ampio
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domenica 18 novembre 2012
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quattro e mezzo
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Il primo commento e per marzia gandolfi Secondo me appartieni alla categoria di quelli che al liceo ( classico ? ) aveva 9 in italiano Che invidia !
passiamo a sam mendes : la speranza che il ciclo di bond possa continuare ! Dopo 50 anni era una scommessa . Per me vinta alla grande . Un regista diverso da lui , che non avesse alle spalle i film che ha firmato avrebbe rischiato di fare un film peggiore di "quantum....." Avrebbe dovuto cercare effetti speciali ancora più eclatanti di quelli qui impiegati in un film comunque non "tutto da buttare" (scena di Tosca di buon livello ! )
invece il bagno di umiltà imposto a Bond che dopo mezzo secolo accetta di essere ferito ( manco un graffio , invece, durante l'improbabile fuga con l'hydrofoil dal campo coreano nell'improbabile film che comincia in quella sede ) lo riporta a dimensione umana o quasi
poi la scelta del più cattivo dei cattivi da quando il ciclo ha avuto inizio .
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Il primo commento e per marzia gandolfi Secondo me appartieni alla categoria di quelli che al liceo ( classico ? ) aveva 9 in italiano Che invidia !
passiamo a sam mendes : la speranza che il ciclo di bond possa continuare ! Dopo 50 anni era una scommessa . Per me vinta alla grande . Un regista diverso da lui , che non avesse alle spalle i film che ha firmato avrebbe rischiato di fare un film peggiore di "quantum....." Avrebbe dovuto cercare effetti speciali ancora più eclatanti di quelli qui impiegati in un film comunque non "tutto da buttare" (scena di Tosca di buon livello ! )
invece il bagno di umiltà imposto a Bond che dopo mezzo secolo accetta di essere ferito ( manco un graffio , invece, durante l'improbabile fuga con l'hydrofoil dal campo coreano nell'improbabile film che comincia in quella sede ) lo riporta a dimensione umana o quasi
poi la scelta del più cattivo dei cattivi da quando il ciclo ha avuto inizio . Credibile perché anche lui umano . Mosso dall'umano desiderio di vendetta ( ben diverso da quello del dr..No di licenza di uccidere ) e, a suo modo, "affezionato" ad una M come sempre impagabile , ed anche a lei mortale Bardem semplicemente insuperabile
un film come questo potrebbe esser uscito come il quinto , dopo operazione tuono o al massimo sesto dopo si vive solo due volte e quindi garantire che se ne possa fare una nuova bella serie per arrivare al. Xxxxxx.mo della serie senza passare attraverso titoli talmente improponibili da esser dimenticati ( vivi e lascia morire ??? Indegno di Bond )
E speriamo !
Sicuramente ciò che propongo c'è già ed io non lo so
ma perché non apriamo una classifica dove gli estimatori vengono chiamati a stilarla con una scala da uno a dieci per eleggere il,migliore ?io mi sentieri di puntare sungoldfinger e tunderball come film
e sull' interprete . Qui , escludendo Connery , credo che il degno successore sia Craig
E smettiamo la di accusarlo di essere troppo KGB e troppo poco british !
aspettiamomfiduciosi il XXIV della serie , con Mendes alla regia
qmpic
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pissiare
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domenica 18 novembre 2012
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007 al traguardo
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secondo me la serie sta' giungendo al termine,un daniel craig tutto muscoli e azione invincibile alle bombe e pallottole di uranio,mentre la storia ormai diventata fantascienza e'sempre la solita minestra dove i buoni uccidono i cattivi in maniera banale e prevedibile,peccato che la vecchia emme che muore in un casolare costruito per l'occasione,ed il nuovo successore e' il comandante del campo nazista di schindler list,tornando al film la prima parte e' decente,ma nella seconda diventa un filmino di quarta categoria,delusione totale,qualche scena d'azione che salva la faccia e le solite belloccie che fanno da cornice.siamo lontani dai bei tempi di roger moore.
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agoteri
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domenica 18 novembre 2012
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un classico alla james bond che porta molte novità
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Dopo quattro anni dall'uscita di Quantum of Solace (2008), l'agente 007 (Daniel Craig) torna ad avventurarsi in un nuovo capitolo della saga cinematografica ispirata ai romanzi di Ian Fleming.
Nell'alternanza tra scene estremamente movimentate e momenti di teso raccoglimento imperniati su dialoghi memorabili, viene dato meno risalto ai pur presenti intrighi internazionali e intrecci amorosi, lasciando spazio ad un'analisi a tratti autoironica sulla senilità di James Bond, evidenziando in modo sagace e divertente il conflitto tra modernità e vecchia maniera, scavando in profondità il retroscena psicologico del personaggio sino a ripercorrere i luoghi della sua infanzia. In modo affascinante ed insolito per un film di questo genere, viene condotta malinconicamente un'analisi retrospettiva sull'obsolescenza e sull'inadeguatezza di uno storico sistema di spionaggio che non regge più il passo alle veloci falcate della modernità.
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Dopo quattro anni dall'uscita di Quantum of Solace (2008), l'agente 007 (Daniel Craig) torna ad avventurarsi in un nuovo capitolo della saga cinematografica ispirata ai romanzi di Ian Fleming.
Nell'alternanza tra scene estremamente movimentate e momenti di teso raccoglimento imperniati su dialoghi memorabili, viene dato meno risalto ai pur presenti intrighi internazionali e intrecci amorosi, lasciando spazio ad un'analisi a tratti autoironica sulla senilità di James Bond, evidenziando in modo sagace e divertente il conflitto tra modernità e vecchia maniera, scavando in profondità il retroscena psicologico del personaggio sino a ripercorrere i luoghi della sua infanzia. In modo affascinante ed insolito per un film di questo genere, viene condotta malinconicamente un'analisi retrospettiva sull'obsolescenza e sull'inadeguatezza di uno storico sistema di spionaggio che non regge più il passo alle veloci falcate della modernità.
Skyfall, per coerenza, mantiene vivo lo stile peculiare del suo genere ma è allo stesso tempo un film consapevole, meditativo, che sconfina con eleganza nel mondo del cinema d'autore.
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opidum
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domenica 18 novembre 2012
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consiglio a marzia gandolfi
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Sei colta .
Scrivi benissimo.
Sei culturalmente superiore.
Sei sprecata a commentare un film come Skyfall che , girala come vuoi , è un film d'azione e come pubblico al 90% ha adolescenti brufolosi che mai e poi mai leggeranno interamente il tuo dottissimo testo sociologico(pardon volevo dire recensione).
Insegna Filosofia all'Università oppure Semiologia.
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michela papavassiliou
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venerdì 16 novembre 2012
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bond dagli abissi al cielo
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Daniel Craig nei panni ormai collaudati di James Bond mette in scena l'avventura numero 23 dell'irresistibile agente segreto. Una pellicola fedele alla matrice 007, che verra' ricordata anche per la splendida colonna sonora scritta da Adele e Paul Epworth. Proprio sulle note di "Skyfall" la caduta apparentemente mortale di James da una cascata negli abissi. Salvato da una splendida donna, ostacolato da chi dovrebbe sostenerlo, questo 007 ormai non piu' giovane, incapace di superare brillantemente i tests di riarruolamento e con dotazioni minimal, conquista senza possibilita' di replica.
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Daniel Craig nei panni ormai collaudati di James Bond mette in scena l'avventura numero 23 dell'irresistibile agente segreto. Una pellicola fedele alla matrice 007, che verra' ricordata anche per la splendida colonna sonora scritta da Adele e Paul Epworth. Proprio sulle note di "Skyfall" la caduta apparentemente mortale di James da una cascata negli abissi. Salvato da una splendida donna, ostacolato da chi dovrebbe sostenerlo, questo 007 ormai non piu' giovane, incapace di superare brillantemente i tests di riarruolamento e con dotazioni minimal, conquista senza possibilita' di replica. A caccia di microchip imprendibili, osteggiato dal nemico e dai suoi, vola su treni in corsa e a cavallo di moto impennando tra tetti dai coppi cadenti, sullo sfondo di una Istambul caotica e implacabile. Come l'eroica nave pronta per essere demolita della tela di William Turner, esposta alla parete della National Gallery, Bond lotta senza riserve la battaglia della sua vita. Primo tempo ben congeniato , delude un po' nella seconda parte per l' improbabile tentativo di salvataggio in solitario, grazie solo alla complice presenza delle vecchie Aston Martin grigia metallizzata e dell'amata dimora di famiglia. In grado di sconfiggere l'ex agente Silva ormai psicopstico nemico, interpretato da un magnifico Bardem, incapace di salvare la madre putativa e grande capo ormai in declino Judi Dench, nei panni della decisa M, questo film di Sam Mendes ci regala un Daniel Craig impareggiabile. 143 minuti targati Usa e Uk da vedere.MP
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sitemovies
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giovedì 15 novembre 2012
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ben caratterizzato
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Un bel film per chiudere la nuova trilogia di James Bond
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luigi zanotto
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giovedì 15 novembre 2012
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un’ulteriore conferma per bardem, ma niente di più
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Diversi bravi attori, tutti all’altezza del ruolo, affiancano uno splendido Javier Bardem, plastico, espressivo, autoironico, che surclassa, anche sul piano della simpatia, un Daniel Craig rigido, inespressivo, impacciato, molto più simile a un agente del KGB che al leggendario 007. Il tutto, per di più, in un lungo film piatto, poco originale e per niente avvincente.
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thedoctor68
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giovedì 15 novembre 2012
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dov'è james bond?
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mi sorprende parecchi vedere esperti del settore ed intellettuali giudicare con tanto spreco di parole questo noiosissimo film. Chiedo scusa se mi esprimerò in modo un pò esplicito ma, sinceramente mi aspettavo di entrare al cinema, spegnere il cervello per un paio d'ore e guradare Bond trombare con tante bellissime donne, distruggere un centinaio di auto ed ammazzare altrettanti cattivoni, invece mi sono trovato un Craig monoespressivo che recita davvero come un cane, poche fighe e poche scene di nudo, ridicole scene di complotti informatici e il massimo si raggiunge quando Bond riesce a decriptare a vista un ipotetico codice.. insomma mi sono annoiato e parecchio!
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phileas fogg
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giovedì 15 novembre 2012
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finalmente un bond realistico
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La storia non è particolarmente originale, e nemmeno troppo verosimile. Inoltre ci sono alcune scene e alcune battute a effetto tipiche degli action movie che si potevano risparmiare. Tuttavia questo Bond in tono minore, arcigno, triste e insicuro, ma allo stesso tempo determinato a venire a capo della situazione e battere il nemico di turno, ti rimane dentro. Inoltre, i continui rimandi al passato della saga (l'infanzia, piuttosto che la Aston Martin), all'età di Bond (nel film si fa spesso riferimento al fatto che Bond ormai è vecchio e dovrebbe lasciare il campo a forze più giovani), il tentativo di rinnovare la serie inserendo nuovi personaggi nei ruoli tradizionali del mondo di 007, un bel nemico che con la sua omosessualità mette Bond in una posizione quantomeno originale dato il tipo di film, delle scene d'azione mozzafiato, compensano ampiamente gli aspetti negativi.
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La storia non è particolarmente originale, e nemmeno troppo verosimile. Inoltre ci sono alcune scene e alcune battute a effetto tipiche degli action movie che si potevano risparmiare. Tuttavia questo Bond in tono minore, arcigno, triste e insicuro, ma allo stesso tempo determinato a venire a capo della situazione e battere il nemico di turno, ti rimane dentro. Inoltre, i continui rimandi al passato della saga (l'infanzia, piuttosto che la Aston Martin), all'età di Bond (nel film si fa spesso riferimento al fatto che Bond ormai è vecchio e dovrebbe lasciare il campo a forze più giovani), il tentativo di rinnovare la serie inserendo nuovi personaggi nei ruoli tradizionali del mondo di 007, un bel nemico che con la sua omosessualità mette Bond in una posizione quantomeno originale dato il tipo di film, delle scene d'azione mozzafiato, compensano ampiamente gli aspetti negativi. L'unico appunto è che questo film si stacca, come storia, nettamente dai due precedenti di Craig che avevano invece una loro continuità. E' come una rinascita della saga di cui non so se il personaggio, dopo la nuova veste che gli ha dato Daniel Craig, aveva bisogno.
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alcoholfueledtommy
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giovedì 15 novembre 2012
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"skyfall is where we start"
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Uno 007 "caduto" ci introduce nella sua 23esima avventura (ufficiale) sul grande schermo: ai 50 anni cinematografici può ancora fare la differenza o è un cimelio del passato pronto per il pensionamento?
Sente il peso degli anni, è fallibile e vulnerabile, sbaglia la mira più volte e beve un po' troppo ma la sua specialità è la resurrezione, garantisce lui! Tra un prologo impressionante (titoli compresi) e un finale cupo e fatalista, due ore e rotti di azione, dialoghi brillanti, tensione, personaggi eccellenti, location di grande impatto visivo e qualche piccola pecca per un film in equilibrio tra il ritorno alle origini e il rinnovamento, che decostruisce coscientemente il personaggio (merito della sceneggiatura di Purvis/Wade e soprattutto dell' interpretazione di Daniel Craig, che porta alle estreme conseguenze l'umanizzazione del suo 007) per ribadirne il mito.
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Uno 007 "caduto" ci introduce nella sua 23esima avventura (ufficiale) sul grande schermo: ai 50 anni cinematografici può ancora fare la differenza o è un cimelio del passato pronto per il pensionamento?
Sente il peso degli anni, è fallibile e vulnerabile, sbaglia la mira più volte e beve un po' troppo ma la sua specialità è la resurrezione, garantisce lui! Tra un prologo impressionante (titoli compresi) e un finale cupo e fatalista, due ore e rotti di azione, dialoghi brillanti, tensione, personaggi eccellenti, location di grande impatto visivo e qualche piccola pecca per un film in equilibrio tra il ritorno alle origini e il rinnovamento, che decostruisce coscientemente il personaggio (merito della sceneggiatura di Purvis/Wade e soprattutto dell' interpretazione di Daniel Craig, che porta alle estreme conseguenze l'umanizzazione del suo 007) per ribadirne il mito.
La trama è semplice e lineare ma è sicuramente il Bond meno schematico di sempre: un villain ambiguo e drammatico (inquietante Javier Bardem, fastidiosi e fuori luogo i paragoni col Joker di Batman), una M (Judi Dench, alla settima puntata) quasi protagonista e dalla valenza materna, discorsi sul segno dei tempi (nemici invisibili, tecnologia opprimente, insicurezze tipiche del primo Ventunesimo secolo),sul tradimento e sulla vendetta. La regia di Sam Mendes è finissima e incalzante (di grande virtuosismo la scena a Shangai, tra ricordi di Blade Runner e Orson Welles) e le autocitazioni (specialmente alla fine!) non stonano mai, in una unione ideale col passato. Cambiano i tempi, i nemici, la tecnica e cambia il cinema, ma l'agente segreto al servizio di Sua Maestà c'è sempre. God save 007.
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