Norton ed Swank gli ospiti illustri della rassegna per ragazzi.
di Fiorella Taddeo
Saranno Hilary Swank ed Edward Norton le star internazionali ospiti della quarantunesima edizione del Festival di Giffoni. I riflettori sul piccolo comune del salernitano, ormai sinonimo di cinema per ragazzi, si accenderanno il prossimo 12 luglio. Il protagonista de La 25ma ora e Fight Club incontrerà i piccoli giurati della manifestazione il 13 luglio, mentre l'attrice premio Oscar per Boys don't cry e Million dollar baby il 14. Ma i due attori non sono altro che la punta di un iceberg: come sempre il programma di Giffoni, presentato ieri a Napoli, si preannuncia ricchissimo. Per nove giorni si alterneranno le proiezioni di 145 film giudicati dai 3300 giovani, di età compresa tra i 3 e i 23 anni, che arriveranno da 51 paesi diversi per prendere parte alla kermesse. Oltre alle due celebrità americane, sono infatti attesi dal pubblico del festival rappresentanti del cinema italiano, della televisione, dell'arte e della musica. Scorrendo il programma di Giffoni, si leggono i nomi, tra gli altri, di Valeria Golino, Aldo, Giovanni e Giacomo, Valentina Lodovini, Lino Banfi, Ezio Greggio, Vittoria Puccini, Paola Cortellesi, Rocco Papaleo e Donatella Finocchiaro. Le masterclass saranno invece affidate ad Andrej Konalovskij, Michael Brandt, Oliviero Toscani, Paolo Bonolis, Luciana Littizzetto, Martha De Laurentiis (che presenterà Un italiano a Hollywood, il documentario realizzato da Tonino Pinto su Dino De Laurentiis), Ascanio Celestini e Wilwoosh. Il cinema strizza quindi l'occhio alla tv, alla fotografia, al teatro: arti diverse interagiscono tra loro. Non a caso il fil rouge di quest'anno è il "Link", una parola che prepotentemente è entrata nel linguaggio moderno e che in modo emblematico ne sintetizza l'essenza. Realtà diverse dialogano tra loro e le distanze nel mondo sembrano azzerarsi grazie alla rete e alle sue infinite potenzialità. E Giffoni dal canto suo continua a interagire costantemente con il mondo. Per la prima volta, un gruppo di ragazzi afgani sarà presente al festival e negli stessi giorni una delegazione della città di San Paolo incontrerà il direttore della manifestazione Claudio Gubitosi e il suo staff per portare Giffoni anche in Brasile.
Tornando al programma, c'è attesa fremente per l'anteprima mondiale dell'ultimo capitolo della saga dedicata al maghetto più amato di tutti i tempi. Harry Potter e i doni della morte – parte 2 aprirà il festival. Ma già l'11 luglio i fan più accaniti potranno coccolarsi con una maratona di 18 ore di proiezioni di tutti i film nati dai romanzi di Joanne Rowling. Le altre anteprime del festival sono Phineas e Ferb – Viaggio nella seconda dimensione, il primo Disney Channel Original Movie, Honey 2, Prom, I pinguini di Mr Popper con Jim Carrey, Il signore dello zoo e Almeno tu nell'universo.
La diversità, l'incomunicabilità, la ricerca dell'amicizia vera sono, invece, alcuni dei tempi presenti nei film in concorso. Tra i titoli in gara: David e Kamal che tratta del rapporto "impossibile" tra un bambino israeliano e uno arabo-israeliano, Neds diretto dal vincitore del Leone d'Oro Peter Mullan e Our day will come con Vincent Cassel.
Sempre più numerose inoltre le iniziative che porteranno il mondo di Giffoni a contatto con l'universo della danza. Dal 3 al 14 luglio in programma stage e performance con i grandi dell'arte tersicorea come Amedeo Amodio, Elisabetta Terabust, Liliana Cosi, Dominich Walsh, Giuseppe Picone, Hektor Budlla, Nicolò Noto, Anbeta e Macario.
La musica infine vedrà protagonisti Hooverphonic, Mads Langer, Capone & Bungt Bangt, Raiz, Almamegretta, Foja, Co' Sang, 24 Grana.
"Quest'anno sono aumentati i giurati di Giffoni" ha spiegato Claudio Gubitosi "Ci saranno i rappresentanti di sei paesi nuovi: Afghanistan, Qatar, Nigeria, Romania, Russia e Ucraina. Vorrei d'incanto aprire gli occhi e vedere almeno altre dieci mega sale per poter far vivere questa straordinaria esperienza ad altre migliaia di ragazzi. Quest'anno erano in venticinquemila in lista d'attesa per entrare nelle giurie e non abbiamo avuto la possibilità di accontentarli tutti".