Anno | 2018 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Nilo Sciarrone |
Attori | Nancy Coppola, Eva Grimaldi, Francesco Testi, Antonio Palmese . |
Uscita | giovedì 15 marzo 2018 |
Distribuzione | Evo Films |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,56 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 15 marzo 2018
Esiste l'uomo perfetto? L'unica donna attualmente in grado di rispondere a questa domanda e Antonietta. In Italia al Box Office Il mio Uomo Perfetto ha incassato 87,9 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
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Esiste l'uomo perfetto? Antonietta, una giovane barista single di 29 anni, è alla ricerca dell'uomo colto, ricco, simpatico, intelligente, divertente, insomma l'uomo ideale. La affiancano nell'impresa l'amico gay, nonché collega barista, Mariano, e la sua migliore amica, Patrizia, la parrucchiera; e ovviamente anche i genitori, napoletano verace il padre, veronese la madre. Antonietta trascorre le sue giornate dietro il bancone del bar a studiare i comportamenti degli uomini, divertendosi a fare pettegolezzi insieme al collega. Ogni caffè è un potenziale candidato per Antonietta stanca della solita routine. Dopo Federico, giovane e bel magazziniere accecato dalla prosperosa barista, arriva il dott. Stralti, affascinante manager di un'azienda i cui uffici si trovano vicino al bar. Chi dei due sarà quello giusto?
Scritto da Giuliana Boni, Il mio uomo perfetto di Nilo Sciarrone è una pink comedy alla napoletana sulla ricerca della persona giusta, sul sogno dell'amore e il raggiungimento della vera felicità nella cornice di una Napoli bella e passionale.
"Un film love budget", un film fatto con amore, lo definisce scherzando la neofita casa di produzione, Evo Films, fondata dal regista e Nancy Coppola che debutta al cinema come attrice protagonista nel ruolo di Antonietta. Dopo quattordici anni di carriera tra musica e teatro, l'artista campana decide di mettersi in scena davanti alle telecamere insieme a Eva Grimaldi, Francesco Testi e Antonio Palmese. L'innata teatralità campana le fa superare pienamente la prova.
Tuttavia, il racconto romantico, divertente e ottimista che vuole essere Il mio uomo perfetto rimane un superficiale squarcio della società napoletana dalla semplicistica morale. La riflessione sull'omosessualità, sul ruolo della donna e sulle dinamiche sentimentali cercano di approfondire la narrazione, che purtroppo, però, gioca sui soliti contrasti tra nord e sud Italia, sui clichés di sempre e le caricature che popolano tante commedie italiane. La mamma veronese che non sa cucinare come le napoletane, le pressioni familiari per la ricerca del "buon partito", il caffè a ogni ora del giorno e la particolare idea meridionale di indipendenza femminile che è sempre, necessariamente, legata alla famiglia garantiscono comunque le risate. Il ritratto sociale che scandaglia vizi e vezzi della famiglia media campana però è solo accennato, cedendo spesso il passo a un ottimismo zuccheroso e rassicurante.
Tra colpi di scena e svolte melodrammatiche, ciò che riscalda più il cuore, invece, è il calore del sud che sprigionano le panoramiche sulla bellezza di Napoli e l'autenticità della battuta in napoletano stretto che il barista Mariano ha sempre pronta in ogni momento. I mille colori della lingua raccontano più di quel che le immagini lasciano intravedere.
Uè uè, jamme, e ditemelo che questo film è tutto uno scherzo: una specie di candid camera per vedere come reagisce lo spettatore medio. Onestamente c'è da rimanere attoniti nel 2020 di fronte a certa "pochezza". Se in un primo momento il film si cerca di seguirlo per vedere "a cosa porta il tutto", già a metà opera tutto lo scricchiolio [...] Vai alla recensione »