The Libertine

Film 2005 | Drammatico 130 min.

Regia di Laurence Dunmore. Un film con Johnny Depp, Samantha Morton, John Malkovich, Rosamund Pike, Tom Hollander, Johnny Vegas. Cast completo Genere Drammatico - Gran Bretagna, 2005, durata 130 minuti. Uscita cinema venerdì 10 febbraio 2006 - MYmonetro 2,50 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento sabato 21 marzo 2009

Johnny Depp fa rivivere le avventure sensuali, irriverenti e commoventi di John Wilmot, secondo Conte di Rochester, poeta scellerato e di talento che condusse la sua breve e scapestrata esistenza comportandosi come una rockstar della Restaurazione. In Italia al Box Office The Libertine ha incassato nelle prime 5 settimane di programmazione 1,8 milioni di euro e 660 mila euro nel primo weekend.

Consigliato nì!
2,50/5
MYMOVIES 2,00
CRITICA 2,30
PUBBLICO 3,19
CONSIGLIATO NÌ
Frasi a effetto ma sconnesse e vuoti di senso per un ritratto appassionante del libertino Johnny Depp.
Recensione di Davide Morena
Recensione di Davide Morena

Dal buio compare un bellissimo Johnny Depp in versione tardo secentesca ad avvisare le signore che non piacerà loro affatto e che niente farà a tal fine. E, nonostante la scarsa credibilità di tale enunciato, riuscirà perfettamente nello scopo nelle due ore del film. In tutti i sensi.
Il personaggio incarnato da Depp è John Wilmot, secondo conte di Rochester, poeta alla corte di Carlo II in Inghilterra, in un momento storico in cui il vizio e la lussuria regnano più del Re. E Wilmot di tanta decadenza è non solo compiaciuto: ne è una vera e propria incarnazione, l'uomo "alla moda" del tempo.
Il Re confida in lui e gli commissiona una commedia teatrale che delizi i diplomatici francesi. Wilmot lo ripaga con un assurdo pastiche surreal-pornografico che manda in bestia il Re. L'autore si dà alla macchia, lasciando la godereccia Londra e la giovane attrice di cui si è innamorato (se è lecito il termine). Non sarà né il re, né la moglie dal cuore infranto, né la giovane artista a prenderselo, ma la sifilide.
Chi ha mestiere ne ha messo, in questo esordio di Dunmore: Johhny Depp con la consueta dedizione, affiancato da un discreto John Malkovich (Re Carlo) e da una Samantha Morton indigesta fin dalla prima apparizione. Il contesto è una Londra, città e campagna, fumosa ed ebbra di vizio e perdizione, fotografata in tinte fosche che ricercano la luce di candela, riuscendovi ma risultando opprimente alla lunga.
Frasi a effetto ma sconnesse, dialoghi messi insieme a martellate, voragini di senso, avvelenano la materia prima fornita a Johnny Depp perché potesse costruire un personaggio laido ma attraente. L'attore c'è, ed è più affascinante del personaggio che interpreta. Il che non è un bene.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
giovedì 7 gennaio 2010
des_demona

Dal buio e nel buio John Wilmot (1647-80), secondo conte di Rochester , racconta se stesso. Una vita scabrosa e frenetica, disseminata di trasudanti avventure sessuali, conversazioni al limite dell’osceno, viaggi notturni nella lordura delle strade londinesi, fra bettole e puttane. Espulso dal regno per aver scandalizzato la corte declamando un poema poco ortodosso, Wilmot (Johnny Depp) vi [...] Vai alla recensione »

mercoledì 29 agosto 2012
Nuno's

Pellicola affascinante, trasporta molto in fretta lo spettatore in un'atmosfera di corte, di bordello e di sfarzi. Tema centrale è la lussuria, cui Johnny è servo. Buona la storia, sembra vivere lo stesso schema narrativo di The Aviator. Depp ha fatto il suo solito lavoro: recitazione più che discreta se non molto buona, capacità di calarsi nel personaggio perfetta e [...] Vai alla recensione »

venerdì 27 luglio 2012
andyflash77

          Il film tratta dell’ascesa e caduta di John Wilmot (Johnny Depp), meglio noto come conte di Rochester, poeta satirico del XVII Secolo, amico e confidente di re Carlo II (John Malkovich), nonostante che il suo pungente umorismo sovversivo avesse come bersaglio principale i reali inglesi.

lunedì 2 maggio 2011
july86

Da rivedere... consigliare a tutti!!!

giovedì 25 febbraio 2021
ginger snaps

  Un Jonny Deep nei panni di John Wilmot, più conosciuto come il conte di Rochester. "Non vi piacerò e non voglio piacervi" è quanto afferma il conte in questo suo primo monologo con un'aria completamente disinteressata e stralunata, delirante e con dialoghi osceni e a tratti blasfemi. Il film non ha ritmi, se non quelli lenti e anebiati tipica di un'epoca [...] Vai alla recensione »

sabato 25 gennaio 2014
alexxis

A tanti non piace,io l'ho visto e rivisto e lo ritengo un quasi capolavoro.ottima interpretazione di Johnny Depp,che ha reso ancora piu grande il suo personaggio.odiosa invece Samanta Norton fin dalla prima apparizione.un film magari un po' esplicito e volgare nel linguaggio,quindi non adatto ai piu' "sensibili".bellissime molte scene e frasi ad effetto.imperdibile!!

lunedì 17 maggio 2010
paride86

Film cupo e sconclusionato sulla vita del barone di Rochester. Nonostante le premesse, l'introduzione storica e l'ottima performance di Johnny Depp, la storia delude sia per il ritratto psicologico del protagonista - ben poco delineato sia dal punto di vista intellettuale che personale, fatto di trasgressioni che non vengono motivate, eppure sulle quali si regge l'intero impianto narrativo - che per [...] Vai alla recensione »

lunedì 6 aprile 2009
cry girl

ottimo film troppe sciene diciamo proibite

Frasi
Consentitemi di essere esplicito fin dall'inizio… non credo che vi piacerò… i signori proveranno invidia, e le signore disgusto, non vi piacerò affatto, non vi piacerò ora e vi piacerò ancor meno in seguito... signore, un avvertimento: io sono pronto a tutto, in qualsiasi momento... e sia merito o demerito questo ora è difficile da dire, tuttavia è certo che sono un libertino, continuerò a spassarmela e a provare ardenti passioni... non doletevene... vi arrecherebbe afflizione, traete le conclusioni stando alla distanza a cui vi terreste se stessi per mettere la lingua sotto le vostre sottane... signori, non disperate... sono pronto a tutto, si lo stesso avvertimento vale anche per voi, placate le vostre squallide erezioni perché quando avrete un amplesso vedrò di cosa sarete capaci, allora saprò se siete venuti in meno alle mie aspettative... vi auguro di fottere immaginando che la vostra amante segreta vi stia osservando di nascosto, di provare le stesse sensazioni che ho provato e che provo e chiedervi... era questo lo stesso brivido che sentiva lui!?avrà conosciuto qualcosa di più intenso!?o c'è un muro di disgrazia contro il quale tutti battiamo la testa in quel fulgido eterno momento... ?
Questo è tutto, questo il mio prologo... nessuna rima e nessun decoro, non era quello che vi aspettavate spero...
Sono John Wilmot, il secondo conte di Rochester, e non ho alcuna intenzione di piacervi.
Una frase di Il conte di Rochester (Johnny Depp)
dal film The Libertine - a cura di claudia
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Mariarosa Mancuso
Il Foglio

Abbiamo tanto sperato che, dopo Nevermore e La fabbrica di cioccolato, Johnny Depp facessse finalmente un film per grandi, lasciando perdere i babysitteraggi più o meno ortodossi. Quando appare con i riccioloni fino alle spalle, su fondo nero, e annuncia ”non vi piacerò” (segue una sfilza di sconcezze) sembra che The Libertine possa finalmente cacciare l’attore dalla stanza dei bambini.

Alberto Castellano
Il Mattino

La filosofia del libertinaggio nel Seicento-Settecento, l'apologia di una vita spericolata, l'esaltazione del sesso come veicolo di contestazione del perbenismo e del moralismo richiedono in genere - e nel cinema ancora di più - per acquistare forza significante una incisiva aderenza psicofisica e quel quid espressivo in più. Chi meglio di Johnny Depp - dopo alcuni illustri precedenti, da Le relazioni [...] Vai alla recensione »

Gian Luigi Rondi
Il Tempo

Il «libertino» del titolo è Jonh Wilmot, secondo conte di Rochester, nato nel 1647 e dopo una vita e un’attività letteraria fonte di molti scandali, morto a 33 anni. Ci si presenta in un prologo, subito dopo i titoli, in cui, con gli occhi cerchiati e il viso spettrale di Johnny Depp, sulle orme di un testo teatrale dell’inglese Stephen Jeffreys, anche sceneggiatore del film, ci dice, guardando in [...] Vai alla recensione »

Lietta Tornabuoni
La Stampa

The Libertine del regista debuttante inglese Laurence Dunmore non è granché: ma il protagonista del titolo è straordinario e il suo interprete Johnny Depp pure. Nato nel 1647, John Wilmot, secondo conte di Rochester, fece il suo ingresso alla Corte londinese del re Carlo II a 17 anni, pronto a diventare quella figura storica di poeta lascivo e di debosciato di cui scrisse Voltaire («un uomo di genio, [...] Vai alla recensione »

Lietta Tornabuoni
L'Espresso

Non soltanto “The Libertine”: anche debosciato, lascivo, osceno, lussurioso, indecente, triviale, pervertito, laido, scurrile e ogni altro termine del genere: nel film del regista inglese debuttante Laurence Dunmore, tratto dal testo teatrale di Stephen Jeffreys presentato con successo a Londra e poi allo Steppenwolf di Chicago, il teatro di John Malkovich, il personaggio seicentesco di John Wilmot [...] Vai alla recensione »

Aldo Fittante
Film TV

Si definiva l’uomo più selvaggio e fantastico sulla faccia della terra John Wilmot, conte di Rochester alla corte di Carlo II, personalità talentuosa e scellerata del XVII secolo, che tentò di trasformare la Londra della seconda metà del ‘600 in una sorta di Swinging London degli anni ‘60. Genio e soprattutto sregolatezze, amante indefesso, autore di un’opera che tanto somiglia a Lìsztomania di Ken [...] Vai alla recensione »

Emanuela Martini
Film TV

Una rock star della restaurazione (quella britannica della seconda metà del ‘600, quando alla morte di Cromwell, che aveva detronizzato e fatto giustiziare Carlo I Stuart, Carlo II riportò la monarchia in Inghiilterra e Scozia). Un Mick Jagger del XVII secolo. Così John Malkovich, produttore oltre che interprete di The Libertine, nei panni di Carlo II, vede il protagonista del film: John Wilmot, secondo [...] Vai alla recensione »

Antonello Catacchio
Il Manifesto

John Wilmot, duca di Rochester nel XVII secolo è stato poeta e letterato, la fama gli è però derivata dal comportamento dissoluto. Provocatore, innanzitutto, libertino impenitente, incapace di tenere a freno la lingua e qualsiasi altra parte del corpo. Così, sistematicamente, è stato punito da re Giacomo II. Che però stimava la sua intelligenza e il suo anticonformismo, anche perché il suo regno aveva [...] Vai alla recensione »

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Era un poeta satirico, era un eroe di guerra, era soprattutto un campione di dissolutezza personale e letteraria, in urto con tutti e forse anche con se stesso. Ma visse nell’epoca controversa della Restaurazione, così oggi lo conoscono quasi solo gli eruditi anche se Einaudi ha ora ristampato i suoi scritti (purgati dalle pagine più gioiosamente indecenti).

Dario Zonta
L'Unità

Per The Libertine si dovrebbe parlare di prova d’attore. A produrla è Johnny Depp, ora nei panni del secondo conte di Rochester, lascivo libertino, drammaturgo ispirato e iconoclasta alla corte di Carlo II. Siamo stati abituati a vedere l’attore americano trasformarsi e trasfigurarsi in personaggi estremi, fumettistici e originali. Ora lo scorgiamo in costume e parrucca per un personaggio scandaloso, [...] Vai alla recensione »

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