anche se raccontata come una favola". Se le visioni di Alithea all'aeroporto e nel corso della conferenza possono apparire estremizzate, poi invece diventano più affascinanti e ambigue. È vero quello che le sta accadendo o è arriva soltanto dalla sua immaginazione? Dietro gli occhi della protagonista, dove attraverso il volto di Tilda Swinton, possono esserci non solo una singola ma anche tante vite vissute contemporaneamente. Il corpo dell'attrice conserva così le identità del passato del cinema di Derek Jarman e poi viene come lanciato in orbita nello spazio trovando una grande intesa con Idris Elba che potrebbe essere un'illusione live-action, tra graphic novel e i giganti del cinema di Tim Burton. Pieno di invenzioni (Albert Einstein che esce dalla tv per posarsi sulla mano del Genio, l'amico immaginario della protagonista proiezione disegnata dalla sua mente?), Three Thousand Years of Longing è l'esempio un cinema che sa ancora spostarsi in mondi lontanissimi. In più, risulta ancora decisivo il lavoro della fotografia di John Seale, alla terza collaborazione con Miller dopo L'olio di Lorenzo e Mad Max: Fury Road, che richiama il fascino dei vecchi libri di fiabe ingialliti già evidenti nel racconto di amori irrequieti come quello della regina di Saba, di possibili sogni di vite fantastiche come quello della schiava della corte di Suleiman o della ragazza che trova la propria indipendenza grazie alla conoscenza.
Tra il mito e la scienza, Miller sa già da che parte stare, danza tra Walt Disney e Fellini e filma sottotono una delle scene d'amore più intense nel ritorno a casa di Alithea dal lavoro. Three Thousand Years of Longing è un film sul potere della creazione e dell'immaginazione, già manifestato dalla scena in cui alla protagonista viene assegnata la stanza dove è stata Agatha Christie. Ma è anche un cinema che ci mette davanti a un bivio: siamo disposti a credere a tutto quello che vediamo? Se la risposta è sì, allora si vola molto in alto.
3000 ANNI DI ATTESA disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
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Sono 2 anni che non vedevo qualcosa di bello e originale, dopo Sir Gawain e il Cavaliere Verde. Una favola con dentro altre favole, un'ottima sceneggiatura, con due grandi attori,un fantasy che mi ricorda molto il labirinto del fauno, entrambe le protagoniste rifuggono la dura e cruda realtà nei racconti, entrambe troveranno un essere che cambierà la loro vita.
Purtroppo non ha visto la sala ed è disponibile ora in blu ray, su Prime Video ed Apple tv.Dico purtroppo perché è una meraviglia per gli occhi, per le orecchie e per il cervello. Intanto Idris Elba come genio della lampada leva di culo a Will Smith minimo trenta volte, ben inserito nella parte e credibilissimo sin dalla sua prima entrata in scena. Tilda Swinton è bravissima e ancora incantevole a [...] Vai alla recensione »
Una narrazione fantasy che attraversa millenni di storia, vista dagli occhi di un immortale genio. Immortalità che si infrange e si intreccia con 3 donne. Una dove conclusione per una storia dal cuore romantico.
Dopo il neozelandese Peter Jackson, anche l'australiano George Miller si cimenta con opere che utilizzano riflessivamente gli effetti speciali. Non solo, quindi, film "con" effetti speciali, ma veri e propri "discorsi su" gli effetti speciali - e per estensione anche discorsi sulla tecnica, ineludibile destino filosofico dell'Occidente. Il fascino di questi film, come del resto dello stesso ultimo [...] Vai alla recensione »
Alithea (Tilda Swinton), accademica britannica, libera accidentalmente un Djinn (Idris Elba) che può realizzare tre suoi desideri. Insomma, un Aladdin per adulti, o un Le mille e una notte ribaltato, con il Genio novelliere che incanta gli spettatori narrando tre episodi del passato. Il che permette a Miller di sprigionare la sua originale fantasia rock, non stereotipata, spiazzando e affascinando. Con [...] Vai alla recensione »
«Mi chiamo Alithea, la mia storia è vera, ma è più probabile che voi mi crediate se la racconto come una fiaba». Il nuovo film di George Miller si apre con una fulminea vertigine temporale: la voce fuori campo di Tilda Swinton ambienta il classico "c'era una volta" nella nostra contemporaneità, ossia nell'epoca in cui gli umani compulsano piccoli display di vetro «in cerca di canzoni d'amore».
Oggi le storie straripano da ogni medium in ogni momento; e tutti, coscientemente o meno, maneggiamo le meccaniche della narrazione con la stessa disinvoltura con cui respiriamo. Ma c'è ancora posto per il mi- stero, la meraviglia, l'inatteso. Sulla scorta di alcuni racconti postmoderni di A.S. Byatt ( Il genio nell'occhio d'usignolo), linearizzati fino a renderli consumabili dalle masse ma senza banalizzar [...] Vai alla recensione »
C'era una volta una donna sola, indipendente e appagata, una studiosa di narratologia che amava raccontare cosa c'è dietro le storie e condurre il pubblico alla conclusione che la mitologia è stata seguita dalla scienza e che tutte le creature che abbiamo immaginato sono metafore. Tilda Swinton, nei panni finto austeri ma dai colori rosati di Alithea, un'accademica londinese, arriva a Istanbul per [...] Vai alla recensione »
Nel 2015 George Miller ha portato in concorso a Cannes Mad Max: Fury Road e la sua carriera ha avuto una svolta: da regista di genere è diventato "autore", e oggetto di un culto cinefilo ampia mente meritato. II nuovo film Tree thousand years of longing (Tremila anni di attesa", o di desiderio) prosegue in modo potentemente creativo un discorso sul mito già presente nella saga di Mad Max.
Dai deserti post apocalittici dei Mad Max, all'idilliaca fattoria di Babe, al New England delle streghe di Eastwick al Polo Sud di Happy Feet, come Guillermo Del Toro, Robert Zemeckis e Wes Anderson, George Miller è un creatore/narratore di mondi fantastici. Il suo ultimo film, Three Thousand Years of Longing, fuori concorso a Cannes, è allo stesso tempo un altro viaggio dell'immaginazione e una riflessione [...] Vai alla recensione »
Lo suggerisce già il titolo: il regista George Miller ha realizzato le sue Le mille (in questo caso tremila) e una notte. Presentato fuori concorso a Cannes, Three Thousand Years of Longing è un film stravagante, variopinto. A sultani, concubine opime, feroci guerrieri e principesse perdute, si aggiungono i tempi moderni, la riflessione sullo storytelling.
Il panel tenuto dalla Dottoressa Binnie e dal suo collega turco lo chiarisce sin da subito: le figure magiche a cui l'umanità ha affidato lungo i millenni la spiegazione mitologica della dimensione soprannaturale e irrazionale dell'universo, non sono oggi scomparse, ma reincarnate nelle storie fantastiche di supereroi e simili. Non ci sembra casuale vedere una slide proiettata sul maxischermo alle [...] Vai alla recensione »
Un fantasy calato molto nella realtà, un racconto moderno che attraversa secoli di mitologia dentro la stanza di un albergo, Three Thousand Years of Longing è il nuovo film di George Miller, presentato Fuori Concorso al Festival di Cannes 2022, con Idris Elba e Tilda Swinton. Il film è tratto da "The Djinn in the Nightingale's Eye", collezione di racconti brevi mitologici dell'autrice britannica A. [...] Vai alla recensione »