Anno | 1961 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia, Francia |
Durata | 103 minuti |
Regia di | Valerio Zurlini |
Attori | Gian Maria Volonté, Claudia Cardinale, Renato Baldini, Corrado Pani, Romolo Valli Jacques Perrin, Luciana Angiolillo, Carlo Hinterman, Ciccio Barbi, Enzo Garinei, Riccardo Garrone, Angela Portaluri, Luciana Angiolillo, Elsa Albani. |
Tag | Da vedere 1961 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,38 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 11 marzo 2014
Un seduttore da strapazzo illude una povera ballerina e l'abbandona. La ragazza, però, non demorde e si presenta a casa dell'uomo che, per levarsela di torno, non trova di meglio che farla ricevere dall'ingenuo e romantico fratello minore. Ha vinto un premio ai David di Donatello,
CONSIGLIATO SÌ
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Aida Zepponi è una cantante da orchestrina che è stata raggirata dal playboy Marcello che poi è sparito dandole un cognome falso. La ragazza riesce a mettersi sulle sue tracce e arriva alla lussuosa villa in cui costui vive con il fratello sedicenne Lorenzo che viene mandato in avanscoperta per allontanarla dicendole che ha sbagliato indirizzo. Il giovane però se ne innamora e viene a conoscenza della sua non facile vita.
Zurlini dopo Un'estate violenta, ambientato nel 1943, affronta il presente prendendo le mosse però da un episodio accadutogli a fine anni Quaranta quando aveva incontrato una giovane donna, divenuta poi famosa, che all'epoca era indossatrice e che gli aveva raccontato episodi della sua vita che ora finiscono con il divenire il tessuto esperienziale di Aida. Dei due protagonisti Zurlini affermava. "Erano due personaggi stranamente assortiti, appartenenti a mondi differenti, due solitari che esprimono nel loro incontro la volontà di aiutarsi reciprocamente. Questo cocktail, non mescolato a freddo con ingredienti conosciuti, rivela subito tutta la sua potenza esplosiva." Ciò che affiora progressivamente da questo incontro è un fondo di disperazione che accompagnerà tutto il cinema di Zurlini e a cui Jacques Perrin offrirà la fisicità giusta. L'attore francese metterà a disposizione il suo mix di stupore, innocenza e dolore al Dino di Cronaca familiare e al tenente Drogo de Il deserto dei Tartari. Qui, messo a confronto con una stupenda e complessa figura femminile interpretata da una Claudia Cardinale (doppiata da Adriana Asti) al meglio delle sue potenzialità espressive, trova l'occasione per ritagliarsi un ruolo da comprimario di grande qualità. Perché Aida (nome impegnativo) è una donna a cui basta corrucciare lo sguardo o sorridere per passare dalla tristezza più profonda alla (apparente) allegria più sfrenata e la Cardinale sa metterne in rilievo con grande naturalezza tutte le contraddizioni ma anche tutti gli slanci. Il suo personaggio anticipa in qualche misura quello dell'Adriana di Io la conoscevo bene perché non si limita a raccontare la storia d'amore 'impossibile' tra un minorenne e una giovane donna ma traccia un ritratto di una società in cui il possedere o meno (denaro, donne, posizione sociale) è ridiventato, dopo i patimenti della guerra, il segno di distinzione.
Fina dalla prima inquadratura con il treno e l'auto sportiva che si muovono in direzioni opposte sono due mondi a confrontarsi ma a non incontrarsi in modo definitivo. Il cinico Marcello cederà il posto all'idealista e generoso Lorenzo ma non è detto che la vita di Aida veda realizzarsi i sogni che conserva nella valigia.
Un seduttore da strapazzo illude una povera ballerina e l'abbandona. La ragazza, però, non demorde e si presenta a casa dell'uomo che, per levarsela di torno, non trova di meglio che farla ricevere dall'ingenuo e romantico fratello minore. Fra i due nasce l'amore finché un prete, preoccupato della piega che stanno prendendo gli avvenimenti, convince la ballerina a partire. Il ragazzo interviene nuovamente a salvare la giovane da un bellimbusto, poi entrambi capiscono che il loro amore è impossibile.
Ottimo squarcio su un mondo abbandonato all'indifferenza, quello della gente umile e della disumanità di cui è circondato. esemplare l'episodio che vede Garrone aspirante seduttore della Cardinale. Zurlini vi profonde una meschinità palpabile, imbarazzante, coronando lo spirito del messaggio intellettuale e pratico.
Bella e giovane ragazza madre che si arrangia come ballerina, viene sedotta e abbandonata da ricco e cinico rampollo dell'alta borghesia parmigiana che la affida alle cure dello sprovveduto e romantico fratello minore. Questi se ne innamora cercando di aiutarla economicamente ma l'ingerenza dei familiari segna la fine di una improbabile relazione sentimentale.
Aida e' una ballerina che sogna una vita di successo.Ingannata da un ragazzo che la seduce e l'abbandona,Aida cerca disperatamente di ritrovarlo,ma quello che avra' sara' solo delusione,incontrando un ragazzo di 16 anni altolocato,fratello del seduttore che l'ha abbandonata.Questo ragazzo di nome Lorenzo provera' le prime pulsazioni d'amore,e tentera' di provvedere [...] Vai alla recensione »
Sedotta e abbandonata da un benestante ragazzo che gli promette lucciole per lanterne, la giovane Aida si ritrova senza lavoro e senza un quattrini. Trova la casa del ragazzo, ma quest'ultimo chiede al fratello minore, Lorenzo, di inventarsi qualcosa, qualsiasi cosa, pur di mandarla via; Lorenzo appena la vede ne rimane abbagliato da tanta bellezza che per un ingenuo 16enne è qualcosa di [...] Vai alla recensione »
Un film delicato, tenero, garbatissimo, una prima parte raccolta e conclusa come un piccolo poema in prosa, due personaggi schietti, originali, sottili. Ce lo ha regalato Valerio Zurlini con un impegno di stile e di gusto che lo porta molto lontano dalle sue precedenti fatiche, inserendolo con fortuna tra le schiene dei nostri autori migliori. I due personaggi sono un ragazzo di buona famiglia, studentello [...] Vai alla recensione »