Dodici minuti di applausi per Io e te del Maestro emiliano.
di Luca Volpe
Sono applausi a scena aperta, quelli che accolgono in sala Bernardo Bertolucci e il suo Io e te. Un anno dopo la Palma d'oro alla carriera, e a nove anni dal suo ultimo lavoro, The Dreamers, il Maestro torna al Festival con la commovente storia di due fratelli, apparentemente diversi ma in fondo molto simili tra loro. Tratto dall'omonimo romanzo di Niccolò Ammaniti, Io e te ha presentato al pubblico due interpreti giovani ma molto promettenti, Jacopo Olmo Antinori e Tea Falco. Tra i lavori in concorso, presentati ieri Holy Motors del francese Leos Carax ma soprattutto On the Road di Walter Salles. Anch'esso ispirato a un'opera letteraria (il cult di Jack Kerouac), il film di Salles ricalca fedelmente i viaggi senza tempo di Sal Paradise e Dean Moriarty, la fatica nei campi di cotone e la solitudine senza tempo della celebre Route66. Oggi, è la volta di The Paperboy di Lee Daniels, dramma con Zac Efron sugli errori della giustizia, e Post Tenebras Lux, coproduzione franco-olandese-messicana diretta da Carlos Reygadas.
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