Una commedia generosa e inventiva che non ha paura di fare i conti col corpo che cambia. Recensione di Marzia Gandolfi, legge Edoardo Tognazzi.
di A cura della redazione
Bertrand è depresso, non lavora da due anni e si consuma sul divano. Poi un giorno si tuffa in piscina e il mondo finalmente gli sorride. Come Delphine, che lo arruola nella sua squadra di uomini sull'orlo di una crisi di nervi: Laurent è adirato, Marcus indebitato, Simon complessato, Thierry stonato. Ma insieme si sentono finalmente liberi e utili. Partecipare a una gara di nuoto sincronizzato in Norvegia, diventa il loro obiettivo.
Al suo terzo film, l'attore Gilles Lellouche realizza una commedia sociale generosa e inventiva che non ha paura di fare i conti col corpo che cambia e coi bilanci inclementi dell'età. Il film si avvale di un cast memorabile, un bacino di possibilità comiche che donano una base solida a questa commedia in apnea.
Gilles Lellouche regola il suo film come un balletto e vince l'oro.
In occasione dell'uscita al cinema di 7 uomini a mollo (guarda la video recensione), Edoardo Tognazzi interpreta la recensione di Marzia Gandolfi.