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Magnani e Bergman, le amanti del vulcano

Uma Thurman sarà l'attrice svedese nel film sul triangolo amoroso con Rossellini.
di Ornella Sgroi

Roberto Rossellini con la moglie Ingrid Bergman e Vittorio De Sica a Cannes nel 1956.
Roberto Rossellini 8 maggio 1906, Roma (Italia) - 3 Giugno 1977, Roma (Italia).

martedì 29 marzo 2011 - Approfondimenti

Ci sono storie d'amore burrascose che hanno fatto epoca nel mondo del cinema. Ma quella che forse ha più appassionato e diviso l'opinione pubblica internazionale fu quella tra Roberto Rossellini e l'attrice svedese Ingrid Bergman, al centro di un triangolo amoroso che alla fine degli anni Quaranta esplose tra gli splendidi scenari incontaminati delle Eolie. Mettendo fine alla relazione che il regista aveva già con Anna Magnani e innescando una reazione a catena che portò alla produzione di due film "gemelli" eppure diversissimi, proprio come le rispettive protagoniste.Da una parte, Stromboli. Terra di Dio di Roberto Rossellini. Con la bionda e nordica Ingrid Bergman, straniera ed estranea ai luoghi dell'isola tinteggiati dal nero della pietra lavica. Dall'altra, Vulcano di William Dieterle. Con la bruna e mediterranea Anna Magnani, autoctona ed intonata agli abitanti dell'isola bionda di zolfo.

Ingrid Bergman e Anna Magnani, le amanti del vulcano
Due isole vicine. Due film quasi identici girati entrambi nell'estate del 1949. Due donne molto diverse, per aspetto fisico e carattere, entrambe all'apice delle loro carriere. Ingrid Bergman e Anna Magnani, ovvero "Le amanti del vulcano" come le ha chiamate il giornalista-scrittore Marcello Sorgi nell'omonimo libro in cui racconta i retroscena di questa travolgente storia d'amore e di cinema. Pronta a fare il salto sul grande schermo con la Casanova Entertainment di Luca Barbareschi, che alle Eolie ha già prodotto per Rai Uno la fiction Edda Ciano e il comunista, elegante e appassionata, diretta da Graziano Diana e tratta dall'omonimo libro sempre di Marcello Sorgi, grande conoscitore dei segreti di Lipari.

La storia di un triangolo pieno di passioni disperate
«"Le amanti del vulcano" non è un libro di cinema ma racconta molte curiosità e molti dettagli stravaganti sulla storia di tre personaggi straordinari del mondo del cinema» ci racconta Sorgi. «Mi sembra un'ottima idea quella del film. La Bergman è stata la più grande attrice del mondo, la Magnani la più grande attrice italiana. E Rossellini fece di Roma città aperta il manifesto del neorealismo italiano. La loro storia è la storia di un triangolo e per questo è affascinante, piena di passioni disperate. Può venirne fuori un grandissimo film».

Uma Thurman nel ruolo di Ingrid Bergman
Sebbene la nuova produzione sia ancora celata da un certo riserbo, si sa già che sarà la bella e camaleontica star di Hollywood Uma Thurman ad interpretare una della attrici più straordinarie che il cinema mondiale abbia conosciuto. Lasciando il ruolo di musa ispiratrice di un talento visionario come Tarantino, per vestire i panni dell'attrice svedese che rubò un pezzo di cuore al padre del neorealismo italiano.
A dirigere Le amanti del vulcano dovrebbe essere Michael Radford, il regista de Il Postino, a conferma del carattere internazionale che la Casanova vuole imprimere alla produzione, in sintonia con l'eco che l'intera vicenda tra Rossellini, la Bergman e la Magnani ebbe già a suo tempo anche oltreoceano. Creando scandalo persino in America, in una Hollywood forse "gelosa" del fatto che l'Italia si fosse appropriata di una grande attrice, svedese di nascita ma americana di adozione artistica.

Tutto iniziò con una lettera...
Come racconta Marcello Sorgi nel suo libro, iniziò tutto con una lettera recapitata a Roberto Rossellini il 7 maggio 1948, il giorno prima del suo compleanno:

Mr Rossellini,
ho visto i suoi film e li ho apprezzati moltissimo. Se ha bisogno di un'attrice svedese, che parla molto bene l'inglese, che non ha dimenticato il tedesco, non riesce a farsi capire molto bene in francese e in italiano sa dire soltanto "ti amo", sono pronta a venire in Italia per lavorare con lei.
Ingrid Bergman


Un'eloquente dichiarazione d'amore per l'opera di Rossellini, che portò il regista a proporre in segreto alla Bergman il ruolo da protagonista in Stromboli. Terra di Dio, già promesso alla Magnani, spinta così da un'accecante gelosia ad accettare il ruolo di Maddalena in Vulcano di William Dieterle.

Magnani e Bergman, due attrici molto diverse tra loro
«Tra Rossellini e la Magnani c'era una grande unione anche artistica, oltre che personale» ci spiega Sorgi. «Venivano entrambi dal successo di Roma città aperta che aveva fatto di Rossellini un vero mito per gli americani, increduli dinnanzi all'idea stessa di un cinema fatto per strada, senza set. Ecco perchè quello di Rossellini fu un tradimento anche professionale. Con la Bergman ci fu, invece, una grande passionaccia più personale che artistica, finita in una routine coniugale rovinata dagli sperperi di Rossellini. La cosa che colpisce è che erano due donne molto diverse. La Magnani in fondo recitava se stessa. Arrabbiata, inquieta, irruente. La Bergman, invece, non aveva personalità. Aveva iniziato a recitare a quindici anni ed era ogni volta il personaggio che doveva impersonare. Anche nella vita, come con Rossellini, per il quale alla fine si trasformò in una casalinga borghese, lontana dall'affascinante attrice cosmopolita che era stata e che dopo la fine della storia con Rossellini tornò ad essere».
È proprio questa profonda diversità ad ammantare di fascino non solo la vita di due grandissime attrici, ma anche la storia di due film che in qualche modo raccontano molto più di quello che mostrano sullo schermo. Custodendo il carisma e l'umanità delle due donne che ne furono protagoniste. Le amanti del vulcano, appunto.

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