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Sguardi Altrove 2020, un festival al femminile in streaming su MYmovies

La 27.ma edizione non rinuncia alla sua missione di lanciare uno sguardo al futuro, anche online. Dal 23 al 31 ottobre.
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di Raffaella Giancristofaro

mercoledì 14 ottobre 2020 - mymovieslive

Il futuro sostenibile: donne, ambiente e diritti umani. Questi i temi dell’edizione 2020 di Sguardi Altrove, festival che da 27 anni riflette sulle tematiche legate al mondo femminile e privilegia il punto di vista delle registe. Previsto tradizionalmente per il mese di marzo, anche nell’anno della pandemia Sguardi Altrove non rinuncia alla sua missione e con capacità di adattamento si offre al pubblico da venerdì 23 a sabato 31 ottobre in forma mista: alcuni eventi in presenza e virtuale, e la quasi totalità delle proiezioni in streaming su MYmovies.

La rassegna fondata nel 1993 e diretta da Patrizia Rappazzo, si compone di oltre sessanta titoli tra lunghi, corti e documentari, tra cui molte anteprime italiane ed europee, con un occhio di riguardo per le cinematografie emergenti e le registe esordienti.

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Il film di apertura (evento anche in presenza, venerdì 23 al cinema Anteo di Milano) è la commedia inglese Love Sarah di Eliza Schroeder, protagonista Celia Imrie, su tre generazioni di donne alle prese con l’apertura di una pasticceria a Notting Hill. 

Otto i film di Nuovi sguardi, il concorso internazionale (cerimonia di chiusura e premiazione sabato 31 ottobre, sempre all’Anteo), tra cui, in contemporanea alla Festa del cinema di Roma, sezione Alice nella città: Slalom di Charlène Favier, sul training fisico e psicologico di una quindicenne allo sci professionistico. Il filo rosso che idealmente li unisce è la capacità, di resistere a e combattere difficoltà estreme: nel tedesco A Regular Woman di Sherry Hormann è l’emancipazione di una ragazza di origini turche dalla cultura della sua famiglia; in Believe, esordio dell’iraniana Parnia Kazemipour, è la paura che un bambino iraniano deve affrontare per frequentare la scuola; la compresenza di due generazioni di figli della guerra in Ucraina è il tema di Not A Time for Children di Olga Samolevska, mentre è tratto da un musical israeliano degli anni ‘80 Red Fields di Keren Yedaya, tra l’amore e il desiderio di riscatto di una donna il cui marito è rimasto paralizzato dal conflitto.

Il tabù delle spose bambine, tra Turchia e Belgio è invece al centro di Red Moon, opera seconda di Tülin Özdemir, documentario ispirato alla storia familiare della regista. Too Late to Die Young della cilena Dominga Sotomayor (già premiata come miglior regista a Locarno nel 2018) segue le incertezze amorose di tre adolescenti negli anni ’90 del post dittatura, come tre sono i giovani protagonisti della rivolta studentesca brasiliana anti Bolsonaro di Your Turn di Eliza Capai

Fuori dal concorso, tra le sezioni del ricco programma si segnalano il documentario Sea-Watch 3 di Jonas Schreijäg e Nadia Kailouli (Germania, 2019, già al Festival di Popoli) per ripercorrere la vicenda dell’iper mediatizzato attracco della capitana Carola Rackete a Lampedusa. O ancora dalla Cina, l’inedito Coronation dell’artista e attivista Ai Weiwei, sullo stato degli ospedali e della popolazione civile durante lo scoppio dell’epidemia a Wuhan. Incuriosisce l’approccio trasversale, tra animazione e documentario, Devoti tutti di Bernadette Wegenstein, coproduzione austriaco-italiana sulla devozione a Sant’Agata, la patrona di Catania assassinata per aver resistito a richieste sessuali, che si allaccia ad abusi più recenti. Ma anche la fiction Se un giorno tornerai di Marco Mazzieri, immersione d’ambientazione parmense nella vita di una coppia e nella capacità di perdono, con Antonia Liskova e Paolo Pierobon

Tra i film già passati alla Mostra di Venezia ma per ovvi motivi circolati poco in sala, si potranno vedere Nevia, l’esordio di Nunzia De Stefano prodotto da Matteo Garrone (a Orizzonti nel 2019) e il documentario Citizen Rosi, di Didi Gnocchi e Carolina Rosi, ricognizione sul cinema civile e documentato del padre Francesco (Fuori Concorso nel 2019), ma anche BMM - Being My Mom, il corto diretto da Jasmine Trinca, con Alba Rohrwacher e Maayane Conti (Orizzonti 2020). 

Previsto infine anche un omaggio a Lorenza Mazzetti (1927-2020), pioniera del Free cinema, con il suo Together (menzione speciale al Festival di Cannes nel 1956) e Perché sono un genio, il documentario a lei dedicato di Steve Della Casa e Francesco Frisari.


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