66esima edizione del Festival dei Popoli, il programma dei 39 film genere documentario. Firenze - 1/9 novembre 2025. Le recensioni, trame, listini, poster e trailer, ordinabili per:
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Nel 2001, Kamal Aljafari e l'amico Hasan viaggiano a Gaza per cercare un ex compagno di cella, esplorando luoghi, volti e ferite della città. Espandi ▽
In una serie di registrazioni risalenti al 2001 e ritrovate solamente di recente, Kamal Aljafari riporta alla luce un viaggio dell’epoca fatto a Gaza, in compagnia dell’amico Hasan. Il regista palestinese si era recato sul posto in cerca di un uomo con cui aveva brevemente condiviso una cella in prigione, più di dieci anni prima. Senza avere molte informazioni su di lui, i due si inoltrano per le strade di Gaza, parlano con gli abitanti, assistono alla distruzione già perpetrata dall’esercito israeliano, e si avventurano in auto nei territori fuori dalla città. In questi anni di conflitto atroce a Gaza, il cinema multidimensionale e autoriflessivo di Kamal Aljafari si propone come complemento ideale alle testimonianze documentarie più dirette e lineari che hanno a che fare con l’attualità nelle terre palestinesi. Dopo A Fidai Film del 2024, Aljafari torna con un’opera più essenziale e anche più personale, ancora una volta basata sullo scarto temporale tra periodi diversi e sulla riflessione ontologica di quale sia il significato di un’immagine preesistente una volta che ne cambiamo il contesto. Recensione ❯
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Un documentario che ritrae la complessa malattia del figlio dei registi. Espandi ▽
Un racconto straziante, ma in pieno di speranza, dell'epilessia di Louis Petit, come documentato dai suoi genitori, i registi Christopher Petit ed Emma Matthews. Accanto alla lotta del malato sistema sanitario nazionale della Gran Bretagna, un saggio-collage di vasta portata su tecnologia, capitalismo e mente umana. Recensione ❯
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In una casa di riposo a Reykjavik, un gruppo di anziani vive il ciclo delle stagioni tra fragilità, ricordi e piccoli gesti d'amore. Espandi ▽
L'inverno lascia il posto all'estate, che a sua volta lascia il posto all'inverno e, forse, di nuovo all'estate, per un gruppo di anziani che vivono insieme in una casa di riposo a Reykjavik. Un film sensibile e umanistico sulla vita alla fine della vita, in cui i corpi si fanno paesaggi di una vita che scorre tenue, palpita di storie e di desideri, sempre piú fragile. Una costellazione di gesti d'amore. Recensione ❯
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Un regista e il figlio dodicenne trascorrono l'estate in un hotel deserto a Lisbona, dove antichi e nuovi fantasmi riaffiorano. Espandi ▽
Durante le vacanze estive, un regista e suo figlio dodicenne soggiornano in un hotel abbandonato a Lisbona: un hotel vuoto come quello del film "Shining". Il ragazzo è ossessionato da storie di mostri e fantasmi. Ma durante il loro soggiorno emergono altri spettri: quelli del primo serial killer portoghese e di uomini che improvvisamente impazziscono e abbandonano le loro famiglie. Recensione ❯
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Franta e Ondra, gemelli uniti dalla natura, si dividono tra avventura e stabilità in un viaggio di perdita e riconciliazione. Espandi ▽
Franta e Ondra, gemelli amanti della natura selvaggia, vedono il loro legame incrinarsi quando il primo inizia a desiderare l'avventura mentre l'altro desidera la stabilità. Una commovente storia di separazione, riconciliazione e necessario ricongiungimento che esplora ciò che rimane quando viene a mancare il mondo condiviso. Recensione ❯
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Una giovane regista indaga le lettere della nonna suicida nel 1989, svelando segreti familiari e radici sepolte tra memoria e Storia. Espandi ▽
Per comprendere meglio se stessa e il mondo che la circonda, la giovane regista si immerge nel passato di famiglia alla ricerca delle sue radici, partendo da un fascio di lettere scritte da sua nonna, suicida nel 1989, proprio nel momento in cui l'Unione Sovietica stava per crollare. Un film che attraversa generazioni per affrontare i segreti di un passato sepolto. Recensione ❯
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A Cuba, Landi caccia coccodrilli per sfamare la famiglia, mentre la moglie e il figlio affrontano pandemia, bisogno e isolamento quotidiano. Espandi ▽
Landi è un padre che vive segretamente nelle paludi di Zapata, a Cuba, dove caccia coccodrilli a mani nude per sfamare la sua famiglia. La radio riferisce di centinaia di morti al giorno a causa della pandemia e di forti tensioni sociali. Sulla costa, sua moglie Mercedes cerca carbone per cucinare e si prende cura del loro figlio, che soffre di autismo grave. Le loro vite, segnate dal bisogno e dall'assenza, scorrono in un ciclo costante di sopravvivenza e separazione. Recensione ❯
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In un villaggio Inuit, tre donne affrontano scelte e cambiamenti tra tradizione, identità e rinascita di una comunità segnata dal colonialismo. Espandi ▽
Un remoto insediamento Inuit nell'Artico canadese è patria delle tre protagoniste del film: Annah-Sky, Kathy ed Ellasie. La più giovane, Annah-Sky, esplora il villaggio insieme ai suoi cani, Kathy deve affrontare la difficile decisione se rimanere o lasciare la comunità per studiare musica a Montreal. Lo scioglimento dei ghiacci rende nuovamente accessibile l'acqua e l'assistente sociale Ellasie organizza tradizionali battute di pesca per riunire giovani e anziani. Un ritratto della vulnerabilità di una comunità segnata dal colonialismo ma decisa a recuperare la propria identità e una nuova emancipazione. Recensione ❯
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Il film recupera le storie dimenticate di Omarino e Aredomi, intrecciando memoria personale e archivi amazzonici in un rituale sul potere e la vita. Espandi ▽
Emergendo dall'ombra del boom della gomma, le storie dimenticate di Omarino e Aredomi vengono recuperate in un viaggio sensoriale che intreccia la storia personale del regista con gli archivi amazzonici dell'inizio del XX secolo. Il film è un rituale cinematografico che riflette sul potere, la memoria, le riparazioni postume e il profondo dialogo tra i vivi e i morti. Recensione ❯
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Donne, donne che hanno accettato di lavorare a turni di 12 ore, a ritmi durissimi garantiti da una rigida disciplina, e che sono legate tra loro nello sfruttamento a cui sono sottoposte ogni giorno. Espandi ▽
SHE sono voci e corpi delle operaie dell'enorme parco industriale di elettronica in Vietnam, a Bac Ninh, uno dei più grandi al mondo. L'80% della forza lavoro è costituita da donne che hanno accettato di lavorare a turni di 12 ore, a ritmi durissimi garantiti da una rigida disciplina. SHE è madre, figlia, moglie, single, migrante e stanziale allo stesso tempo: le condizioni di partenza sono diverse per ogni protagonista, tuttavia tutte sono legate nello sfruttamento a cui sono sottoposte ogni giorno. La protagoniste si incontrano e svelano ciò che si svolge ogni giorno nella catena di montaggio delle più grandi fabbriche dell'elettronica mondiale e nei sobborghi industriali. Recensione ❯
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Ivan torna in Sardegna dopo anni in Francia: tra vigne, famiglia e ricordi, riscopre radici, legami e il senso dell'appartenenza. Espandi ▽
Dopo tre anni di lontananza, Ivan fa ritorno nel Sulcis, in Sardegna, per fare il vino con i genitori nella loro piccola azienda dopo aver lavorato in Francia come viticoltore. Il suo rientro a casa è un viaggio interiore sospeso e rarefatto dove le persone e le cose lasciate alle spalle nel passato si ritrovano nella dimensione emotiva e solitaria del protagonista. Si tratta di una riflessione sul rapporto con le proprie radici, sul rapporto fra generazioni, sul cosa significa essere figli e su come si vedono i padri e le madri, tra malinconie del passato e l'energia necessaria ad affrontare il presente. Recensione ❯
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A Taranto, tra rovine industriali e visioni oniriche, tre anime erranti esplorano un paesaggio sospeso tra disastro e bellezza. Espandi ▽
Taranto, sud Italia, 20XX d.C. Un artista sonoro registra echi e interferenze radio tra bunker e cantieri dismessi. Un anziano cieco abita una comune utopista, coltiva l'orto e cita Dostoevskij. Una donna inquieta si aggira per i boschi con un pitbull nero, fa riti, disegna tormenti, sogna esplosioni. Queste cose non avvennero mai ma sono sempre esplora rovine industriali e mondi invisibili attorno al distretto siderurgico più grande d'Europa, ritraendo un paesaggio umano sospeso, tra disastro e bellezza. Recensione ❯
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Alba, cresciuta nella setta dei Bambini di Dio, affronta madre e nonna per esplorare il passato e ritrovare la propria identità. Espandi ▽
Il film racconta la storia della regista, un'artista che con la propria arte esplora un passato che non le appartiene. Nata nella controversa setta dei Bambini di Dio, non ha ricordi della sua infanzia. Spinta da un desiderio di verità, Alba intraprende un doloroso confronto con sua madre e sua nonna per comprendere le ragioni che spinsero quest'ultima ad aderire al culto e le dolorose conseguenze di quelle scelte. Un ritratto toccante e intimo della sua ricerca di identità, un viaggio che scava nel profondo delle ferite familiari. Recensione ❯
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Il film racconta l'ultimo pellegrinaggio del Treno Bianco, tra fede, condivisione e speranza lungo 50 ore di viaggio. Espandi ▽
Sono passati più di 120 anni dalla partenza del primo Treno Bianco, il convoglio che accompagna malati e pellegrini dalla Sicilia a Lourdes. Un viaggio di quasi 50 ore che oggi, nell'epoca degli aerei e dell'alta velocità, appare anacronistico ma che continua ad attrarre chi cerca un tempo diverso, fatto di condivisione e spiritualità. Il film racconta la storia di un pellegrinaggio unico, forse all'ultima sua edizione, dove il treno diventa spazio di incontro, di sofferenza accolta e di speranza condivisa: un rito collettivo che unisce fede, fragilità e desiderio di appartenenza. Recensione ❯
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Dal letto d'ospedale, il regista trasforma la videocamera in strumento di visioni tra passato, futuro e vita vissuta, tra gioie, perdite e presenze elusive. Espandi ▽
Nel 2005 al regista è stato diagnosticato un cancro. Dal letto d'ospedale ha preso in mano la mia videocamera. Qualcosa è cambiato: filmando, sono emerse immagini che non erano solo ricordi. Erano visioni. Di ciò che aveva vissuto, ma anche di quello che sarebbe accaduto. Come se la videocamera aprisse un varco non solo sul passato, ma su frammenti di un futuro ancora da conoscere - momenti che, nei vent'anni successivi, si sarebbero realizzati uno dopo l'altro. Il film è una lunga e intima ricerca di senso, intrecciando riprese del periodo della malattia con frammenti di vita vissuta - gioie, perdite, rivelazioni. Con una presenza. Elusiva ma costante. Una compagna, una musa, un fantasma. Recensione ❯
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