Un uomo, un robot e un cane formano un'improbabile famiglia in un'avventura potente e commovente. Espandi ▽
Dal pallone Wilson di
Cast Away a Jeff di Finch. C’è sempre la prova incredibile di Tom Hanks che manda avanti la storia quasi da solo, qui in compagnia di un cane e un robot. Le parole sembrano perdersi del tutto, l’abbandono è totale. Strade e supermercati deserti, residui di umanità presenti nel flashback con la madre e la bambina o i fari nella notte che inseguono da lontano. Sicuramente non spicca per originalità, ma è un’intensa storia di amicizia e un naturale passaggio di consegne che ha uno sguardo di speranza verso il futuro. Del resto per sbagliare un film con Tom Hanks protagonista bisogna quasi mettersi d’impegno e Miguel Sapochnick, al suo secondo lungometraggio per il cinema realizzato undici anni dopo
Repo Men ne è consapevole. Si affida così al suo protagonista e all’evoluzione narrativa della storia. Il finale, nella sua semplicità, è emozionante e di disarmante efficacia.