I casi di violenza in India ispirano un road movie alla scoperta dell’anima animalesca di una società. A Venezia 76.
di Roberto Manassero
Nel Kerala, stato dell'India sud-occidentale, la giovane Janaki, proveniente da un villaggio sperduto fra le colline, visita per la prima volta la grande città all'insaputa della madre. La accompagnano il suo fidanzato e, inaspettatamente, il capo di quest'ultimo. I tre arrivano in città dopo un lungo viaggio in auto e nel corso della giornata, affascinati da un centro commerciale e dalla spiaggia, i due ragazzi perdono la cognizione del tempo e sono costretti a passare la notte in un motel. Qui ha inizio per Janaki un incubo senza fine, con il capo del fidanzato che rivela la sua natura predatoria.
Sanal Kumar Sasidharan costruisce un dramma impressionista a partire da alcuni casi di stupro che a metà anni '90 suscitarono grande scalpore nella società indiana: una ragazza viene violentata, il suo uomo si rivale incapace di proteggerla, uno stupratore indifferente diventa l'emblema di un intero sistema di prevaricazione maschile sul corpo della donna.