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Cold War, una storia nella Storia di un ultimo valzer per la libertà

Nella scelta del Cinema di Sky, un'opera tagliente, riflessiva e struggente in cui le vicende di due amanti disfunzionali si mescolano alle vicende altrettanto disfunzionali dell'Europa post 1945.
di Giorgio Crico

Cold War

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Joanna Kulig - Cancro. Interpreta Zula nel film di Pawel Pawlikowski Cold War.
domenica 22 settembre 2019 - Sky

La guerra fredda nei cuori dei protagonisti, la Guerra fredda politica a fare da personaggio silente ma sempre presente mentre le scene si susseguono: Cold War, in onda su Sky Cinema Due dalle 21.15 di domenica 22 settembre, è un affresco che mescola una tragica storia d'amore, intensa e romantica, con la Storia della Polonia (e di altre parti d'Europa) dalla fine degli anni '40 alla prima metà degli anni '60.

La trama vede il musicista e storico musicale Wiktor Warski ricevere l'incarico di costruire un coro di ballerini-cantanti che possano portare nei teatri i grandi classici della musica popolare polacca. Tra le voci di questa compagnia c'è quella di Zuzanna, detta Zula, che lo strega tanto artisticamente quanto emotivamente: tra i due scoppia infatti una passione incontrollabile.

I due sono presi enormemente l'uno dall'altra ma qualcosa sfugge sempre: lui fugge nella parte occidentalizzata d'Europa ma lei si rifiuta di seguirlo, i due si rincorrono e rincontrano altre volte ma non tornano insieme davvero prima di diversi anni, quando Zula arriva a Parigi legalmente, dove invece Wiktor vive ormai da tanti anni senza però aver potuto conservare lo status di cittadino polacco, in quanto transfugo. I due non riescono a far funzionare il loro legame in Francia quindi Zula decide di tornare a casa. Incurante del rischio, Warski decide di seguirla ma, in quanto fuggiasco, viene condannato a quindici anni di carcere duro.

Cold War è - metaforicamente parlando - un pugno nello stomaco molto forte, tanto per la crudezza con cui viene riportato il modus operandi tipico della Polonia comunista, quanto per la spessissima coltre di incomunicabilità che circonda costantemente i due protagonisti, capaci di essere finalmente felici insieme solo nella morte, nonostante gli sforzi profusi per quasi vent'anni tra un Paese e l'altro. Zula e Wiktor vivono tra loro metaforicamente ciò che l'Europa sta vivendo politicamente: la guerra fredda tra i due artisti è gelida e soffocante esattamente quanto quella con la G maiuscolo in cui sono invischiati i famosi blocchi, orientale e occidentale.

Delicato e spietato allo stesso tempo, Cold War si basa totalmente sull'interazione tra i due personaggi principali che però non riescono a tradurre in fatti la potenza della loro attrazione. La soluzione definitiva che trovano per la loro relazione, per quanto tragica, è l'unica percorribile.
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Per quanto riguarda il cast, è Joanna Kulig (Elles, Hansel & Gretel - Cacciatori di streghe, Agnus Dei) a interpretare Zula: l'attrice riesce a evitare di trasformare la cantante e ballerina dal passato difficile in una macchietta o in una statua di sale con l'espressione perennemente sofferente, donandole invece dignità e credibilità fin dalle primissime scene in cui appare. Il volto scavato di Tomasz Kot (Spoor - Tracce, Gods) è invece quello dell'infelice Wiktor Warski: una scelta di casting perfetta per il ruolo. Gli occhi penetranti di Kot, spenti o accesi a seconda delle sequenze, sono una finestra sempre aperta sui sentimenti del personaggio.


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In foto una scena del film Cold War.
In foto una scena del film Cold War.
In foto una scena del film Cold War.

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