Anno | 2009 |
Genere | Drammatico |
Durata | 116 minuti |
Regia di | Pavel Lungin |
MYmonetro | 2,75 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ivan il Terribile è all'apice dello scatenamento del terrore. Dopo una sconfitta subita ad opera dei Polacchi ha creato una guardia speciale che diffonde la morte in tutta la Russia.
CONSIGLIATO SÌ
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Ivan il Terribile è all'apice dello scatenamento del terrore. Dopo una sconfitta subita ad opera dei Polacchi ha creato una guardia speciale che diffonde la morte in tutta la Russia. Il Metropolita ha deciso allora di ritirarsi in un convento e lo Zar ha letto questo fatto come il primo segno dell'Apocalisse imminente. Nel momento in cui il monaco Filippo, suo coetaneo, va a fargli visita Ivan gli impone di divenire metropolita. Ma Filippo è un uomo giusto che asseconda il potere solo perché spera di poterlo ammorbidire. Quando comprenderà che si tratta di uno sforzo vano preferirà affrontare un destino che lo conduce a morte certa.
Pavel Longuine è divenuto famoso fuori dai confini patrii grazie a un film, Taxi Blues, in cui descriveva l'Unione Sovietica che si avviava verso la dissoluzione. Dopo anni di rispettata carriera (con un'interessante prova sul tema dell'uomo e della religione, L'isola) affronta un personaggio estremamente difficile. Innanzitutto perché ha alle spalle il capolavoro di Ejzenstejn. Il film venne commissionato da Stalin a propria glorificazione (non dimentichiamo che Ivan è considerato comunque il padre della Russia intesa come stato) e che invece l'arte del regista trasformò in un personaggio che dispiacque al potere. La Russia di oggi non è più il cuore dell'Unione Sovietica ma resta un luogo in cui il potere si esercita ancora grazie all'imposizione della forza. Il rapporto tra Ivan e Filippo delinea con grande efficacia il confronto tra due visioni dell'esercizio della forza ma riesce anche a sottolineare (come forse solo Sokurov prima è riuscito a fare) la forza dell'ambiguità su cui il potere stesso si regge. Ivan è pronto a mostrasi uomo debole e bisognoso dell'aiuto di Dio ma si tratta di una divinità costruita a sua misura che 'deve' autorizzare qualsiasi eccesso nel nome di un preteso 'bene' quale fine ultimo da realizzare. Longuine, con un film dotato di un budget considerevole rispetto alla media della produzione nazionale, riesce a tenere il film in equilibrio perfetto tra l'esigenza di fare spettacolo e quella di far riflettere su un potere che si presenta, a seconda delle epoche, con volti diversi ma con un'intatta e più o meno apparente ferocia.