Tra fiction e documentario, un ritratto lirico di Algeri passando per il porto, il mercato, i caffè e le strade della città. Espandi ▽
Miscelando documentario e finzione, l'unico film di Mohamed Zinet è un ritratto poetico, acuto ed estatico di Algeri. La macchina da presa viaggia liberamente, attraverso il porto, il mercato, le strade e i caffè, catturando la gente comune. Alcune delle persone riprese ricorrono con una frequenza e con degli atteggiamenti che le fa sembrare protagoniste. Il filo conduttore è la piacevole visita di una coppia di turisti francesi in città; l'uomo ha precedentemente prestato servizio nell'esercito durante la guerra in Algeria. Mentre girovagano, i loro commenti fanno emergere i pregiudizi coloniali razzisti. Ma a un certo punto l'uomo incontra un cieco e si rende conto che lo ha torturato durante il servizio militare. Il film è punteggiato da sequenze incisive che mostrano un poeta di nome Momo che sciorina versi come fosse un'elegia per Algeri.