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Ladri di biciclette, la video recensione

Il manifesto/capolavoro del neorealismo. Recensione di Roy Menarini, legge Roberta Azzarone.
di A cura della redazione

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martedì 26 giugno 2018 - Video recensione

Ad Antonio serve la bicicletta per attaccare manifesti, uno dei pochi lavori che ha trovato nella Roma del dopoguerra. Ma qualche disperato come lui gliela ruba. Antonio e il figlioletto cominciano una ricerca disperata per le vie di Roma. Ma forse, l'unica soluzione per Antonio è diventare ladro a sua volta e rubare un'altra bicicletta.

Il film (guarda la video recensione) di Vittorio De Sica, ideato insieme al grande Cesare Zavattini, rappresenta il neorealismo nella sua versione più limpida.
A cura della redazione

L'analisi dettagliata e impregnata di reale dell'Italia di quegli anni non ha alcun bisogno di spiegazione. Si impone da sola. E si impone in tutto il mondo. Particolarmente commovente il finale, dove il figlio ha pena del padre, e il padre cerca nei suoi occhi di ritrovare la dignità perduta. Indimenticabile.
In occasione dei 70 anni di Ladri di biciclette (guarda la video recensione), in programma in versione restaurata al Cinema Ritrovato il 29 giugno alle 21:45, Roberta Azzarone interpreta la recensione di Roy Menarini.


RECENSIONE

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