alessandra
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giovedì 15 marzo 2018
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the shape of water_un pesce fuor d'acqua
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Questo film ne tratta un tot di temi importanti.
Si parla fra le righe della diversità, di razzismo di omosessualità, di solitudine.
E poi c'è questa insolita storia d'amore che voleva essere una specie di nuova rivisitazione de "La bella e la bestia" solo che qui la Bella è muta e la bestia è un pesce...fuor d'acqua.
Ai limiti dell' improbabile il colpo di fulmine che lei ha immediatamente verso questa creatura verde che sembra un lucertolone ( di sicuro tutto tranne che sexy)
A quanto pare non per il regista che anzi vuole sottolinearne perfino i momenti di fantascientifica sessualità 😂
Chapeau agli attori tutti molto credibili ( anche il cattivone di turno) che evidenzia nella pellicola la parte di "non umanità" verso chi è diverso piuttosto che l'empatia e la pietà.
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Questo film ne tratta un tot di temi importanti.
Si parla fra le righe della diversità, di razzismo di omosessualità, di solitudine.
E poi c'è questa insolita storia d'amore che voleva essere una specie di nuova rivisitazione de "La bella e la bestia" solo che qui la Bella è muta e la bestia è un pesce...fuor d'acqua.
Ai limiti dell' improbabile il colpo di fulmine che lei ha immediatamente verso questa creatura verde che sembra un lucertolone ( di sicuro tutto tranne che sexy)
A quanto pare non per il regista che anzi vuole sottolinearne perfino i momenti di fantascientifica sessualità 😂
Chapeau agli attori tutti molto credibili ( anche il cattivone di turno) che evidenzia nella pellicola la parte di "non umanità" verso chi è diverso piuttosto che l'empatia e la pietà.
Alla fine comunque ti sa di qualcosa già visto, a mio avviso grande bravura del cast ma manca la novità con la N maiuscola.
Film davvero da... Oscar? 🤔
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lollomoso
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giovedì 15 marzo 2018
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tecnicamente perfetto
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Tecnicamente perfetto, sia dal lato cromatico sia da quello prettamente registico. Del toro tenta e riesce a trascinarti in un mood particolare, patinato, quasi fiabesco, dai toni pacati ma provocatori. Lasciando sullo sfondo temi di isolazione, di diversità, di incomprensione e incomunicabilità tra uomini.
Il tema fondamentale è la comunicazione non verbale, suggerita tra silenzi e sguardi. I due protagonisti si comprendono pur non potendo comunicare in senso stretto, in un certo modo l'amore prevarica la comunicazione, diviene energia pura.
Detto ciò purtroppo il film cade in pecche profonde, la trama è svolta forse banalmente, il rapporto tra i protagonisti stereotipato, alcune scene lasciano l'amaro in bocca, poteva dare di più, forse, sia in termini di rappresentazione umana, sia in termini di sviluppo della trama.
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enzo70
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martedì 13 marzo 2018
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del toro accompagna elisa oltre le diversità
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Guillermo Del Toro fa partire il film in sordina; Elisa, giovane donna muta, si accompagna nel lavoro con Zelda, una donna nera disponibile a combattere per le sue idee; nella vita privata l’unica compagnia è quella di Giles il vicino di casa omosessuale. Siamo negli Stati Uniti dopo la seconda guerra mondiale, la competizione con la Russia è altissima; e Elisa fa le pulizie in un centro sperimentale a Baltimora; dietro una porta sente urla, di dolore e disperazione, ci vuole coraggio per oltrepassare quella porta; Elisa trova il coraggio, incontra un uomo diverso, di un’altra dimensione e parte con lui in un lungo viaggio che accompagna lo spettatore estasiato. Il film è una dolce e lunghissima favola, con una principessa che prende il posto del principe, un alieno che interpreta biancaneve e un burocrate che fa la parte della strega cattiva.
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Guillermo Del Toro fa partire il film in sordina; Elisa, giovane donna muta, si accompagna nel lavoro con Zelda, una donna nera disponibile a combattere per le sue idee; nella vita privata l’unica compagnia è quella di Giles il vicino di casa omosessuale. Siamo negli Stati Uniti dopo la seconda guerra mondiale, la competizione con la Russia è altissima; e Elisa fa le pulizie in un centro sperimentale a Baltimora; dietro una porta sente urla, di dolore e disperazione, ci vuole coraggio per oltrepassare quella porta; Elisa trova il coraggio, incontra un uomo diverso, di un’altra dimensione e parte con lui in un lungo viaggio che accompagna lo spettatore estasiato. Il film è una dolce e lunghissima favola, con una principessa che prende il posto del principe, un alieno che interpreta biancaneve e un burocrate che fa la parte della strega cattiva. Ma il film di Del Toro è, soprattutto, un grande omaggio alla diversità che viene umiliata e derisa dalle esigenze di Stato, dalla burocrazia, dall’essenziale per qualcuno tutelare non si sa che. Ottima la regia, anche questa portata su un livello quasi onirico, e l’interpretazione degli attori, buoni e cattivi. Un film bellissimo che ha meritato i riconoscimenti ottenuti.
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thomas49
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martedì 13 marzo 2018
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più di due ore per spiegare quello che hai capito
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Una favola primaria, basica, per adultiu con poca immaginazione. Dopo 5 minuti hai capito tutto. Tutto il resto, hai l'impressione di guardare i sottotitoli della pagina 777 del televideo.
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jackmalone
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lunedì 12 marzo 2018
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totem e tabù
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Nella cultura dei nativi americani la cui vita dipendeva dalla natura, dagli animali e dalle piante, il totem rappresentava l'unità e la forza del gruppo sociale, l'antenato comune, un animale che racchiudeva in sé le migliori caratteristiche umane, animali e sovrumane, forza fisica , coraggio morale e capacità di adattamento.
In" The shape of water " il fragile vertebrato homo senza né zanne e né artigli ma con smisurate capacità mentali, presta le sue caratteristiche ad una creatura immortale, possente e meravigliosa, capace di respirare dentro e fuori dall'acqua, con un corpo statuario e possente, una pelle spessissima e invulnerabile ma con la sensibilità e la tolleranza di un intellettuale, capace di guarire le ferite con un tocco della mano e far ricrescere i capelli.
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Nella cultura dei nativi americani la cui vita dipendeva dalla natura, dagli animali e dalle piante, il totem rappresentava l'unità e la forza del gruppo sociale, l'antenato comune, un animale che racchiudeva in sé le migliori caratteristiche umane, animali e sovrumane, forza fisica , coraggio morale e capacità di adattamento.
In" The shape of water " il fragile vertebrato homo senza né zanne e né artigli ma con smisurate capacità mentali, presta le sue caratteristiche ad una creatura immortale, possente e meravigliosa, capace di respirare dentro e fuori dall'acqua, con un corpo statuario e possente, una pelle spessissima e invulnerabile ma con la sensibilità e la tolleranza di un intellettuale, capace di guarire le ferite con un tocco della mano e far ricrescere i capelli. Ciò che è più emeglio di un essere umano diventa come gli uomini rappresentano la divinità, come cioè dovrebbe essere nell'immaginario collettivo il nostro Dio: il progenitore di tutta l'umanità a cui tutti aspiriamo di somigliare, non a caso questo essere si muove meglio nell'acqua dalla quale ogni forma di vita ha avuto inizio. La grandezza di questo essere è tanto più evidente se confrontata con la dimensione antieroica dei personaggi che gli si muovono intorno: una donna delle pulizie muta, una di colore, un omosessuale discriminato nel lavoro,un servitore dello stato violento e frustrato, uno scienziato che tradisce il suo paese: tutti prodotti dei tabù sociali creati dall'uomo stesso discriminando i diversi, per affermare l'aspirazione umana alla perfezione divina. Sono proprio i più imperfetti però ad essere capaci delle azioni più coraggiose e a meglio rappresentare quella parte di umanità che c'è in ogni dio , così come il Cristianesimo ci ha insegnato.
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lu
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lunedì 12 marzo 2018
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stessa trama di splash una sirena a manhattan
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Splash: Una sirena a Manhattan...commedia anni 80,con Daryl Hanna che fa la sirena catturata da scienziati che la tengono in una vasca e Tom Hanks che la libera e se la porta nella vasca da bagno di casa sua...se ne innamora e lo scienziato cattivo che li perseguita fino a quando i due innamorati si getteranno in mare e lui diventerà marino come lei per vivere per sempre sotto il mare. Trama da film da Oscar? Allora guardiamo alle differenze....qua lei é l'eroina...bruttina senza una famiglia con un lavoro bruttino che si innamora di un mostro scelto apposta alto uno e novanta pieno di muscoli ...fisico spettacolare. Dove é l'audacia? Non sarebbe stato piu AMORE se lei fosse stata bella ricca piena di soddisfazioni sociali , con un fidanzato ricco e bello e ave
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Splash: Una sirena a Manhattan...commedia anni 80,con Daryl Hanna che fa la sirena catturata da scienziati che la tengono in una vasca e Tom Hanks che la libera e se la porta nella vasca da bagno di casa sua...se ne innamora e lo scienziato cattivo che li perseguita fino a quando i due innamorati si getteranno in mare e lui diventerà marino come lei per vivere per sempre sotto il mare. Trama da film da Oscar? Allora guardiamo alle differenze....qua lei é l'eroina...bruttina senza una famiglia con un lavoro bruttino che si innamora di un mostro scelto apposta alto uno e novanta pieno di muscoli ...fisico spettacolare. Dove é l'audacia? Non sarebbe stato piu AMORE se lei fosse stata bella ricca piena di soddisfazioni sociali , con un fidanzato ricco e bello e avesse rischiato e mollato per un essere davvero brutto tipo ET? e poi perche per parlar di omofobia e razzismo ambientare negli anni 50? Non c'era il coraggio di far vedere che tutto ciò esiste ora?
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epiere
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lunedì 12 marzo 2018
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sopravvalutat0
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Del Toro è indubbiamente un ottimo regista da punto di vista tecnico ma a volte scade nel trash come quando parla dell'organo sessuale del" mostro"(che bisogno c'era?) oppure quando si compiace di mostrarci sangue a prorusione.Poi,anche se si tratta di una favola,è un pò superficiale nel mostrarci l'innamoramento troppo repentino della protagonista per l'essere acquatico oppure quando ci mostra un laboratorio che dovrebbe essere segreto in cui c'è un viavai di persone neanche fosse un supermercato.
Ottimo invece il significato del film che si schiera dalla parte dei reietti,facendoci vedere come mostri veri le persone apparentemente normali.
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Del Toro è indubbiamente un ottimo regista da punto di vista tecnico ma a volte scade nel trash come quando parla dell'organo sessuale del" mostro"(che bisogno c'era?) oppure quando si compiace di mostrarci sangue a prorusione.Poi,anche se si tratta di una favola,è un pò superficiale nel mostrarci l'innamoramento troppo repentino della protagonista per l'essere acquatico oppure quando ci mostra un laboratorio che dovrebbe essere segreto in cui c'è un viavai di persone neanche fosse un supermercato.
Ottimo invece il significato del film che si schiera dalla parte dei reietti,facendoci vedere come mostri veri le persone apparentemente normali.
Comunque mi chiedo come sia possibile che in tutto il 2018 non possa esserci stato un film migliore di questo da insignire dell'Oscar.
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domenica 11 marzo 2018
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disgustoso
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Questo film mi ha rovesciato lo stomaco,idea pessima del produttore di cosa sia il fantasy ed il limite di realtà,spero solo che non si diffondano ste idee nei secoli futuri.
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ralphscott
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domenica 11 marzo 2018
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echi di cinema anni '50
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Comincerei col dire che quest'anno la giuria degli Oscar ha avuto vita dura. Tra questo ramarro e "Tre manifesti..." ,solo per citarne due belli tra i belli,è stata una stagione di opere originali,ispirate e ricche di fascino. La creatura oggetto del contendere richiama fedelmente "Il mostro della laguna nera" e,più in generale,certo cinema anni '50. L'ambientazione stessa è in quegli anni,con scelta di colori,luci,arredi,abiti tutta da gustare. Il film ha sequenze di poesia cristallina,rapisce,appassiona e commuove. Attori deliziosi. Verrebbe voglia di rivederlo,come non capita spesso. Quattro stelle,almeno.
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mauro
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domenica 11 marzo 2018
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la forma della luce
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Parliamo di cinema e fotografia e allora il titolo giusto dovrebbe essere: "la forma della luce", In questo film di luci ce ne sono tante ed una sola che pervade tutto il girato, quella dei film degli anni 1960, ma c'è anche quella di Amelie, penso che potrebbe essere la versione d'azione di Amelie. Il film è fatto bene per buona parte di esso, ma diciamolo ad un certo punto si pianta e la sexy story tra la bella e la bestia fa un po' sorridere, a tratti è un B movie del mostro del lago. Di pellicole che trattino la diversità e la spietatezza della sociologia umana che ne sono a bizzeffe, Da questo punto di vista non c'è proprio niente di nuovo, nella realtà la natura non tiene conto di altro che non sia la capacità di sopravvivere con ogni mezzo.
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Parliamo di cinema e fotografia e allora il titolo giusto dovrebbe essere: "la forma della luce", In questo film di luci ce ne sono tante ed una sola che pervade tutto il girato, quella dei film degli anni 1960, ma c'è anche quella di Amelie, penso che potrebbe essere la versione d'azione di Amelie. Il film è fatto bene per buona parte di esso, ma diciamolo ad un certo punto si pianta e la sexy story tra la bella e la bestia fa un po' sorridere, a tratti è un B movie del mostro del lago. Di pellicole che trattino la diversità e la spietatezza della sociologia umana che ne sono a bizzeffe, Da questo punto di vista non c'è proprio niente di nuovo, nella realtà la natura non tiene conto di altro che non sia la capacità di sopravvivere con ogni mezzo. E' un film buonista e anche un po' ipocrita, Cosa c'è che rende forte questa pellicola? Prima di tutto la fattura, secondariamente, la curiosità sul mostro, la curiosità di sapere se una muta possa provare gli stessi sentimenti di una persona dotata di tutti i sensi, la spy story. Questo film è un circo Barnum dove vengono presentati vari mostri al prezzo modico del biglietto, Un po' troppo lungo per quello che aveva da dire. Una riflessione però va fatta, perchè per fare un fosso ci vogliono due rive: sono gli altri ad essere spietati, oppure sono i protagonisti ad essere dei disadattati? A volte è semplicemente comodo rifugiarsi nelle proprie debolezze, la realtà invece è che persone con grandissime menomazioni vadano a fare le olimpiadi e altri molto più fortunati si piangano addosso tutta la vita, Come ha detto qualcun altro, hanno ficcato tre o quattro pellicole in un frullatore e frullato tutto, il gusto c'è ma non è da rifare la ricetta.
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