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Nicolas Cage, via da Las Vegas, benvenuto a Macao

L'attore è l'ospite d'onore della terza edizione del Macao International Film Festival & Awards.
di Emanuele Sacchi

Nicolas Cage (Nicholas Kim Coppola) Altri nomi: (Nicholas Cage / Nicolas Coppola ) (60 anni) 7 gennaio 1964, Long Beach (California - USA) - Capricorno.
mercoledì 12 dicembre 2018 - Festival

Una popolare serie action comedy hongkonghese di questi anni, dedicata al gioco d'azzardo, si chiama From Vegas to Macau e unisce nello stesso titolo le due capitali del gioco d'azzardo di oriente e occidente.
Quasi a suggellare questo legame invisibile, l'ospite d'onore della terza edizione dell'International Film Festival di Macao è Nicolas Cage, che alla capitale del vizio deve almeno un Oscar, quello vinto nel 1995 per Via da Las Vegas. Da allora sono trascorsi 23 anni, durante i quali l'immagine di Cage è cambiata profondamente. Oggi Cage è ancora un punto di riferimento per i cinefili, ma in tutt'altra veste. Quella di eroe dell'eccesso e del grandguignol, a suo agio tanto come teschio avvolto dalle fiamme in Ghost Rider che come vendicatore allucinato e assetato di sangue nel recentissimo Mandy, già assurto a cult. È proprio Mandy il film che accompagna Cage come ospite del festival, ma oltre alla proiezione del film l'attore ha tenuto una masterclass, in cui ha raccontato le stranezze, i rischi e le meraviglie della bizzarra professione dell'interprete, introducendo ai misteri del "metodo" che Cage chiama "Nouveau Shamanic", paragonando la recitazione allo sciamanesimo.

Cage è ammirato oggi come non mai perché non ha mai ascoltato chi ha tentato di dissuaderlo dall'intraprendere percorsi rischiosi e dal cimentarsi in progetti fuori dalla norma.
Emanuele Sacchi

Il protagonista di Cuore selvaggio ha invece avuto la forza di trasformare una serie di situazioni difficili a livello personale e professionale - leggi problemi con il fisco e la necessità di accettare qualunque script per sbarcare il lunario - in una rinascita sotto nuove sembianze di Fenice della serie B. Interpretando ruoli estremi e sapendo prendersi gioco di se stesso, Cage è diventato icona di genere, maschera dell'eccesso. Fino a dar vita a opere costruite sul suo personaggio.


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L'attore sul red carpet dell'inaugurazione del Macao International Film Festival & Awards insieme all'attrice Yao Chen.
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Come Ghost Rider, da un fumetto Marvel di cui il nostro era avido lettore (la collezione di fumetti di Cage contiene pezzi leggendari e il suo stesso cognome d'arte proviene dal supereroe Luke Cage), storia di un indemoniato eroe dall'aspetto di teschio infuocato, condannato a inseguire le anime empie per condurle all'inferno. O Mom and Dad, sci-fi thriller in cui i genitori impazziscono e tentano di eliminare i propri figli - e in cui Cage, ovviamente, interpreta il padre. E infine Mandy, una pulp story da fumetto girata dal talentuoso Panos Cosmatos, costruita su misura per gli eccessi di Cage, che veste i panni di un solitario e pacifico boscaiolo, che vive con la propria compagna, Mandy, lontano dalla civiltà. Finché il destino non conduce da lui una gang di tossici satanisti invasati: questi trucidano la ragazza e scatenano la sanguinaria vendetta del nostro protagonista.
In molti a Macao hanno chiesto a Cage se gli piacerebbe girare qualcosa lì o lavorare in produzioni dell'estremo oriente e l'attore ha risposto in maniera affermativa, con entusiasmo.

Il cinema asiatico è una delle più grandi dimostrazioni di arte cinematografica nella storia del cinema. La quantità di stile e talento profusa in produzioni cinesi, giapponesi e coreane è ragguardevole, per me è stata una benedizione poter lavorare in alcune produzioni asiatiche.

D'altronde Cage è già stato, per John Woo, l'attore che meglio ha incarnato le aspettative del regista hongkonghese durante il suo periodo hollywoodiano: in Face/Off (1997) ha resto indimenticabile il killer efferato Castor Troy, mentre in Windtalkers ha donato un'intensa ed eroica interpretazione all'originale film di guerra di Woo. Anche in seguito il percorso di Cage ha incrociato il "Far East": ad esempio nel 2008, quando l'attore americano è stato protagonista del remake occidentale di Bangkok Dangerous - Il codice dell'assassino, il cult action-mélo che nel 1999 ha rivelato al mondo il talento dei fratelli Danny e Oxide Pang. Chissà mai che non si arrivi presto a un nuovo incontro, magari in un exploitation estremo.
Per anni si è pensato che tra un Sono Sion o un Takashi Miike, per dire, sono molti i registi giapponesi con cui Cage potrebbe regalare grandi momenti. E il momento si avvicina: Cage sarà proprio protagonista di una coproduzione nippoamericana diretta da Sono Sion, Prisoners of the Ghostland. Il conto alla rovescia è già cominciato.


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L'attore sul palco del Macao International Film Festival & Awards durante la cerimonia di inaugurazione.
L'attore durante l'incontro con la stampa al Macao International Film Festival & Awards.
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