Suo padre gli riservò una vera e propria investitura. Volle consegnargli di persona l'eredità artistica della famiglia e di un cognome che nel mondo dello spettacolo pesavano, ma per Alessandro Ninchi la consacrazione a star non arrivò mai, nonostante una carriera passata a occuparsi di spettacolo. Un percorso camaleontico il suo, iniziato appena adolescente, e che è approdato, oltre che alla regia, in televisione e nel cinema.
Nipote dell'attore Carlo Ninchi, esordisce come attore nella pellicola I colpevoli nel 1957 di Turi Vasile, accanto al padre, a Isa Miranda e a Vittorio De Sica, successivamente, arriva perfino a recitare, nel 1962, nella pellicola statunitense di Guy Hamilton I due nemici con David Niven, Alberto Sordi, Aldo Giuffré e Amedeo Nazzari.
Gli anni successivi, li passa nei set televisivi recitando in sceneggiati come: Padri e Figli (1958-1959) di Guglielmo Morandi, accanto ad Alberto Lupo, Carla Gravina e Eleonora Rossi Drago. Non ottenendo il successo sperato, si scava una nicchia tutta sua in teatro, dove continua a lavorare per decenni e decenni, cercando di fare scelte professionali anche scomode, ma mai scontate.
Negli anni Novanta, si dedica alla regia di pellicole erotiche. Prima fra tutte Ombre d'amore (1990) con Claudio Gora come protagonista. La sua opera prima è la storia di un amministratore teatrale che, entrato in crisi per il tradimento della moglie, comincia a corteggiare una giovane attrice, trasformando la sua relazione a due in una relazione a tre. Ma ancora più sconvolgente è la pellicola Un amore di bambola (1990) che racconta la relazione sentimentale ed erotica fra un impiegato di banca e la sua... bambola gonfiabile.
Nessun film d'autore per Alessandro Ninchi, nessuna possibilità di mettersi veramente a nudo e lasciarsi apprezzare.