Vecchi che brutalmente e senza sosta si aggrappano al loro ruolo di capi di Stato sono diventati immagini negative in molti paesi dell'Africa, tra cui il Senegal.
Quando il presidente Abdoulaye Wade ha voluto correre per la carica di presidente ancora una volta, nel 2011, un movimento di resistenza è sceso per le strade a manifestare il proprio dissenso. Poco dopo, un gruppo di rappers tra cui Thiat e Kilifeu, autoproclamatosi "y'en a marre" ( "Non ne possiamo più"), con il regista Rama Thiaw hanno iniziato a documentare gli eventi - incontri, campagne, arresti, concerti e viaggi - da un punto di vista interno al movimento di resistenza. Nell'arco di diversi anni, è emerso un ritratto onesto dei giovani ai quali gli osservatori indipendenti non sono stati gli unici ad attribuire il ruolo di "ago della bilancia" nelle ultime elezioni politiche del Senegal. Rama Thiaw mostra i rapper e il loro ambiente con un'intimità la cui finezza cinematografica offre spazio e il giusto contesto per i conflitti spinosi tra musica e politica, la strada e lo stato.