Titolo originale | Dr. Jekyll and Mr. Hyde |
Anno | 1931 |
Genere | Horror |
Produzione | USA |
Durata | 98 minuti |
Regia di | Rouben Mamoulian |
Attori | Fredric March, Miriam Hopkins, Rose Hobart, Holmes Herbert, Halliwell Hobbes, Edgar Norton Tempe Pigott, Sam Harris, Arnold Lucy, Murdock MacQuarrie, G.L. McDonnell, John Rogers (II), Douglas Walton, Eric Wilton. |
Tag | Da vedere 1931 |
MYmonetro | 3,64 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 11 gennaio 2011
Henry Jekyll è un medico che mette il suo operato al servizio della gente più bisognosa, ma la sua bontà viene messa in dubbio da Lord Carew che è con... Il film ha ottenuto 3 candidature e vinto un premio ai Premi Oscar, Il film è stato premiato al Festival di Venezia,
CONSIGLIATO SÌ
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Henry Jekyll è un medico che mette il suo operato al servizio della gente più bisognosa, ma la sua bontà viene messa in dubbio da Lord Carew che è convinto della duplice natura della personalità umana e del prevalere in essa della istintualità brutale. Jekyll allora inizia a cercare il modo per separare il Bene e il Male che coesistono in un individuo. La pozione ottenuta lo trasforma nel diabolico mister Edward Hyde, che è in pratica il suo alter ego in negativo. Jekyll cerca di reprimere questa sua parte cattiva dedicandosi all'amore per Millicent, la figlia di Lord Carew, ma Mr. Hyde torna per cercare la compagnia di prostitute e per continuare i suoi misfatti. Un giorno Jekyll si trasforma in Hyde davanti a Lord Carew e lo uccide. Avendo terminato la pozione che lo fa tornare normale, Jekyll si trasforma proprio mentre sta entrando nella sua casa Millicent, che fugge inorridita. All'arrivo dei soccorsi Hyde è già morto per aver ingerito un veleno. Il cadavere si ritrasforma nel dottor Jekyll e Millicent resta a vegliarlo disperata. È senz'altro la versione cinematografica più elettrizzante e meglio riuscita della famosa storia dell'orrore tratta dal romanzo di Stevenson. La sua importanza è inoltre dovuta al fatto che il regista affronta con spregiudicatezza il tema centrale della repressione e del desiderio sessuale. Impressionanti gli effetti speciali.
Il dottor Henry Jekyll studia la possibilità di separare nella psiche umana la naturale propensione al bene dall'istinto animalesco al male. Ottenuto in laboratorio un siero, lo sperimenta su di sé trasformandosi nella quintessenza della malvagità. Credendo di poter controllare il suo spaventoso alter-ego al quale dà il nome di Mr. Hyde, Jekyll continua durante il giorno ad esercitare l'attività di medico, ma, lontano da occhi indiscreti, non esita ad assaporare l'estasi inebriante del male assoluto. Devoto alla sua fidanzata Muriel, nelle vesti di Hyde, il dottore sfoga le ansie represse godendo a maltrattare la povera gente e rendendo vittima del suo sconfinato sadismo la giovane prostituta Ivy. Gli effetti del siero, tuttavia, sfuggono inesorabilmente a qualsiasi controllo e Jekyll dopo aver strangolato Ivy e aggredito la stessa Muriel, viene scoperto nel laboratorio dall'amico Lanyon e dalla polizia. Nella sparatoria che segue al suo tentativo di fuga, colpito a morte, le orribili sembianze di Hyde lasciano il posto, per l'ultima volta, a quelle del benevolo Jekyll.
Approfondendo gli spunti del film diretto undici anni prima da John S. Robertson (Dr. Jekyll and Mr. Hyde), Mamoulian imposta la vicenda insistendo sulla dimensione psicologica del protagonista e sublimandone le pulsioni sessuali a momento di tragica ribellione: esemplificando la traccia del racconto di Stevenson ("scienza-esperimento-mutazione-violenza"), scandisce il percorso di un'infelice rivendicazione della piena personalità dell'individuo. Jekyll è uno studioso di fama, è una geniale mente razionale stimata dal mondo accademico, ma il suo sapere è incompleto, la sua ansia di scienza inappagata: represso da una educazione borghese e puritana e frustrato nella gioia dei sensi dal comportamento gelido e distaccato dell'aristocratica Muriel, Jekyll commette l'errore di voler conoscere interamente se stesso. L'uomo "rinasce" libero nella persona del misterioso Hyde (...necessariamente il "diverso" ha il fascino repulsivo dell'ombra sfuggente) e scopre nella generosa Ivy il riflesso di una Muriel disinvolta e allegra, consapevolmente desiderosa di vita e ribelle al pari (e più) di lui: ma le ferree regole delle convenzioni sociali sono impossibili da spezzare e la riappropriazione di sé non può essere che negativa ed effimera, improduttiva, nemica e destinata a circondarsi di morte. Karl Struss, direttore della fotografia, contribuì con Wally Westmore, in un celebre piano-sequenza, alla trasformazione degli austeri lineamenti di Fredric March in una maschera scimmiesca, tracciando sul suo viso leggere strisce di trucco colorate sensibli a diverse tonalità di illuminazione che ne infossavano gli occhi o ne deformavano le mascelle (un analogo procedimento, ma con intenti contrari, Struss lo aveva usato per filmare la guarigione dei lebbrosi nel Ben Hur del 1926). Miriam Hopkins interpreta Ivy. Il ruolo di Jekyll, nelle prime intenzioni, doveva essere affidato al caratterista Irving Pichel: Frederic March vi guadagnò un meritatissimo Oscar.
Prima trasposizione del libro omonimo di Stevenson dopo l'avvento del sonoro(la prima in assoluto pare risalga al 1908),e decisamente la migliore di tutte.Il regista tralascia quello che era il tema primo nel libro,ossia l'eterno scontro tra Bene e Male che ogni uomo ha in se,per concentrarsi sulla natura puramente sessuale della vicenda(che fu alla base del grande successo del film),riadattando [...] Vai alla recensione »