Advertisement
Raoul Peck, la natura rivoluzionaria di un regista in grado di fotografare la storia

Un autore da riscoprire in questi giorni. Su Più Compagnia Il giovane Karl Marx e I am not your negro. ACQUISTA UN BIGLIETTO
di Raffaella Giancristofaro

martedì 16 giugno 2020 - News

È il 1979 quando lo scrittore James Baldwin scrive al suo agente per annunciargli il progetto a cui vuole dedicarsi: "Remember This House" avrà lo scopo di collegare tra loro gli assassinii, avvenuti tra il 1963 e il 1968, di Medgar Evers – membro della NAACP, National Association for the Advancement of Colored People – del leader dei Black Muslims Malcolm X e del reverendo e attivista Martin Luther King. Tre deliberati atti di guerra, alla base della recrudescenza della segregazione tra bianchi e neri nella “terra dei coraggiosi e dei liberi”. 

Baldwin non completerà mai quel saggio, ma il suo ruolo di testimone verrà raccolto dal regista haitiano Raoul Peck (Port-au-Prince, 1953). Presidente dal 2010 al 2019 della scuola nazionale francese di cinema La Fémis, ex ministro della cultura ad Haiti, dai primi anni ’90 (con Lumumba, La mort du prophète, dedicato al primo ministro dello Zaire) Raoul Peck ha portato i suoi film ai Festival di Toronto, Cannes e Berlino. È lui a incaricarsi di completare il ragionamento di Baldwin con un film lucido e accuratamente argomentato: I Am Not Your Negro, candidato nel 2017 all’Oscar come miglior documentario. 
 

Un’opera preziosa, dal 19 giugno disponibile grazie a Più Compagnia, la sala virtuale del cinema di Firenze La Compagnia, insieme al film successivo di Peck, Il giovane Karl Marx (guarda la video recensione) (già disponibile), ricostruzione in chiave fiction dell’amicizia e della collaborazione teorica tra il filosofo tedesco e Friedrich Engels.

Per quanto possano sembrare distanti, i due film sono accomunati dalla natura dialettica, progressista e rivoluzionaria del regista haitiano, il suo approccio che incoraggia alla riflessione e alla elaborazione delle idee. 

In particolare I Am Not Your Negro è tornato tristemente e di prepotenza di attualità nei giorni delle repressioni delle proteste statunitensi di Black Lives Matter (slogan con cui Netflix ha nominato una sezione del proprio catalogo) e in cui HBO sente l’esigenza di apporre cartelli esplicativi a Via col vento.

Attraverso le precise parole di Baldwin (a cui presta la voce l’attore Samuel L. Jackson) in conferenze pubbliche e apparizioni televisive, I Am Not Your Negro smaschera i motivi dell’endemico razzismo alla base delle società occidentali e del loro progresso economico, mettendo in relazione, tra i tanti episodi, le rivolte per la morte di Martin Luther King, il pestaggio di Rodney King (1991), le proteste di Ferguson. 

In parallelo, l’autore di "La stanza di Giovanni" e "Se la strada potesse parlare (guarda la video recensione)" (portato sul grande schermo da Barry Jenkins) traccia un percorso della rappresentazione della blackness attraverso i media e il cinema hollywoodiano: dall’abolizione dello schiavismo in La capanna dello zio Tom (1927) e il linciaggio di Vendetta (1937) fino alla vergogna interiorizzata di Lo specchio della vita (1934), la mistificazione di La parete di fango (1958) e la riconciliazione di La calda notte dell’ispettore Gibbs (1967), entrambi interpretati dall’icona Sidney Poitier

Più un episodio molto meno noto: l’incontro di Baldwin – in una delegazione che comprendeva Lorraine Hansberry, sceneggiatrice di Un grappolo di sole (1961), Harry Belafonte e altri attivisti per i diritti dei neri — con l’allora procuratore generale Bobby Kennedy, a cui Hansberry disse: «sono molto preoccupata per lo stato della civiltà che ha prodotto la foto del poliziotto bianco che preme sul collo di quella donna nera a Birmingham». Il riferimento è a un’immagine riportata nel documentario, scattata durante gli scontri, che portarono anche a bombardamenti, tra civili e polizia a Birmingham, Alabama, nel 1963. Cinquantasette anni dopo, la parola “negro” non si scrive più ma George Floyd è morto di asfissia per quell’identico gesto. 

Il giovane Karl Marx (guarda la video recensione) è attualmente disponibile in streaming sulla piattaforma Più Compagnia fino alle 21.00 di venerdì 19 giugno. I am not your negro sarà disponibile sulla piattaforma dalle 21.00 di venerdì 19 giugno fino alle 21.00 di mercoledì 24 giugno. 


ACQUISTA UN BIGLIETTO

{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati