Titolo originale | The Man Who Fell to Earth |
Anno | 1976 |
Genere | Fantascienza |
Produzione | Gran Bretagna |
Durata | 118 minuti |
Regia di | Nicolas Roeg |
Attori | Rip Torn, David Bowie, Buck Henry, Candy Clark, Bernie Casey, Jackson D. Kane Rick Riccardo, Tony Mascia, Linda Hutton, Hitary Holland, Adrienne La Russa, Lilybelle Crawford, Richard Breeding, Albert Nelson, Peter Prouse, Jim Lovell. |
MYmonetro | 2,88 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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David Bowie presta il suo volto ambiguo a un extraterrestre venuto sulla Terra per cercare di salvare il suo pianeta sconvolto dalla siccità. Al Box Office Usa L'uomo che cadde sulla Terra ha incassato 59,9 mila dollari .
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CONSIGLIATO SÌ
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Il divo rock David Bowie presta il suo volto ambiguo a un extraterrestre venuto sulla Terra per cercare di salvare il suo pianeta sconvolto dalla siccità. La missione dell'alieno avrebbe successo perché, presa apparenza umana, sfrutta la sua conoscenza tecnologica superiore per creare un impero industriale. Ma interviene la Cia a ridurlo un rottame.
Extraterrestre giunge sulla Terra in cerca dell'energia necessaria alla sopravvivenza del suo remoto pianeta. Oltre a sembianze umane e un passaporto inglese, ha ben nove brevetti che gli permettono di sopravanzare di molti anni la tecnologia terrestre nel campo delle comunicazioni. Diventa ricchissimo, ma s'immalinconisce. Non potrà più tornare a casa. Del romanzo (1964) di Walter Tevis, Roeg cambia sostanzialmente il punto di vista, si pone cioè nei panni dell'alieno e racconta le solitudini nostre, i nostri timori, le sconfitte della civiltà d'oggi. Sconsigliabile agli spettatori di logica cartesiana: pullula di problemi irrisolti, lacune narrative, labirintiche giravolte, bruschi passaggi temporali, situazioni accennate e non sviluppate. Il suo fascino poggia sull'androgino Bowie che dà al personaggio uno sconcertante spessore. Colonna musicale eterogenea dove canzoni dello stesso Bowie e di Stomu Yamashita s'alternano a classiche melodiche.
Un extraterrestre scende sulla Terra con l'intenzione di sfruttare le sue conoscenze scientifiche più evolute per approntare le misure necessarie a salvare dalla siccità il suo pianeta morente. Assunte sembianze umane e il nome di Thomas Jerome Newton, l'alieno fonda ben presto un impero finanziario rivoluzionando il mondo delle comunicazioni ed avviando la costruzione di un'astronave per trasportare acqua alla sua gente. Mary-Lou, donna con la quale ha stretto amicizia, scopre la vera identità di Newton e il professor Bryce, venutone a conoscenza, lo denuncia alle autorità. I beni di Newton vengono sequestrati e incamerati dallo Stato e Newton stesso è fatto oggetto di studio da parte degli scienziati governativi. Rapito, torturato, umiliato, e infine svuotato di ogni volontà, l'alieno diventa sempre più simile all'uomo: abbrutito dall'alcol e in completa solitudine, continua a vegetare tra gli uomini tormentato dalla visione della sua famiglia, della sua gente e del suo pianeta morenti.
Ispirandosi liberamente al romanzo di Walter Tevis, Nicolas Roeg realizza un'opera drammatica e visionaria, pregevole per ricchezza formale e coinvolgente. Più interessato al contenuto della vicenda che non ai possibili risvolti avventurosi, Roeg concentra la sua attenzione sul protagonista. Attraverso un sapiente mosaico di inquadrature che confondono i confini spazio-temporali, il regista conduce lo spettatore a sostenere emozionalmente la tragica esperienza dell'extraterrestre che in un processo di degradazione psicologica e fisica è forzato a farsi uomo per abbandonare la sua (inquietante per gli uomini) diversità. Una storia simbolica, che sacrifica in più di un momento la struttura logica, per far risaltare la bassezza delle passioni umane, dall'odio all'invidia, l'istinto aggressivo e la paura del perturbante.David Bowie nel ruolo dell'alieno/Newton fornisce la sua interpretazione migliore e più convincente.Il soggetto ricorda nelle linee essenziali quello di un trascurato film del 1951, The Man from Planet X. Rifatto per la televisione nel 1987 (S.O.S. Terra, titolo italiano per The Man Who Fell to Earth).
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The men who fell to Earth ultima Il regista Nicholas Roeg con una “fotografia elegante , piena di contrasti ,a volte sgranata , spesso morbida , a volte pittorica,con forti connotazioni di densità,propone con senso estetico impareggiabile, la trasposizione cinematografica del romanzo di fantascienza Di Water Trewis dall’omonimo [...] Vai alla recensione »
Questo film sa tanto di occasione sprecata dal regista Roeg che imposta la storia con ritmi lenti e a tratti noiosi, tanto da sembrare davvero infinito per via della sua durata (quasi 2 ore e 20). Una sceneggiatura valida (tratta da un romanzo) si disperde dietro la macchina da presa stordendo lo spettatore con scena alle volte inutili. Il significato che lascia rimane comunque importante, la solitudine [...] Vai alla recensione »
L'UOMO CHE CADDE SULLA TERRA (UK, 1976) diretto da NICOLAS ROEG. Interpretato da DAVID BOWIE, RIP TORN, BUCK HENRY, BERNIE CASEY, JACKSON D. KANE, CANDY CLARK Thomas Jerome Newton è un extraterrestre che approda con la sua astronave sulla Terra da un pianeta sconosciuto in procinto di scomparire dal firmamento, ed è in tutto e per tutto simile ad un essere umano, dal punto di [...] Vai alla recensione »
Avendo letto ottime recensioni a riguardo, ho dovuto rivedere due volte questo film, sforzandomi di andare oltre la prima tediosa mezz'ora, ma il mio giudizio, del tutto personale, s'intende, è pressoché lo stesso: "L'uomo che cadde sulla terra" è davvero una caduta stilistica della fantascienza anni settanta, proponendo in modo inerte una storia che sarebbe [...] Vai alla recensione »
Se avete letto il libro e vi è piaciuto , non guardate questo film. Se avete letto il libro e non vi è piaciuto , guardate il film e rivaluterete il libro. La pagina scritta era un racconto di fanatascenza agile , appassionante e politico, nel senso migliore del termine. Il film di Roag è invece un polpettone noioso, dilatato e pretenzioso.
Dicono che il libro di Tevis anticipava in qualche modo la disillusione e l'amarezza che il tramonto degli ideali kennedyani della Nuova Frontiera provocò in molti intellettuali americani e Fruttero e Lucentini scrivono sulla quarta di copertina del libro : "E' un libro semplice e misterioso, delicato e crudele, un gioiello isolato che non ha avuto predecessori e imitatori". [...] Vai alla recensione »
David Bowie non partecipa alla serata londinese del 18 marzo 1976 nella quale viene presentato, in prima visione assoluta il film. Il cantante infatti è impegnato in tour. Il pubblico ela critica mostrano di apprezzare l’interpretazione data da Bowie all’alieno arrivato sulla terra in pace e perseguitato dal potere.
Un surreale e complesso pensiero sull'uomo iconografico, una sconcertante descrizione di ciò che sarebbe successo, ossia del deserto e della siccità che gli uomini avrebbero provato nell'affidarsi completamente alla comunicazione visiva e non. Gli accenni filosofici sono talmente marcati da sembrare quasi ridicoli, e qua e là si sente il sapore di qualche [...] Vai alla recensione »
visto ieri sera in dvd per la prima e ultima volta . il classico film di cui hai sentito parlare e ormai il titolo è entrato nel modo di parlare. e poi c'è bowie e questo rende il tutto subito cool!!! detto questo l'impressione mia è che il film fosse molto più lungo ma che il regista ( e meno male !!) abbia tagliato e abbia ridotto [...] Vai alla recensione »