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È nata una stella, come tutto ebbe inizio. Il primo indimenticabile film è ora in streaming

Un’opera che continua a rinascere. Quattro i film, di cui il primo, del 1937, da riscoprire online su MYmovies. Un viaggio nel mito con Pino Farinotti. 
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di Pino Farinotti

lunedì 4 dicembre 2023 - mymoviesone

È nata una stella è uno dei temi più cari al cinema, che gli ha dedicato ben quattro titoli nelle varie epoche. È la storia di una donna sconosciuta che incontra un pigmalione che la fa diventare una diva. E mentre lei si afferma, lui si distrugge. 

Nel 1936 William A. Wellman un regista-autore di rango, ottimo scrittore, pensò a quella vicenda e scrisse il soggetto. La United Artists lo colse al volo e decise anche per un investimento cospicuo, anche sulla pellicola. È nata una stella, edizione del 1937, è uno dei primi film a colori. Tutte quattro le edizioni proponevano un cast con registi e attori dal profilo più alto. Gente di spettacolo che dominavano il loro tempo.

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Wellman scelse come protagonisti Janet Gaynor e Fredric March. Entrambi già titolari di Oscar, lei, protagonista nel 1929, con Aurora di Murnau e lui nel 1932 grazie alla strepitosa performance ne Il dottor Jekyll. La Gaynor rappresentava un modello che era un unicum, tanto che Walt Disney la scelse per la sua Biancaneve. March era un vero principe degli attori, avrebbe vinto un secondo Oscar nel 1946 con I migliori anni della nostra vita

La trama. Una donna che frequenta modesti locali delll’ambiente hollywoodiano si notare da un famoso attore. I due finiscono per innamorarsi e sposarsi. Lui, che vede la propria fama calare progressivamente, comincia a bere. Lei, ormai celebre, decide di finirla col cinema per occuparsi del coniuge, ma questi preferisce uccidersi.

Fu quella la pellicola di maggior successo di quell’anno.  


Quello con protagonista Judy Garland fu il primo remake del primo È nata una stella.

Nel 1954 la Warner decise per il remake. Altro grande investimento. Il film puntava tutto su Judy Garland ritenendo che la diva avrebbe saputo rinverdire la leggenda della sedicenne Doroty del Mago di Oz. Ma non fu così, la Garland, ultratrentenne e visibilmente in declino, canta tutte le canzoni del suo repertorio, ma non basta. George Cukor, gran maestro, il “regista delle donne”, non riuscì a ritrovare quelle atmosfere. Il protagonista era James Mason, certo all’altezza, ma il film non fu gradito dalla critica e deluse al botteghino. Ebbe alcune nomination, ma non centrò l’Oscar. 

Nel 1976 fu Barbra Streisand ad assumere il progetto. La Streisand era nel suo momento più alto. Cantante, attrice, produttrice, portavoce della cultura ebraica, era la donna di spettacolo più potente di allora. Intervenne sul plot con qualche cambiamento.
 


Barbra Streisand assunse il totale controllo del film del 1976 stravolgendo in parte la trama.

Il marito John decide di lanciare la consorte Esther che presto diventa una stella: lui ne è felice ma anche geloso. Si dà di nuovo all’alcol e la tradisce. La crisi però passa e i due si ritrovano uniti, ma il destino vuole che John muoia poco dopo in un incidente d’auto. Lei lo ricorderà nelle sue canzoni. Protagonista maschile era Kris Kristofferson, attore e cantautore di talento che si impegna per contrastare la travolgente Barbra che per la regia aveva scelto Frank Pierson, un professionista che non vantava la popolarità dei predecessori Wellman e Cukor, e che si limitò a seguire le indicazioni della Streisand

L’ultimo regista che ha firmato il tema è uno che certo non si fa condizionare. Trattasi di Bradley Cooper, attore che si è affermato come uno dei maggiori personaggi del cinema delle ultime stagioni. Bastano alcuni titoli: American Sniper, Sotto il cielo delle Hawaii, Il sapore del successo, fra gli altri. 
 


A Star is Born, dopo esser stato presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, ha conquistato l'Oscar per la Migliore Canzone nel 2018.

Ma Cooper ha ottenuto tutti i vantaggi possibili. La Warner ha creduto in lui e ha aderito a tutte le sue richieste. Occorreva prima di tutto trovare la protagonista all’altezza delle tre precedenti. E la trovarono. E si trattava della voce più bella, potente ed esaltata di questo tempo, Lady Gaga a sua volta esordiente. Il regista allargò il format arricchendo il cast con alcuni dei più importanti artisti della musica, come Lukas Nelson, Jason Isbell e Mark Ronson.

Bradley e Gaga sorpassano i loro personaggi Jackson e Ally. Cantano molte canzoni in coppia, che compongono una colonna sonora che ha tenuto per molto tempo la prima posizione in classifica in molti paesi. Il film ha ottenuto otto nomination e ha vinto l’Oscar con la canzone "Shallow". La vicenda ricalca da vicino quella classica originale. Jackson alcolizzato e distrutto, si impicca. Dunque Bradley Cooper, attore e regista di qualità. Non è scontato. 

Conosco questi film e conosco l’evoluzione del cinema nei decenni. E voglio consentirmi una memoria e una classifica, come spesso mi vengono sollecitatie dai miei studenti. Ebbene, se devo farlo, scelgo È nata una stella degli anni trenta. La prima. 


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