•  
  •  
  •  
Apri le opzioni

Rassegna stampa di Serge Reggiani

Serge Reggiani è un attore italiano, musicista, è nato il 2 maggio 1922 a Reggio Emilia (Italia) ed è morto il 22 luglio 2004 all'età di 82 anni a Parigi (Francia).

ANTONELLO CATACCHIO
Il Manifesto

Rital. Così venivano chiamati gli italiani approdati in Francia per motivi diversi. Così era chiamato anche Serge Reggiani. Nato a Reggio Emilia nel 1922, costretto a emigrare in Francia nel 1930 perché babbo, barbiere, è antifascista. La famiglia sbarca in Normandia, ma l'anno successivo si installa a Parigi. Mentre babbo cerca di riavviare la sua attività, Serge va a scuola. È veloce, impara la nuova lingua e diventa primo della classe. Ma è la boxe che lo attira maggiormente. E da ragazzino la pratica con determinazione. Ma le necessità famigliari lo portano a mollare tutto, scuola e sport per diventare apprendista barbiere. Serge però non molla. È curioso, scova un annuncio sull'apertura della scuola di arti cinematografiche. Si iscrive, lo accettano e a fine corso ottiene il primo premio. Ha 16 anni quando comincia a bazzicare il mondo del teatro e del cinema, ma è un ragazzino serio e allora si iscrive al conservatorio d'arte drammatica. Due anni dopo è premiato sia per la commedia che per la tragedia. La guerra incombe, Cocteau nota il giovanotto e lo scrittura per la messa in scena di Les enfants terribles. Ma Serge più che dal palcoscenico sembra attratto dal set. Dopo qualche particina arriva il successo con Le carrefour des enfants perdus. A Parigi ci sono i nazisti, lui corre il rischio di finire arruolato nell'esercito italiano o deportato in Germania al lavoro forzato. E allora, come altri, lascia Parigi.

GLORIA SATTA
Il Messaggero

Reggiani, l’”italien”, il grande attore e cantante francese che non dimenticò mai le origini e l’accento italiano, è morto a 82 anni a Parigi. «La Francia ha perso un poeta dal cuore immenso», ha commentato il presidente Chirac. Lo spettacolo e la cultura europea dicono addio a un personaggio eclettico e sensibile, idolo dell’Olympia e protagonista del cinema, voce grave capace di emozionare e faccia inconfondibile nella quale sapevano fondersi malinconie e passioni, furori e nostalgie.
Reggiani, che nonostante le pessime condizioni di salute cantò per l’ultima volta in pubblico nel febbraio scorso, proprio all’Olympia, e stava preparando un nuovo disco, ha incarnato come pochi altri artisti l’anima più profonda della Parigi degli anni Cinquanta e Sessanta, regno della grande chanson , degli intellettuali engagés , delle mille passioni. Nato il 2 maggio 1922 a Reggio Emilia da un barbiere e da un’operaia, ferventi antifascisti che per sfuggire al regime si rifugiarono in Francia negli anni Trenta, l’attore-cantante non nascose mai le sue idee politiche. «Se n’è andato uno di noi», hanno commentato ieri i socialisti francesi, «se n’è andato un artista che ha accompagnato, anzi preceduto tutti i combattimenti della sinistra e ha rappresentato le nostre speranze, le nostre rivolte, i nostri sogni».

GIANNI RONDOLINO

La sua carriera teatrale e cinematografica si sviluppa spesso in parti secondarie e apparentemente marginali, ma ricche di spessore psicologico, di finezza interpretativa, d'un sottile fascino che gli veniva non già dalla prestanza fisica o dalla bellezza (non era né bello né prestante), quanto piuttosto da una certa inquietudine, o da un vago mistero che aleggiava attorno ai suoi personaggi. Che egli seppe tratteggiare come pochi, usando lo sguardo, i suoi occhi pungenti, il viso segnato, la bocca sottile, per trasmettere una malinconia di fondo, che si può definire esistenziale. Come non ricordare, prima d'ogni altro, il personaggio del falegname Georges Manda, che, innamorato della prostituta Maria (Simone Signoret), diventa assassino e muore all'alba, ghigliottinato, in Casco d'oro (1952) di Becker? O quello di don Ciccio Tumeo, guardiacaccia confidente del principe Fabrizio Salina, nel Gattopardo (1963) di Visconti? Due personaggi agli antipodi, e tuttavia corrosi all'interno da quella malinconia, da quella tristezza del vivere, che accomuna la maggior parte degli altri personaggi che egli interpretò in ruoli di volta in volta romantici o tragici. Sin dai suoi primi film, dopo l'esordio giovanissimo in Conflitto (1938) di Moguy, come François Villon (1942) di Swoboda, nella parte del grande poeta medievale, o Mentre Parigi dorme (1946) di Carné, in quella del collaborazionista Guy. Una galleria di tipi che Reggiani aveva imparato a caratterizzare attraverso una seria preparazione professionale. Nato in provincia di Reggio Emilia nel 1922, ma trasferitosi con la famiglia in Francia a sei anni, frequentò il Conservatorio di Parigi fra il 1940 e il 1943, mentre già aveva esordito nel cinema. La sua formazione si arricchì nel lavoro teatrale presso il Théatre des Noctambules, e il teatro fu sempre, forse più del cinema, il suo luogo d'elezione. La notorietà e la stima della critica e di un certo pubblico gli venne tuttavia dal citato «Casco d'oro», anche se quel ruolo straordinario non gli aprì più di tanto le porte del successo popolare. Perché Serge Reggiani non fu mai un divo, ma un attore finissimo, per spettatori attenti e raffinati. Basti ricordare, oltre ai personaggi già menzionati, Léon Lescaut in Manon (1948) di Clouzot, Angelo in Gli amanti di Verona (1948) di Cayatte, il soldato in La ronde (1950) di Ophüls, Mario in La donna del giorno (1956) di Maselli (il suo primo film girato in Italia), Ceccarelli in Tutti a casa (1960) di Comencini, Parrinieddu in Il giorno della civetta (1969) di Damiani; per tacere di Maurice e del barbiere nei due film di Melville Lo spione (1962) e L'armata degli eroi (1969), e soprattutto di Paul nel crepuscolare Tre amici, le mogli e (affettuosamente) le altre (1974) di Sautet: uno dei suoi personaggi più belli ed intensi

Vai alla home di MYmovies.it »
Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | Serie TV | Dvd | Stasera in Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | TROVASTREAMING
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati