anna
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domenica 24 giugno 2018
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film meraviglioso
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Stupendo !!!!.... fa bene all anima , attori esemplari .
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fabio
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venerdì 22 giugno 2018
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da evitare
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Non vale il prezzo del biglietto. Senza originalità, a tratti imbarazzante. Lento e scontato. Non si salva proprio nulla.
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liuk
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venerdì 8 giugno 2018
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assurda stupidaggine da oscar
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Filmaccio di serie B firmato Del Toro. Ogni tanti anche grandi registi commettono errori e questo è uno di questi casi. Che poi venga anche premiato con l'Oscar ci fa capire quanto conti il marketing e quanto sempre meno valgano queste onorificienze.
Pellicola assolutamente da evitare.
[+] come avessimo visto due film diversi
(di nevira)
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domenica 3 giugno 2018
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le forme del nulla all'americana
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Ma di che cosa stiamo parlando???? Ma il cinema dove è finito, a produrre simili nullità?????
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jayan
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sabato 2 giugno 2018
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un capolavoro, una grande fiaba d'amore!
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Una grande fiaba d'amore. Un capolavoro del grande regista Del Toro. Un film che affascina e ci porta in una dimensione che va al di là del mondo strettamente legato alle cose a cui siamo normalmente abituati. E' anche un messaggio sulla paura del diverso, in questo caso un essere che viene dal mare e che è mezzo anfibio e mezzo terrestre. Di lui si innamora una persona semplice, una donna delle pulizie. Sarà lei che lo aiuterà a scappare dai cattivi che vogliono ucciderlo e vivisezionarlo per motivi di studio scientifico. C'entra anche la guerra fredda tra USA e Russia, ma non è l'argomento principale. A me è piaciuto moltissimo, tanto che lo rivedrò.
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Una grande fiaba d'amore. Un capolavoro del grande regista Del Toro. Un film che affascina e ci porta in una dimensione che va al di là del mondo strettamente legato alle cose a cui siamo normalmente abituati. E' anche un messaggio sulla paura del diverso, in questo caso un essere che viene dal mare e che è mezzo anfibio e mezzo terrestre. Di lui si innamora una persona semplice, una donna delle pulizie. Sarà lei che lo aiuterà a scappare dai cattivi che vogliono ucciderlo e vivisezionarlo per motivi di studio scientifico. C'entra anche la guerra fredda tra USA e Russia, ma non è l'argomento principale. A me è piaciuto moltissimo, tanto che lo rivedrò. Del Toro ha superato se stesso. L'attrice Sally Hawkings, che ha interpretato la donna delle pulizie, avrebbe meritato l'oscar, lei è muta, e forse propio per questo riesce a comunicare con quell'essere strano che gli altri non capiscono. Ottima regia, ottimo film, ottima cinematografia. Ed anche la storia, che alcuni considerano esile, è bella proprio per la sua semplicità. Un film vietato alle persone complicate! Un film pieno di messaggi e tanto amore!
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francesco2
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domenica 22 aprile 2018
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in sospeso
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La sceneggiatura, all’inizio, promette qualcosa di diverso, lascia sperare in un’”Amélie” ( che, secondo chi scrive, non è sinonimo di buonismo o qualcosa del genere). Tuttavia, come già è avvenuto con un altro film proveniente da Venezia 2017, “Tre pannelli”, anche per quest’opera mi chiedo se mantenga le aspettative iniziali. Se alcuni sembrano non averne colto il significato, peraltro ben riassunto nel titolo (L’acqua è come l’amore della “bestia”, un qualcosa che prende forma in varie accezioni: credo che lui stesso lo dice alla fine), resta il sospetto che si tratti di una “favola intelligente”, con personaggi maschili macchiettistici e poco credibili, che finiscono per inficiare il risultato finale.
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La sceneggiatura, all’inizio, promette qualcosa di diverso, lascia sperare in un’”Amélie” ( che, secondo chi scrive, non è sinonimo di buonismo o qualcosa del genere). Tuttavia, come già è avvenuto con un altro film proveniente da Venezia 2017, “Tre pannelli”, anche per quest’opera mi chiedo se mantenga le aspettative iniziali. Se alcuni sembrano non averne colto il significato, peraltro ben riassunto nel titolo (L’acqua è come l’amore della “bestia”, un qualcosa che prende forma in varie accezioni: credo che lui stesso lo dice alla fine), resta il sospetto che si tratti di una “favola intelligente”, con personaggi maschili macchiettistici e poco credibili, che finiscono per inficiare il risultato finale. E, rispetto allo stesso “Amélie”, mi chiedo se esistano concetti come la crescita interiore del personaggio. Per questo, come anche per "Tre pannelli", mi astengo dal dare "stelle", col dubbio che il film con la McDormand resti un'opera più matura.
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kyotrix
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domenica 15 aprile 2018
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mi aspettavo meglio
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Dai molti commenti positivi. Favola ( per adulti ) carina, ma nulla di che, non lascia alcun segno.
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gabriella
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martedì 10 aprile 2018
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la non forma
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Dal film vincitore del premio oscar 2008 mi sarei aspettata molto di più, indipendentemente dal fatto che possa più o meno piacere come soggetto, invece devo dire che è stata una grossa delusione.
Siamo a Baltimora durante la guerra fredda, in un segretissimo laboratorio scientifico, Elisa muta dalla nascita, lavora come donna delle pulizie, affiancata da Zelda sua amica oltre che collega , donna afroamericana, discriminata sul lavoro per il colore della sua pelle ( Octavia Spencer ormai è specializzata in ruoli di donna che combatte per i suoi diritti e con mariti, se non violenti, nullafacenti).
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Dal film vincitore del premio oscar 2008 mi sarei aspettata molto di più, indipendentemente dal fatto che possa più o meno piacere come soggetto, invece devo dire che è stata una grossa delusione.
Siamo a Baltimora durante la guerra fredda, in un segretissimo laboratorio scientifico, Elisa muta dalla nascita, lavora come donna delle pulizie, affiancata da Zelda sua amica oltre che collega , donna afroamericana, discriminata sul lavoro per il colore della sua pelle ( Octavia Spencer ormai è specializzata in ruoli di donna che combatte per i suoi diritti e con mariti, se non violenti, nullafacenti). In questo laboratorio vive una creatura anfibia che il governo vorrebbe usare come cavia , come Elisa riesca ad eludere la sorveglianza e intrattenersi con la “creatura “e condividere la merenda a base di uova non è molto credibile, ma si tratta pur sempre di una favola, giustifichiamo così. Quello che mi ha maggiromente disturbato è stata l'eccessiva esposizione a scene crude e macabre, ma sopratutto l'inutile volgarità e allusioni riguardanti la storia d'amore tra i due protagonisti. Era così necessario che lo spettatore fosse erudito sul fatto che il mostro acquatico avesse gli attributi sessuali per soddisfare una donna? Era necessario ammiccare con sguardi complici e battutine a sottolineare l'avvenuto amplesso? Non era meglio lasciare all'immaginazione, visto che si trascurano altri punti che invece avrebbero meritato più concretezza?
E' una favola, sembra che critica e pubblico siano d'accordo su questa definizione, allora avreI preferito che se di favola si tratta, la visione fosse fruibile anche ai ragazzini, per me è un'occasione mancata. E' risaputo che le favole , quelle che ci sono state raccontate da piccoli o abbiamo letto , contengono una forte dose di crudeltà secondo lo schema dicotomico bene-male, amico-nemico, che poi prevale l'apertura all'amore che ridona la vita ( e qui ci siamo, Del Toro lo corona nel finale), però , come ripeto erano fiabe raccontate mediate da una voce ( il narratore), per cui sono d'accordo quando si dice che ai bambini come auspicava la scrittrice Natalia Ginzburg dovrebbero essere servite pietanze ricche, saporite, speziate , profumate e perchè no? Al sangue , senza raffinazione, integrali,. Se l'intento del regista messicano era questo, metterci di fronte alle nostre paure , alla paura del diverso e purgarci attraverso un passaggio fisico e mentale nei luoghi di solitudine dove accade di tutto e si può trovare di tutto, compreso l'amore, forse, dal mio punto di vista, ha sbagliato il veicolo di comunicazione.
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fabio_66
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giovedì 5 aprile 2018
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soggetto scivoloso... e il film non sta in piedi
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Fare un Remake di fatto del mostro della laguna nera, significa ribattere su un soggetto stanco, un topos sfruttatissimo da decenni. Un soggetto scivoloso richiedeva una sceneggiatura strepitosa... che non c'è stata.
Inutile inserire una grande scenografia e due notevoli protagonisti come Shannon e Hawkins; in particolare quest'ultima alla prima grande occasione come protagonista superata a pieni voti: mi auguro di rivederla rpesto in un film migliore.
Inutile ammiccare a temi "sensibili" quali la disabilità, l'omosessualità, l'esclusione, l'abuso di potere eccetera... buoni per carpire le statuette forse... ma non per un buon film.
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Fare un Remake di fatto del mostro della laguna nera, significa ribattere su un soggetto stanco, un topos sfruttatissimo da decenni. Un soggetto scivoloso richiedeva una sceneggiatura strepitosa... che non c'è stata.
Inutile inserire una grande scenografia e due notevoli protagonisti come Shannon e Hawkins; in particolare quest'ultima alla prima grande occasione come protagonista superata a pieni voti: mi auguro di rivederla rpesto in un film migliore.
Inutile ammiccare a temi "sensibili" quali la disabilità, l'omosessualità, l'esclusione, l'abuso di potere eccetera... buoni per carpire le statuette forse... ma non per un buon film.
Il film richiedeva una gran sceneggiatura per non esseere banale, e gli inserimento d'effetto... hanno solo "l'effetto" di risultare disturbanti e spezzare l'estetica delle scenografie.
Il soggetto povero poi richiedeva l'inserimento di storie parallele che non fanno bene alla economia del film.
Devo però chiedere scusa per giudizi così taglienti... ma in effetti mi sento indispettito.
Indispettito per gli Oscar, specie confrontando ad altri film della stagione molto più meritovoli; Dunkirk o il filo nascosto e soprattutto per la ruota delle meraviglie che non è nemmeno candidato... forse per il non gradito Woody Allen?
Un ultimo inciso... che mi indispettisce ancor di più. Nessuna delle persone che conosco ha detto bene del film, di qualsiasi estrazione culturale siano... eppure nelle recensioni vedo voti alti... anche questo mi indispettisce, e forse mi spinge ad un giudizio troppo severo... di cui chiedo scusa.
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simmy
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martedì 3 aprile 2018
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che bella fotografia
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Concordo con diverse critiche lette nelle altre recensioni: niente di originalissimo, la storia d'amore e' un po' frettolosa, tirata per i capelli, non proprio credibile, il finale non e' certo innovativo. Pero' e' un bel film, ben fatto, molto ben girato, divertente, abbastanza coinvolgente, molto validi gli attori, bellissima l'atmosfera. Tutto sommato valeva la pena di vederlo. Sara' che di recente ho visto Phantom thread (il filo fantasma), uno dei film piu' ridicoli, inutili e imbarazzanti della storia, mi sento buono nella recensione di Shape of water.
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