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XX secolo, l'occasione unica di vedere i capolavori del cosmopolita Satyajit Ray

Una selezione di titoli del grande esponente del cosiddetto “rinascimento bengalese”, in programma fino al 9 aprile al cinema Quattro Fontane di Roma.
di Silvia Guzzo

giovedì 30 marzo 2023 - Evento

La terza parte della rassegna XX secolo – L’invenzione più bella continua e si avvia alla conclusione. Ma ci sono ancora alcuni imperdibili appuntamenti in programma al cinema Quattro Fontane di Roma. Fino al 9 aprile infatti saranno disponibili numerosi titoli del regista cosmopolita Satyajit Ray. E non solo, continua infatti anche la selezione di film che hanno reso straordinaria la carriera di Ginger Rogers.

Facciamo un excursus su Satyajit Ray parlando dei suoi film più importanti in programma alla rassegna.

Tra i più autorevoli esponenti della cinematografia mondiale, Satyajit Ray nacque a Calcutta nel 1921 da una famiglia di artisti e letterati e all’università studiò pittura e storia dell’arte. Nome internazionalmente più noto del cinema del subcontinente indiano, Ray fu l’erede di una forte tradizione intellettuale, ultimo grande esponente del cosiddetto “rinascimento bengalese”: un movimento che ha inciso profondamente sulla storia dell'India moderna, promuovendo l'incontro tra pensiero orientale e occidentale.

In quanto uomo del Rinascimento, Ray fu molto più che un regista e il cinema - connotato da forti motivazioni sociali e politiche - fu solo una delle manifestazioni della sua personalità cosmopolita. Spinto da mille interessi, fu infatti anche calligrafo, autore di libri per bambini e illustratore. Fu proprio quando gli venne chiesto di realizzare le illustrazioni per il classico della letteratura indiana "Pather Panchali" che Ray trovò l’ispirazione per fare il salto da appassionato ad autore cinematografico. L’idea per il suo primo film si fece più concreta qualche anno più tardi, quando nel 1950 ebbe la possibilità di assistere a una proiezione di Ladri di biciclette (guarda la video recensione) di Vittorio De Sica: la semplicità del neorealismo italiano e l’uso di attori non professionisti lasciarono infatti in Ray un segno indelebile, facendogli capire che non erano necessari molti soldi per girare grandi film.

Dopo travagliate vicende produttive, nel 1955 Pather Panchali venne presentato in concorso al Festival di Cannes. Un po’ come era avvenuto con Rashomon cinque anni prima, quell’anno il mondo ebbe la possibilità di udire una voce nuova, la cui eloquenza si dimostrava in grado di presentare il cinema indiano agli spettatori occidentali, che non rimasero immuni alla sua potenza. Apprezzato dal pubblico, il film ottenne anche il plauso della critica, aggiudicandosi un premio della giuria. Primo capitolo di una grande saga familiare, Pather Panchali fu poi seguito da altri due film: Aparajito (1956) e Apur Sansar (1959). Soprannominata la “trilogia di Apu”, essa segue le vicende del protagonista - Apu, per l’appunto - dall’infanzia all’età adulta, al contempo denunciando in maniera lucida e impietosa le condizioni sociali dell'India contadina durante il dominio britannico.

A cavallo tra il secondo e il terzo capitolo della trilogia, Ray girò anche Jalsaghar (1958). Considerato uno dei capolavori del regista, mette in scena con eleganza un mondo in decadenza, in cui un aristocratico del XIX secolo in aperta lotta con i propri vicini - nuovi arricchiti e quindi “gente comune” - apre per l’ennesima e ultima volta il salone della sua abitazione per ospitare un fastoso e raffinato concerto, dilapidando definitivamente il suo patrimonio. Discesa nella follia dai toni shakespeariani, Jalsaghar è un film assorto e ipnotico in cui compaiono alcuni dei più grandi musicisti classici indiani degli anni Cinquanta.


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I FILM DI SATYAJIT RAY DELLA RASSEGNA

Lunedì 27 marzo
ore 15.45 La grande città (Mahanagar)
ore 20.00 Il lamento sul sentiero (Pather Panchali)

Martedì 28 marzo
ore 15.45 La moglie sola (Charulata)
ore 20.30 L'invitto (Aparajito)

Mercoledì 29 marzo
ore 18.00 Il mondo di Apu (Apur Sansar)

Lunedì 3 aprile
ore 15.45 La moglie sola (Charulata) - REPLICA

Martedì 4 aprile
ore 15.45 Nayak

Mercoledì 5 aprile
ore 20.30 La sala della musica (Jalsaghar)


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