Un coraggioso tentativo di reinvenzione autoriale, che sa intrattenere ed apre a scenari inattesi per il prosieguo della saga. Recensione di Emanuele Sacchi, legge Michele Ragno.
di A cura della redazione
A 3 anni di distanza da Jurassic World, Isla Nublar sta per essere sommersa da lava vulcanica. Il governo deve decidere se salvare i dinosauri dell'isola o lasciare che la natura faccia il suo corso.
Dopo 25 anni, l'inverosimile espediente che ha dato vita alla celeberrima serie sulle lucertole terribili, trova un inatteso senso ultimo in questo capitolo.
E se il lascito del film precedente è una sceneggiatura ricca di spunti abbozzati, qui Juan Antonio Bayona prova a reinventare tutto in base alla propria sensibilità. Trasportando i dinosauri dal loro "mondo perduto" nel più classico dei manieri gotici, il regista spagnolo ritrova la propria dimensione ideale, e gira un film che intrattiene e apre scenari inattesi per i prossimi capitoli.
In occasione dell'uscita al cinema di Jurassic World - Il regno distrutto (guarda la video recensione), Michele Ragno interpreta la recensione di Emanuele Sacchi.