Un fantasy romantico che gioca con l'ambiguità. Ancora oggi merita attenzione.
Fantastico,
USA 1949.
Durata 86 Minuti. Consigli per la visione:
Il giovane pittore Eben Adams, in una brumosa sera d'inverno, incontra in un parco una fanciulla dalla quale si sente inspiegabilmente attratto. Espandi ▽
New York. Eben Adams è un pittore che non riesce a vendere i suoi quadri fino a quando due mercanti d’arte acquistano una sua opera rilevando però che manca di amore. Questo fondamentale elemento entrerà a far parte della sua espressione artistica quando incontrerà Jennie che porta con sé molti elementi di mistero. Wiliam Dieterle affronta il genere che potremmo definire fantasy romantico. “Chi può dire se morire non sia vivere e ciò che chiamiamo vita sia morte?” Con questo quesito di Euripide si apre un film in cui si sommano diversi elementi di scelta tecnico linguistica che contribuiscono a collocarlo nell’ambito di quelle opere che furono un fiasco all’uscita ma meritano ancora attenzione. Veniamo così condotti per mano nella relazione che viene ad instaurarsi tra un essere vivente ed un altro che lo è stato ma non lo è più e, nonostante questo, assume il ruolo di musa ispiratrice oltre che di oggetto di amore e desiderio. L’idea poi virare in colore le ultime scene consente non solo di aumentare la drammaticità dell’azione ma anche di condurre a un finale che finiva con l’avere bisogno del colore.
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