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Philippe Garrel

Philippe Garrel è un attore francese, regista, produttore, sceneggiatore, fotografo, montatore, è nato il 6 aprile 1948 a Parigi (Francia).
Nel 2023 ha ricevuto il premio come miglior regia al Festival di Berlino per il film Il grande carro. Dal 2005 al 2023 Philippe Garrel ha vinto 2 premi: Festival di Berlino (2023), Festival di Venezia (2005). Philippe Garrel ha oggi 76 anni ed è del segno zodiacale Ariete.

Orgoglio Parigino

A cura di Fabio Secchi Frau

Regista e attore francese, è conosciuto principalmente in patria per aver pellicole come Liberté, la nuit (1984), Le vent du la nuit (1999) e Les amants réguliers (2005). Titoli i cui difetti sono stati ampliamente sottolineati dalla critica francese, mentre quella italiana ha onestamente riconosciuto i suoi limiti, ma anche i suoi pregi. Lui sta al centro. Scruta se stesso, si valuta, non si sopravvaluta mai e, dopo tante pellicole sperimentali, si butta nel cinema narrativo raccontando solo e unicamente il '68 parigino, anche lì dove è cronologicamente lontano.

Figlio d'arte
Philippe Garrel nasce il 6 aprile 1948, a Boulogne-Billancourt, un comune francese situato nel dipartimento dell'Hauts-de-Seine. Figlio delll'attore Maurice Garrel.

Assistente regista di Claude Berri
Appassionato di cinema, entra come stagista a soli sedici anni sul set della pellicola Il vecchio e il bambino di Claude Berri. Con i soldi ottenuti da questo lavoro, comprerà della pellicola e, in tre giorni, dirigerà il suo primo cortometraggio Les Enfants désaccordés.

Primo film
Comincia la sua carriera alla fine degli Anni Sessanta, quando dirige il suo primo lungometraggio Marie pour mémoire del 1967, che lo affiancherà a personaggi come Bernadette Lafont, Pierre Clémenti, Daniel Pommereulle e Jean-Pierre Kalfon, formando gli Zanzibar, un gruppo di giovani dandy e di artisti legati al cinema d'avanguardia sperimentale. Alla fine del mese di maggio del 1968, quando pensa che la rivoluzione culturale e politica di cui faceva parte e che avrebbe voluto non avverrà mai, si trasferisce a Monaco, dove dirige un nuovo lungometraggio Le Révélateur con la Lafont e Laurent Terzieff.

La relazione con Nico
È stato l'incontro con la cantante Nico, dei Velvet Underground, a ispirargli numerose pellicole, che porteranno, proprio nella colonna sonora, la firma della nota cantante. Fra il 1970 e il 1972, Garrel, infatti, dirige pellicole come: La Cicatrice intérieure; Les Hautes Solitudes (1973); Un ange passe (1975); Le Berceau de cristal (1976).

L'Enfant secret
Ma bisogna aspettare la brutale e dolorosa separazione da Nico, nel 1982, perché la critica si accorga di lui, conferendogli il Prix Jean-Vigo per L'Enfant secret, dove farà recitare due vecchi attori tanto cari a Robert Bresson: Anne Wiazemsky e Henri de Maublanc.

I film narrativi
A partire dagli Anni Ottanta, quindi, il suo cinema perde l'anima sperimentale per acquistare quella narrativa, rompendo definitivamente il suo stile, per crearne uno nuovo e più vicino a una nuova ondata di registi francesi della sua generazione come Chantal Akerman e Werner Schroeter. Con Liberté la nuit (1984), racconta infatti il combattimento di un uomo e di una donna durante la guerra d'Algeria e il loro doppio amore, offrendo il ruolo da protagonista a suo padre, Maurice, e scegliendo per i ruoli femminili Emmanuelle Riva e Christine Boisson. Parallelamente, dirige anche l'episodio Dans Rue Fontaine (1984), che poi entrerà nel film collettivo Paris vu par... 20 ans après, dirigendo ancora una volta la Boisson e anche Jean-Pierre Léaud. Nel 1987, esce Les Ministères de l'art, uno dei suoi pochi film tv, dove si intrattiene con personaggi come Jacques Doillon, la Akerman, André Téchiné, Benoît Jacquot, Léos Carax, Juliet Berto e Schroeter.

Due volte Leone d'Argento
Due volte Leone d'Argento alla Mostra del Cinema di Venezia per la migliore regia, la prima volta nel 1991 per Non sento più la chitarra (che racconta la sua difficile storia d'amore con Nico, morta nel 1988 per una banale caduta dalla bicicletta) e la seconda volta per Les amants réguliers (2005, autobiografica narrazione dei suoi anni sessantottini con il figlio Louis come protagonista), è molto amato dalla critica italiana che, parole sue, lo comprende più di quella francese, dalla quale, invece, è aspramente biasimato. Secondo i colleghi d'oltralpe, Garrel è un regista fin troppo underground, quasi artigianale e anti-drammaturgico. Elementi che vanno a discapito della sceneggiatura, ridotta quasi all'osso e dai ritmi estremamente lenti. Seppur dotato di una certa estetica che scivola nel contemplativo e talvolta nell'onirico, il suo lavoro è stato, per lunga parte del tempo, talmente coerente da essere quasi un corpus unico irriconoscibile. In più, non gli si perdona di aver scippato alla cinematografia di François Truffaut, i suoi personaggi prediletti: gli adolescenti. Non è andata meglio dopo la sua svolta narrativa, in seguito alla quale la critica francese ha trovato errato anche il suo modo di raccontare la sua stessa vita. Eccezione fatta per il film dedicato a Nico, dove invece lo si elogia per essere finalmente libero e ispirato nella descrizione di un dolore melanconico e dolcissimo. Considerandosi un regista indipendente, ha come particolarità stilistica quella di ambientare le sue pellicole durante gli anni della contestazione giovanile degli Anni Sessanta e di scegliere per i suoi cast soprattutto allievi del Conservatoire National Supérieur d'Art Dramatique o dei Cours de Comédie, oppure amici e membri della sua famiglia.

Il grande successo con Le Vent de la Nuit
Anche se il suo più grande successo, almeno in patria, è Le Vent de la nuit (1999), all'interno del quale descrive la staticità amorosa di una relazione fra una donna adulta e un giovane. A seguire: Innocenza selvaggia (2001), un altro film vicinissimo al rétro Anni Sessanta e alla Parigi di Truffaut; il ridicolo La Frontière de l'aube, fortemente criticato per la confusione della sceneggiatura; l'altrettanto non riuscito Un été brûlant(2011); dirige ancora una volta suo figlio (e Anna Mouglalis) in La gelosia (2013); e L'Ombre des femmes con Clotilde Courau e Stanislas Merhar.

Vita privata
Dopo una lunga relazione con Nico, Philippe Garrel diventa padre degli attori Louis e Esther Garrel, figli dell'attrice Brigite Sy. Chiuso anche questo rapporto, si lega alla regista Caroline Deruas. Lavora come professore alla scuola di cinema Femis.

Ultimi film

Drammatico, (Francia - 2013), 77 min.
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