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Addio a Philip Roth, cantore dell'America contemporanea

Si è spento a 85 anni l'autore di "Pastorale Americana", premio Pulitzer nel 1998, e di "Il lamento di Portnoy".
di Francesca Ferri

Philip Roth 19 marzo 1933, Newark (New Jersey - USA) - 22 Maggio 2018, New York City (New York - USA).
mercoledì 23 maggio 2018 - News

Aveva 85 anni e numerose candidature al premio Nobel che non vinse mai. È morto lo scrittore Philip Roth nelle scorse ore in un ospedale di New York in seguito ad una insufficienza cardiaca, circondato dai suoi amici di una vita. Gigante della letteratura contemporanea americana, Roth era uno degli scrittori più importanti ed influenti del ventesimo secolo che ha lasciato una traccia indelebile nella storia letteraria. Al cinema è ricordato per i film La macchia umana (2003), Lezioni d'amore (2008), Indignazione (2016) e American Pastoral (2016), basati sui suoi romanzi.
Discendente di una famiglia di ebrei emigrata dall'Europa nel 19° secolo, Philip Milton Roth era nato a Newark, nel New Jersey, il 19 marzo del 1933, si era laureato alla Bucknell University ed aveva conseguito un master in letteratura inglese all'Università di Chicago. Fu proprio alla sua storia familiare che lo scrittore si ispirò per raccontare la comunità ebraica integrata nell'America contemporanea, sviscerandone vezzi e miti in un realismo che fa della vena comica la sua chiave letteraria.

Autore tra gli altri di "Pastorale Americana", per cui ha vinto il Premio Pulitzer nel 1998, e di "Lamento di Portnoy", Philip Roth è stato uno scrittore prolifico il cui lavoro è considerato un'esplorazione profonda e critica dell'identità americana.
Francesca Ferri

Sesso, religione e morale i suoi temi ricorrenti, in una produzione vasta e punteggiata da figure letterarie iconiche, da David Kepesh ad Alexander Portnoy.
Esordì a 26 anni con "Addio Columbus", una raccolta di racconti che ha ricevuto il National Book Award ma non ha impedito la polemica. Il New Yorker che aveva pubblicato uno dei testi in anteprima, Defender of the faith, ricevette lettere di protesta contro questo ebreo che non ama la sua comunità. "Un ebreo antisemita" fu definito da alcuni rabbini. Fin dall'inizio della sua carriera, Roth si guadagnò il successo ma anche l'etichetta di scrittore scandaloso.
Dopo oltre 30 libri, tradotti in numerose lingue, e numerosi premi, nel 2009 annunciò la fine della sua carriera da romanziere. Dai toni feroci e lo spirito intransigente, Philip Roth che ha dominato il panorama della letteratura americana contemporanea ha sempre rifiutato di essere classificato: "L'epiteto scrittore ebreo-americano non ha significato per me - ricorda il New York Times - Se non sono americano, non sono niente".


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