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Samuel L. Jackson, il volto violento delle parole

Con una filmografia che conta più di cento film, l'attore è stato tutto e ha fatto tutto ma è con Quentin Tarantino che trova il grande successo. Al cinema con The Hateful Eight.
di Marzia Gandolfi

The Hateful Eight

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Samuel L. Jackson (Samuel Leroy Jackson) (75 anni) 21 dicembre 1948, Washington (DC - USA) - Sagittario. Interpreta Il maggiore Marquis Warren nel film di Quentin Tarantino The Hateful Eight.
mercoledì 3 febbraio 2016 - Celebrities

Presente in sei degli otto film di Quentin Tarantino, Samuel L. Jackson abbraccia corpo e anima la 'causa tarantiniana', adottandone la verbosità prolissa e il gesto pervasivo. Esibizione pop (e pulp) della cultura fast-food, interpreta magnificamente il tempo della discussione, tempo libero e interminabile che interrompe arbitrariamente col linguaggio secco e brutale delle pistole.

Dentro al cinema di Tarantino Samuel L. Jackson esibisce un'attitudine fino a quel momento trascurata: la coolness. Un misto di impassibilità e padronanza, freddezza e stile, manifestazione artistica e prodotto di consumo come il cowboy della Marlboro o i dischi di Chet Baker, come i militanti delle Black Panther Party o David Carradine in "Kung Fu".
Marzia Gandolfi

Rivelato al grande pubblico nel 1994 (Pulp Fiction), con una tirata sul sistema metrico tra Stati Uniti e Europa e sul carattere erotico (o no) di un massaggio plantare, l'attore viene da lontano e va lontano. "Ciascuno ha la sua strada, ciascuno ha il suo cammino" ripete come un mantra Jackson che prima di ottenere il ruolo di comprimario a fianco di Bruce Willis (Die Hard), di essere riconosciuto con Spike Lee (Jungle Fever), consacrato con Tarantino (Pulp Fiction) e (ri)compensato con ragguardevoli cachet (Star Wars, Iron Man), langue per due decenni in produzioni teatrali o show televisivi modesti dove ricopre anche il ruolo di intrattenitore del pubblico tra una spot e l'altro ("Cosby").

Attore ciarliero e saturo dei personaggi che interpreta, supera la dipendenza dall'alcol e la cocaina traslocando esperienza e fragilità in Gator Purify (Jungle Fever), tossicodipendente col vizio del crack e l'ossessione del denaro per procacciarselo. Per quell'interpretazione i francesi nel 1991 istituiscono addirittura un premio nella cornice di Cannes, quello al miglior attore non protagonista.


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Samuel L. Jackson in una scena di The Hateful Eight.
Samuel L. Jackson in una scena di The Hateful Eight.
Samuel L. Jackson in una scena di The Hateful Eight.

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