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Giffoni, titoli di coda: la parola ai ragazzi

Nell'ultimo giorno di Festival si assegnano i primi riconoscimenti.
di Ilaria Ravarino


giovedì 21 luglio 2011 - News

È l'ultimo giorno, e il festival ormai è territorio dei ragazzi. Che si sdraiano sulle gradinate della cittadella, ridacchiano nelle sale diventate familiari, esplorano territori nuovi dopo aver addomesticato i buttafuori che gli concedono un autografo in più o qualche passo rubato verso l'attore con cui farsi immortalare. Un braccio allungato per una firma di Rocco Papaleo, un «Sei bellissima» gridato a Donatella Finocchiaro, e il mercoledì sfuma nell'ultima masterclass con Andrei Konchalovsky, al festival con la favola modernizzata de Lo schiaccianoci in 3D. È giornata di premi e di istanti da vivere intensamente, gli ultimi per le coppie e per le amicizie nate sul campo, ore convulse di votazioni definitive, perché qui la giuria la fanno i ragazzi ed è davvero l'unico festival a lasciargli carta bianca.

I giurati di Amnesty premiano il danese Lost in Africa di Vibeke Muasya «per le emozioni suscitate e perché anche l'amicizia è un diritto umano» e i corti Hai in mano il tuo futuro e R, ma votano e premiano anche i ragazzi di 10 anni (Totally True Love di Anne Sewitsky e Weightless di Robert Lundmark e Magnus Johansson), di 6 (Fuchsia The Mini-Witch di Johan Nijenhuis) e di 3 (Gloria Meets a Real Owner di Joshua Held). Vota la giuria di ActionAid, composta da staff e attivisti dell'organizzazione, premiando Stanley's Tiffin Box di Amole Gupte «contro il lavoro minorile a Mumbai e per i diritti fondamentali dell'infanzia e dell'adolescenza in India», si assegna il Premio Speciale Giotto-Fila a Tora Chan di Davide Como, Claudia Cutrì, Stefano Echise e Valerio Gori «per l'originalità dell'idea e la qualità tecnica». Sul fronte dell'arte vince il Premio Giffoni Experience, assegnato dai sedicenni, Ekaterina Panikanova con www.paradiso.prenotaonline!, vince il Premio Hospira per l'Arte (assegnato dalle votazioni online) Marco Chiuchiarelli per Individuazione. E dopo il concerto di Mads Langer, 26 anni e oltre 250 canzoni all'attivo, i giurati faranno passare 'a nuttata in attesa delle ultime premiazioni, quelle dei maggiorenni, e della cerimonia conclusiva, con il red carpet di Lorella Cuccarini con il film evento Grease - Sing a Long e l'amatissimo Lino Banfi, in tv in autunno con Il commissario Zagaria.

Il Direttore racconta: Claudio Gubitosi
Fondatore e direttore del Giffoni Film Festival, caso unico di ininterrotta teocrazia festivaliera, Claudio Gubitosi tiene le redini della kermesse campana dal 20 ottobre 1970. Allora aveva 18 anni, oggi ne ha «quasi sessanta», e s'è visto passare davanti 82.000 giurati e un plotone di autori e attori del miglior cinema internazionale, da Francois Truffaut a Robert De Niro, da Ken Loach a Meg Ryan, Naomi Watts, Hilary Swank, Edward Norton. Onnipresente e vivace, Gubitosi si materializza all'improvviso durante le giornate del festival e saluta tutti con le stesse parole, non importa se davanti ha la platea dei bambini o i consiglieri del suo comune, Giffoni Vallepiana. «Ciao ragazzi», dice. E poi ammette: «Anche il sindaco, tanti anni fa, era un ragazzo della giuria». Dopo 41 anni, del resto, non c'è un solo adulto a Giffoni che non abbia almeno un link con il suo festival.

Da dove vieni?
Claudio: Giffoni Vallepiana.

Che lavoro facevano i tuoi genitori?
C: Mamma casalinga. Papà ha fatto tanti lavori, era addobbatore per le feste, faceva le luminarie. Sono il quarto di sei figli.

Che lavoro volevi fare da grande?
C: Il medico chirurgo. Poi il monaco. E il diplomatico. Alla fine non ho fatto nessuno di questi lavori, o forse sì.

Qual è il tuo film preferito?
C: Adoro il Satyricon di Federico Fellini. Nei momenti di relax, a casa, mi piace rivedere Il flauto magico di Kenneth Branagh.

L'autore preferito?
C: Ho due passioni: Pierpaolo Pasolini e Carmelo Bene.

Ti piacciono i film d'amore?
C: Tantissimo. Perché mi fanno piangere, ridere, sognare.

Sei mai stato innamorato?
C: Tante volte. Il nostro cuore è grande, in teoria può ospitare infiniti amori.

Cos'è l'amore?
C: L'amore è una cosa meravigliosa. È la vita. Senza amore si è morti. È un'energia potente, nucleare, un fuoco sacro.

Ti piacciono i film horror?
C: No. Io i film li vivo come se fossero veri, non per fiction. Gli horror mi fanno paura per davvero.

Il mostro più spaventoso?
C: La falsità, perché si traveste.

Cosa faresti con la bacchetta di Harry Potter?
C: Rifarei esattamente quel che ho fatto.

Un pregio e un difetto dell'Italia:
C: È la culla della cultura, ma non la sa utilizzare.

Un pregio e un difetto di Giffoni:
C: In piccolo ha tutti i pregi dell'Italia. Il difetto? Troppa invidia.

Vinci l'Oscar. A chi lo dedichi?
C: A mia moglie che mi ha sopportato. E ai figli, che sono il link con il futuro.

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