Titolo originale | Tellement proches |
Anno | 2009 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Francia |
Durata | 102 minuti |
Regia di | Olivier Nakache, Eric Toledano |
Attori | Vincent Elbaz, Isabelle Carré, François-Xavier Demaison, Audrey Dana, Omar Sy Joséphine de Meaux, Jean Benguigui, Lionel Abelanski, Talina Boyaci, Max Clavelly, Renée Le Calm. |
Uscita | giovedì 6 dicembre 2012 |
Distribuzione | Moviemax |
MYmonetro | 2,88 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 21 dicembre 2012
Quando Alain ha sposato Nathalie non sapeva che avrebbe sposato anche tutta la sua famiglia. In Italia al Box Office Troppo Amici, Praticamente Fratelli ha incassato 278 mila euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Ex animatore allergico al posto fisso, Alain è sposato con Nathalie, direttrice di un supermarket, da cui ha avuto due figli, l’esagitato Lucien e il neonato Prosper. Ai problemi di stabilità della coppia si somma l’invadenza dei parenti della donna: le storie del fratello Jean-Pierre, avvocato d’ufficio in crisi economica, e dell’ignara cognata Catherine, prototipo della mamma borghese e antipatica, della fragile sorella Roxane e del quasi-fidanzato Bruno, affascinante medico di colore puntualmente scambiato per infermiere che accetta di accompagnarla ad una cena di famiglia poco dopo averla conosciuta.
Dietro al ritratto di un gruppo di persone accomunate da legami di sangue, Troppo amici tratta della difficoltà della crescita e del peso delle aspirazioni (mancate). Ogni personaggio, a partire da quell’Alain attraverso il quale ci caliamo nella vicenda, difatti è dipendente da un altro oppure perso appresso ad un sogno che non si è realizzato. Se i tre fratelli hanno modo di esistere solo tutti insieme, “come le cozze a uno scoglio” stando alle parole di Alain, quest’ultimo mal sopporta una dipendenza che esclude, per forza di cose, l’egocentrismo sul quale si basa il lavoro dell’uomo di spettacolo: i ricordi della sua carriera da animatore, i video delle esibizioni come le magliette con il nome d’arte Pipo in bella mostra rappresentano per il figlio Lucien un affrancamento dalla normalità, un antidoto alla durezza di una realtà in cui si deve affrontare la separazione di due genitori. Le caratteristiche migliori del film diretto da Eric Toledano e Olivier Nakache sono la disinvoltura nell’affrontare i diversi e complessi temi proposti, il brio della messa in scena, la cura delle trovate comiche (la cornice pakistana o quella ebraica che rimandano ad altri tipi di racconto). Nonostante una coda che pur chiarificando l’asse portante della storia nel rapporto padre-figlio rappresenta una discesa nella retorica più fastidiosa, siamo di fronte ad un lavoro in grado di intrattenere in maniera intelligente grazie alla precisione della scrittura e a una notevole capacità di sintesi, si pensi alla scena iniziale o alla situazione-tipo della cena.
Dalla commedia pura all'umorismo più sottile fino alla commozione, le avventure di questa famiglia disfunzionale che assomiglia a mille altre rappresentano, nel percorso dei due registi, la prova generale per il più riuscito Quasi amici, il cui successo ai botteghini italiani giustifica il ripescaggio – nello stesso 2012 – di questo titolo di tre anni più vecchio. In una compagnia d’attori variamente capace spicca il medico di origine senegalese interpretato da Omar Sy.
Il film è totalmente diverso da Quasi amici, hanno stili completamente diversi però non per questo non è da vedere. Ovviamente Quasi amici è un capolavoro e questo film non ne è all'altezza però è stata furba la scelta italiana di mandare nelle sale cinematografiche questo film (precedente a Quasi amici) dopo l'onda del successo di Quasi amici [...] Vai alla recensione »
Troppo amici va nel filone, oramai vincente, della commedia d’intrattenimento francese, nessuna pretesa, se non quella di far divertire lo spettatore; missione possibile e riuscita. Alain, eterno peter pan, è un animatore alla ricerca di un lavoro e ha due figli con la moglie Natalie, ossessivamente legata al fratello, Jean-Pierre, avvocato di successo, ma senza successo, e alla sorella [...] Vai alla recensione »
Dopo il successo di "Quasi amici" era quasi d'obbligo andare a ripescare l'opera precedente di Nakache e Toledano, e così ecco "Troppo amici" che anche titolo richiama palesemente il successo dell'altra pellicola. Decisamente meno intonato però questo ritratto di famiglia in più interni, quasi che ognuno suonasse una melodia diversa e che la sovrapposizione delle partiture desse vita ad una dissonante [...] Vai alla recensione »
SEMPLICEMENTE BELLISSIMO. E SOTTOVALUTATO. CON ESTREMA SEMPLICITA’, QUESTA PELLICOLA DESCRIVE PERFETTAMENTE LA SITUAZIONE VISSUTA DA OGNUNO DI NOI ALL’ INTERNO DELLE NOSTRE FAMIGLIE. CREDO CHE QUESTO FILM SIA UN PICCOLO CAPOLAVORO, NON A CASO IL DUO TOLEDANO-NAKACHE DIRIGERA’ POI IN MANIERA SONTUOSA “QUASI AMICI”. A MIO PARERE , DA QUESTA PELLICOLA POSSIAMO TRARRE DUE [...] Vai alla recensione »
Famiglia/famiglie. Film veloce e divertente. Gli argomenti seri sono trattati con leggerezza e ironia. Uno spaccato del vissuto familiare moderno. Una messainscena dentro la messinscena, bravissimi gli attori.
Storia di un film ripescato dai cinema italiani dopo il successo di Quasi amici, in quanto questo in realtà è più datato. Beh sicuramente non è assolutamente all'altezza di quel film, e anche il soggetto è diverso: qui si narra di un gruppo di fratelli, due femmine e un maschio, ognuno con i propri tanti problemi (anche esagerati a volte!).
Ritratto di famiglia realizzato con abilità e ritmo, anche se con qualche eccesso di sguaiatezza. Sicuramente più convenzionale nella sua parata di personaggi eccentrici, ma anche molto meno irritante rispetto al furbastro "Quasi amici".
Di una banalità disarmante e completamente inutile.
Troppo bravi Nakache e Toledano. Oscuri carneadi dalle nostre parti fino al successo planetario di Quasi amici (316 milioni di euro di incasso nel mondo), i due registi tornano domani nelle sale italiane con Troppo amici, titolo italiano furbo e fedele (Tellement proches: letteralmente Troppo intimi) di una loro pellicola addirittura del 2009. Difficile stare dietro alla trama vorticosa.
I nomi dei due registi, Nakache e Toledano, e quello dell'interprete di colore, Omar Sy, potrebbero far pensare a un seguito di «Quasi amici», il film francese andato incontro anche da noi a un successo straordinario, con il ricco paralitico e il suo badante quasi povero che componevano, soprattutto alla fine, un duetto commovente. Non si tratta, invece, di un seguito ma di una storia che ci dice [...] Vai alla recensione »
Non commettete l'errore di considerarlo come il sequel del meraviglioso Quasi Amici perché, anche se lm inano è sempre quella congiunta di Eric Toledano e Olivier Nakache, il simpatico Troppo amici, da oggi nelle sale, è stato girato, in realtà, due anni prima. In effetti, pur con risultati più che brillanti, Tellement Proches (il titolo originario) è meno rivoluzionario e «cult» dell' inavvicinabile [...] Vai alla recensione »
Con presunta furbizia la distribuzione italiana fa uscire oggi intitolandolo Troppo amici (in realtà il titolo è Tellement proches) il film che la coppia Toledano Nakache aveva realizzato prima del fortunatissimo Quasi amici. Dunque non è un "seguito" e il titolo trae in inganno. Detto questo, si tratta di una commedia agrodolce, più agro che dolce, su quell'ingombrante e in certi casi feroce istituzione [...] Vai alla recensione »