michelino
|
giovedì 22 marzo 2018
|
michelino va al cinema
|
|
|
|
Esclusi western, cartoni animati, film di arti marziali,
e film di pochi altri generi che al momento non mi
vengono in mente, questo la forma dell'acqua è un
film confezionato per dover piacere a tutti gli amanti
di ogni altro genere...e devo dire che da questo
punto di vista è fatto abbastanza bene.
Questo è un film che può accontentare sia i cinefili
più incalliti che gli spettatori della domenica.
Sicuramente è un film godibile da vedere
ma anche se uno se lo perde stia tranquillo.
[+]
Esclusi western, cartoni animati, film di arti marziali,
e film di pochi altri generi che al momento non mi
vengono in mente, questo la forma dell'acqua è un
film confezionato per dover piacere a tutti gli amanti
di ogni altro genere...e devo dire che da questo
punto di vista è fatto abbastanza bene.
Questo è un film che può accontentare sia i cinefili
più incalliti che gli spettatori della domenica.
Sicuramente è un film godibile da vedere
ma anche se uno se lo perde stia tranquillo...
non è certo una mancanza imperdonabile.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a michelino »
[ - ] lascia un commento a michelino »
|
|
d'accordo? |
|
hydress
|
mercoledì 21 marzo 2018
|
una favola
|
|
|
|
Ci vogliono alcuni minuti per entrare dentro una favola... eh sì, perché non siamo più abituati a sognare né a lasciarci andare condotti mano nella mano da personaggi meravigliosi (anche se un cattivo eccessivamente cinico) e da una regia, fotografia, scenografia perfette come raramente se ne vedono. Bravo!
|
|
[+] lascia un commento a hydress »
[ - ] lascia un commento a hydress »
|
|
d'accordo? |
|
emanuele1968
|
martedì 20 marzo 2018
|
mah.....
|
|
|
|
Lunedi, sala di paese quasi piena, e "assolutamente si" questo mi fa ben pensare; uscito dal film, mentre in auto tornavo a casa, ripensavo al film, e onestamente non so che dire, resto basito, senza parole, le dita? ma assolutamente chi? ma che he? ma dai raga di oggi e di una volta, ci sta di peggio ma anche di meglio.
|
|
[+] lascia un commento a emanuele1968 »
[ - ] lascia un commento a emanuele1968 »
|
|
d'accordo? |
|
pixel89
|
martedì 20 marzo 2018
|
la forma del nulla
|
|
|
|
Film potenzialmente molto poetico ma la trama è scontata e poco approfondita.
Colpo di fulmine da copione, evoluzione sentimentale elementare; i personaggi non sono caratterizzati e lo sviluppo del loro amore non è affatto coinvolto nè coinvolgente.
Andamento lento e noioso, uniche note positive sceneggiatura e colonna sonora; per il resto film assolutamente deludente. Finale scontato.
Film da divano.
|
|
[+] lascia un commento a pixel89 »
[ - ] lascia un commento a pixel89 »
|
|
d'accordo? |
|
federico1977
|
lunedì 19 marzo 2018
|
non è arte
|
|
|
|
La forma dell’acqua; un film di quei film che ti vien desiderio di abbandonare durante la proiezione.
Tra falangi sparpagliate qua e là, scene di sesso estremo, gatti con la testa mozzata, parrucchini che vanno e vengono, scene di sparatorie, nudi integrali e torture fisiche, si snoda una “storia d’amore” tra una bravissima Sally Hawkins ed un lucertolone molto virile e facilmente addomesticabile, incline al sesso, umanoide, divoratore di uova sode, contornata da altri personaggi quali un michael shannon che nel corso del film acquista sempre più ridicolezza, una simpatica ma familiarmente insoddisfatta octavia spencer, ed un artista omosessuale e nevrotico interpretato da richard jenkins, collezionista di torte fresche; tutti malati di solitudine esistenziale.
[+]
La forma dell’acqua; un film di quei film che ti vien desiderio di abbandonare durante la proiezione.
Tra falangi sparpagliate qua e là, scene di sesso estremo, gatti con la testa mozzata, parrucchini che vanno e vengono, scene di sparatorie, nudi integrali e torture fisiche, si snoda una “storia d’amore” tra una bravissima Sally Hawkins ed un lucertolone molto virile e facilmente addomesticabile, incline al sesso, umanoide, divoratore di uova sode, contornata da altri personaggi quali un michael shannon che nel corso del film acquista sempre più ridicolezza, una simpatica ma familiarmente insoddisfatta octavia spencer, ed un artista omosessuale e nevrotico interpretato da richard jenkins, collezionista di torte fresche; tutti malati di solitudine esistenziale.
Il film è nato e cresciuto su un binario parallelo rispetto alla fiaba romantica che ogni spettatore si aspettava di vedere, di assaporare, in una sorta di “bella e la bestia” condita magicamente a regola d’arte; ci i è invece trovati davanti ad un film stupido, con gratuità di tutti i tipi, violenza, banalità e volgarità che non hanno fatto altro che offuscare quella vena romantica e sentimentale che è la storia tra i due personaggi originali.
Un piatto condito con ingredienti sbagliati che non hanno fatto altro che far rimpiangere quello che il film sarebbe potuto essere; premi vinti avendo inserito temi maltrattati quali l’accettazione della diversità ed altre tematiche pleonastiche, non nuove e assolutamente fuori luogo; pessimo prodotto che mi ha spinto, da subito, a chiedere il rimborso del biglietto.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a federico1977 »
[ - ] lascia un commento a federico1977 »
|
|
d'accordo? |
|
|
domenica 18 marzo 2018
|
no grazie
|
|
|
|
Mi è sembrato un film vuoto e confuso, con personaggi ed emozioni stilizzate. Tutto già visto, tutto già fatto in meglio. A tratti involontariamente comico.
|
|
[+] lascia un commento a »
[ - ] lascia un commento a »
|
|
d'accordo? |
|
pedu72
|
domenica 18 marzo 2018
|
politicamente correttissimo...
|
|
|
|
Prodotto ben confezionato ma che ripete il trito ritornello (che francamente ha stufato, visto che è qualche lustro che ci viene propinato in tutte le salse...): l'accoglienza (in casa e in letto...) dello straniero-alieno, il mito del diverso (che per definizione è discriminato dai noti razzisti-omofobi brutti e cattivi...), la bellezza di una società fatta di atomi disgregati, senza identità e senza retroterra sociale, etnico o familiare (l'unica famiglia 'normale' del film è quella del perfido agente sadico e ignorante...). Insomma, il solito messaggio dissolutivo, apolide e anomico: qualche lacrima di commozione, applausi a comando e pioggia promozionale di premi!
|
|
[+] lascia un commento a pedu72 »
[ - ] lascia un commento a pedu72 »
|
|
d'accordo? |
|
camillalavazza
|
sabato 17 marzo 2018
|
cinema delle meraviglie
|
|
|
|
La forma dell’acqua è un meraviglioso giocattolo vintage, un virtuosistico arabesco cinematografico simile ad un tappeto orientale, in cui il godimento consiste nello scoprire i particolari e i colori.
Veniamo innanzitutto catturati dalla scenografia e dalla raffinata predominante verde che si impone in ogni scena ed è impossibile non notare: il verde della creatura, della gelatina ritratta dall’amico pittore, del laboratorio e degli abiti, dell’auto nuova e della caramella succhiata dal colonnello Strickland (il bravissimo Michael Shannon) e, appunto come gustando una caramella, cerchiamo di far durare il più possibile il piacere della scoperta di questi minuti dettagli, in cui risiede la vera forza del film.
[+]
La forma dell’acqua è un meraviglioso giocattolo vintage, un virtuosistico arabesco cinematografico simile ad un tappeto orientale, in cui il godimento consiste nello scoprire i particolari e i colori.
Veniamo innanzitutto catturati dalla scenografia e dalla raffinata predominante verde che si impone in ogni scena ed è impossibile non notare: il verde della creatura, della gelatina ritratta dall’amico pittore, del laboratorio e degli abiti, dell’auto nuova e della caramella succhiata dal colonnello Strickland (il bravissimo Michael Shannon) e, appunto come gustando una caramella, cerchiamo di far durare il più possibile il piacere della scoperta di questi minuti dettagli, in cui risiede la vera forza del film.
Poi ci sono le strizzate d’occhio ai cinefili, i riferimenti obbligati a Il mostro della laguna nera, i musical trasmessi dalla TV, perfino i passi di tip-tap; anche se l’origine di tutto sta forse in quel primordiale “cinema dei baracconi” che veniva proiettato nelle fiere agli albori della diffusione dell’invenzione dei Fratelli Lumière o anche prima, nello stupore suscitato dai mostri esibiti nelle fiere di paese (l’amico pittore ricorda di aver visto una sirena, che non era altro che una scimmia a cui avevano cucito una coda di pesce). Qui invece il mostro è “vero”, gli effetti speciali sono tanto perfetti da poter essere dimenticati, la tecnica si inchina al servizio dello spirito e trasforma l’essere anfibio da ripugnante in bellissimo.
È un film che va visto sul grande schermo per goderne appieno la bellezza visiva e, se ci fossero dubbi, è il regista stesso che ce lo suggerisce posizionando l’appartamento della protagonista letteralmente sopra una sontuosa sala cinematografica, da cui la divide solo il pavimento di assi, come una sottile e permeabile membrana.
Fin dall’inizio si capisce che non siamo davanti al classico film con il mostro “per tutta la famiglia”, la protagonista, Elisa, viene subito mostrata nella sua routine quotidiana che comprende, fuori fuoco, l’autoerotismo in immersione nella vasca da bagno. Del Toro ci tiene a disseminare il film di momenti disturbanti e spiazzanti, soprattutto nell’ultima parte, salvando il film dall’essere stucchevolmente politically correct.
Sally Hawkins riesce a rendere il personaggio senza rimanere intrappolata nel cliché dell’inserviente muta, la sua Elisa è forte e intelligente, ribelle e impavida, sotto l’abbigliamento punitivo cela un corpo fiorente e si rivela degna del semidio anfibio di cui si innamora. La sua forza sottopelle attrae in modo morboso perfino il crudele Strickland, caricatura dell’americano “alla Babbit”, così caparbio nel rifiutare di andare oltre l’apparenza, così terrorizzato dall’ammettere le proprie debolezze, da nascondere la cancrena alla dita con dosi sempre più massicce di antidolorifici.
Tutto intorno, un gruppo di ottimi attori a fare da spalla, da Octavia Spencer (Zelda) a Richard Jenkins (Gils) allo scienziato sensibile di Michael Stuhlbarg che completa l’opera di ribaltamento degli stereotipi (una spia russa simpatica in un film statunitense).
[-]
|
|
[+] lascia un commento a camillalavazza »
[ - ] lascia un commento a camillalavazza »
|
|
d'accordo? |
|
francescodb
|
sabato 17 marzo 2018
|
solito film da oscar.
|
|
|
|
Gli oscar mi hanno ormai abituato a questo genere di sorprese in negativo. Sono uscito dal cinema chiedendomi come possa un film simile semplicemente entrare nelle nominations. Film assolutamente mediocre, che se fossi stato a casa avrei certamente stoppato. Di buona la fotografia e l'interpretazione della protagonista, per il resto... Buona l'idea ma mal sviluppata. La recensione è sempre una opinione molto personale, ci tengo a precisare.
|
|
[+] lascia un commento a francescodb »
[ - ] lascia un commento a francescodb »
|
|
d'accordo? |
|
annelise
|
sabato 17 marzo 2018
|
l'amore per l'ignoto
|
|
|
|
Pensi di vedere una fiaba ma poi entri nella vita ,in modo prorompente,originale ,potente ed esci dal cinema con la convinzione di aver visto un film che non è fantasia.
A Baltimora vive Elisa .Siamo alla fine degli anni '50 e impazza la guerra fredda. Elisa ,muta per un trauma,trovatella e cresciuta in un istituto, abita vicino a Giles ,artista omosessuale ,allontanato dal mondo del lavoro. La loro amicizia ha rituali semplici e affettuosi che si ripetono: la colazione preparata da lei ,i film alla televisione, i musical per ballare insieme. Al lavoro Elisa ha la protezione e amicizia di Zelda, afroamericana, che fa con lei le pulizie di notte , in un laboratorio scientifico della città.
[+]
Pensi di vedere una fiaba ma poi entri nella vita ,in modo prorompente,originale ,potente ed esci dal cinema con la convinzione di aver visto un film che non è fantasia.
A Baltimora vive Elisa .Siamo alla fine degli anni '50 e impazza la guerra fredda. Elisa ,muta per un trauma,trovatella e cresciuta in un istituto, abita vicino a Giles ,artista omosessuale ,allontanato dal mondo del lavoro. La loro amicizia ha rituali semplici e affettuosi che si ripetono: la colazione preparata da lei ,i film alla televisione, i musical per ballare insieme. Al lavoro Elisa ha la protezione e amicizia di Zelda, afroamericana, che fa con lei le pulizie di notte , in un laboratorio scientifico della città.
Scopre rapidamente che viene nascosto uno strano essere marino, pescato in Amazzonia sul quale si vogliono condurre esperimenti e ricerche.E' incatenato ,picchiato per sedare la sua ribellione, dall'ufficiale Stricklan,dei servizi segreti,che ha il compito di sorvegliarlo.
Elisa entra presto in una particolarissima sintonia con la creatura marina, stimolando in lui piccoli abbozzi di comunicazione "umana",guardandolo intensamente ,alimentandolo con le uova della sua colazione, facendogli ascoltare la musica.
Lei, muta, comprende subito che la comunicazione si muove su livelli diversi e che non occorre usare un linguaggio che abbia un suono ma che l'universalità è data dall'empatia, dal sentimento che passa dalla terra all'acqua, da un mondo ad un altro.
Sulla creatura, sia americani che russi hanno obiettivi nefasti e crudeli . Un solo scienziato , un ricercatore russo infiltrato, comprende che vada invece rispettata la sensibilità " umana" che quel "mostro" esprime e dà aiuto ad Elisa per organizzarne la fuga e la liberazione.
Con una serie di azioni rocambolesche, con l'aiuto di Zelda e Giles, Elisa porta a casa il suo nuovo amico . Inizia una convivenza romantica particolare, inizia un amore che contiene solidarietà e passionalità,follia e riscatto dalla solitudine e dall'esclusione sociale. Gli amici Zelda e Giles sono solidali e collaborativi ed entrano anche loro nel particolare rapporto con la misteriosa creatura ,con semplicità e affettività .Un gruppo di diversi e discriminati dalla società accoglie l'essere più diverso che possa esserci e lo considera più umano di molti "uomini".Il gruppo partecipa alla sofferenza e studia strategie di protezione .
Il piano prevede la liberazione e questa ci sarà ma sarà con Elisa che lui tornerà nel mondo delle acque .
Mentre si guarda il tuffo si vivono tante emozioni che non esprimo perchè penso che ognuno ,nella sua soggettività, debba riconoscerle intimamente .
L'acqua con la sua vitalità ,il suo colore è l'elemento che chiude il film. Elemento ancestrale ,a volte ignoto, a volte rassicurante che una assume forma mutevole come l'esistenza.
Un grande cast ed un grande regista ,una grande storia che emoziona e fa pensare .
[-]
|
|
[+] lascia un commento a annelise »
[ - ] lascia un commento a annelise »
|
|
d'accordo? |
|
|