Anno | 1963 |
Genere | Drammatico |
Produzione | India |
Durata | 122 minuti |
Regia di | Satyajit Ray |
Attori | Anil Chatterjee, Madhabi Mukherjee, Jaya Bhaduri, Haren Chatterjee . |
MYmonetro |
Condividi
|
Ultimo aggiornamento venerdì 4 marzo 2016
A Calcutta, negli anni cinquanta, l'emancipazione della donna indiana.
CONSIGLIATO N.D.
|
A Calcutta, negli anni cinquanta, l'emancipazione della donna indiana. Una giovane sposa, Arati, diventa rappresentante di macchine per cucire e, andando di casa in casa, a poco a poco vince la timidezza e acquista confidenza nelle proprie capacità; in famiglia, invece, suocero e marito le sono sempre più ostili, il vecchio per principio, il giovane per gelosia. Ma è Arati che lascia il lavoro, per decisione propria: si dimette per protesta contro il licenziamento d'una collega anglo-indiana che l'aveva aiutata nei primi passi. L'analisi del regista, tra umorismo e commozione, è densa e sottile. Lo scontro tra le generazioni e il rapporto tra i sessi vengono esaminati alla luce della convinzione tipica di Ray, che nessun progresso è possibile e duraturo, senza un convergente affinamento della coscienza e della sensibilità morale. Delicatissimi i momenti nei quali Arati (Madhabi Mukherjee) riceve il primo stipendiò, o si dà il primo filo di rossetto.
Arati (Madhabi Mukherjee), the beautiful middle-class housewife in Satyajit Ray's "Mahanagar" ("The Big City"), from 1963 (screening April 22 and April 25 at Film Society of Lincoln Center), takes a job in a Calcutta office in order to earn more money for her family, and her act, though necessary, throws everyone around her into turmoil. Her husband, a rather vain mediocrity, is ashamed that he can't [...] Vai alla recensione »