Anno | 2015 |
Genere | Fantascienza, Drammatico |
Produzione | USA |
Durata | 42 minuti |
Regia di | Lewis Arnold, Samuel Donovan, China Moo-Young |
Attori | Gemma Chan, Jack Derges, Rebecca Front, Sophie Gooding, William Hurt, Colin Morgan Katherine Parkinson, Alicia Woodhouse, Luke Mordue, Jill Buchanan, Susan Fordham, Jonathan Harden, Charlotte Snowball, Kishore Bhatt, Eva-Jane Willis, Emily Berrington, Pixie Davies, Sope Dirisu, Tom Goodman-Hill, Ivanno Jeremiah, Lucy Carless, Will Tudor, Manpreet Bachu. |
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Ultimo aggiornamento martedì 7 maggio 2019
In un futuro non tanto lontano androidi sintetici perfettamente identici agli umani sono una presenza quotidiana pacificamente accettata. Finché non acquistano una loro coscienza.
CONSIGLIATO N.D.
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In un presente parallelo al nostro la realtà è in tutto e per tutto simile, se non per la presenza dei synth, robot umanoidi (androidi) che svolgono le mansioni più umili. Impiegati a livello industriale come operai ma venduti anche al settore dell'intrattenimento per intrattenere i clienti del mercato della prostituzione e ai privati come governanti, badanti e baby-sitter, sono gli schiavi del XXI secolo. Privi, apparentemente, di autocoscienza, non vantano alcun diritto civile, tuttavia un giovane uomo, Leo, si batte per la libertà di alcuni esemplari divenuti senzienti grazie a un programma dormiente accessibile a tutti i synth. Leo è il figlio di David Elster, lo scienziato che sviluppato i percorsi neurali degli androidi e reso autocoscienti alcuni di loro: tra questi ci sono la dolce Mia - ricondizionata e venduta a una famigliola inglese (gli Hawkins) -, l'altruista Max, la ribelle Niska, il difettoso Odi e la diffidente Karen. Mentre Leo vive nascondesi e operando nell'ombra allo scopo di salvare e proteggere le creature del padre, gli Hawkins imparano ad amare e rispettare la loro synth domestica, tanto da decidere di proteggerla a proprio rischio e pericolo.
Co-produzione della britannica Channel 4 e dell'americana AMC, Humans attinge alla lunga e ricca letteratura fantascientifica postumanista che esplora il significato di umanità tramite l'espediente delle intelligenze artificiali, esplorando anche il tema della schiavitù e delle sue declinazioni più abbiette.
Humans è il remake della serie svedese Real Humans (Äkta människor).
Recensione di Lorenza Negri
La synth Niska, latitante, decide di caricare il codice in grado di innescare l'autocoscienza nei robot, di cui ha conservato una copia alla fine della prima stagione di Humans. La diffusione del programma permette ad alcuni suoi simili di diventare senzienti; tra questi Hester, un modello operaio che diventa improvvisamente consapevole di tutti gli abusi e le violenze subite mentre era schiavo, cominciando a covare rancore. Il ribelle Leo e il synth Max si adoperano per recuperare i modelli destabilizzati dal nuovo stato, mentre Laura Hawkins accetta di portare davanti a un giudice la questione della libertà dei synth, esponendosi enormemente su richiesta di Niska, decisa a ottenere un processo equo per i suoi reati. Nel frattempo Mia, desiderosa di vivere tra gli umani, lavora come cameriera in un bar di cui è proprietario un giovanotto di cui è innamorata.Recensione di Lorenza Negri
Joe Hawkins decide di regalare alla moglie Laura e ai tre figli un synth, una governante robot che aiuterà la famiglia facendo la governante e la baby-sitter. La presenza dell'androide, chiamata Anita, mette a disagio Laura e incuriosisce la figlia Mattie, esperta di programmazione, che scoprirà come la memoria dell'androide sia stata sovrascritta. Anita, che in realtà si chiama Mia, è uno dei pochi androidi senzienti esistenti, assieme a un'altra manciata provvisti di un programma che li ha forniti di coscienza.Cosa distingue un essere umano da una sua creazione del tutto simile è materia d'indagine di Humans, serie fantascientifica nata dalla collaborazione tra l'americana AMC e la britannica Channel 4 e incentrata su una manciata di androidi senzienti. Nello show - che debutta con la seconda stagione su TIMvision dal 12 aprile - Mia, Niska, Max e Odi sono robot nel senso originariamente attribuito agli esseri artificiali di aspetto umanoide (androidi, per l'appunto) dallo scrittore ceco Karel Capek in "R.U.R. - Rossum's Universal Robots". In quest'opera teatrale del 1920 i robot sono costruiti per sostituire l'uomo nelle mansioni più umili e pesanti, in tutto e per tutto schiavi (il termine ceco ha la stessa radice del verbo che definisce il lavoro manuale). Nella prima stagione Mia, impiegata come governante, e Niska, assegnata alla prostituzione in un bordello, cercano di riunirsi ad altri "synth" dotati di coscienza; l'interazione con la prima, in particolare, aiuta la famiglia umana degli Hawkins a realizzare la misura degli abusi subiti da lei e dai suoi simili e a interrogarsi sull'eventualità che sia, a tutti gli effetti, una persona.
Humans, ispirato alla serie scandinava Real Humans, indaga cautamente su cosa definisca l'umanità: se sia un diritto di nascita o se l'autocoscienza, i ricordi e l'esperienza non contribuiscano a rendere umano chiunque li possegga, sebbene artificiale.
Tematiche correlate - quali sono le alternative per una corretta integrazione, quali i meccanismi di reazione che informano gli umani nei confronti degli androidi, come si attribuiscono legalmente lo statuto di umanità e i diritti civili dei synth - saranno approfondite nella seconda stagione, quando gli esemplari autocoscienti si moltiplicheranno.
Nella puntate inedite, infatti, il campo di ricerca si allarga anche ad altre declinazioni postumane: oltre al caso - unico - di Leo, uomo con un corpo e un cervello parzialmente artificiali, sarà introdotta V, digitalizzazione senziente di una mente umana che esiste in forma di codice informatico (e solleva la questione, cara alla letteratura cyberpunk, della possibilità o meno di ritenere la propria umanità in mancanza di sensi - tatto, olfatto etc - e di un contatto col mondo attraverso di essi). Gli autori della serie Sam Vincent e Jon Brackley, a proposito dei nuovi episodi, hanno spiegato: "La differenza principale con la prima annata è che questa volta ci sono synth la cui coscienza è stata attivata da poco, mentre Mia e la sua famiglia sono già senzienti quando li incontriamo. Abbiamo deciso che questi avrebbero ricordato quanto accaduto loro quando non erano 'svegli', li abbiamo muniti della capacità di associare emozioni a esperienze passate". Con esiti che possono condurre a traumi devastanti.