Un Été Brûlant

Film 2011 | Drammatico 95 min.

Regia di Philippe Garrel. Un film con Monica Bellucci, Louis Garrel, Céline Sallette, Jérôme Robart, Vladislav Galard. Cast completo Genere Drammatico - Francia, Italia, Svizzera, 2011, durata 95 minuti. - MYmonetro 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento giovedì 29 settembre 2011

La moglie lo lascia e lui cerca di riconquistare la dignità perduta.

Consigliato sì!
3,00/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA
PUBBLICO 3,00
CONSIGLIATO SÌ
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Trailer
Garrel regala il colore e la decadenza di Roma ai suoi personaggi tragici e tormentati.
Recensione di Edoardo Becattini
venerdì 2 settembre 2011
Recensione di Edoardo Becattini
venerdì 2 settembre 2011

Frédéric è un giovane pittore parigino sposato con una bella attrice italiana, Angèle. Dopo aver cercato la morte in un incidente stradale, il suo migliore amico Paul ne ripercorre i momenti vissuti assieme e i tormenti d'amore che l'hanno portato a quel gesto fatale. Paul ricorda soprattutto l'estate a Roma passata a casa della coppia in compagnia della sua fidanzata Elisabeth e quei giorni caldi e spensierati in cui ha visto dissolversi la loro storia d'amore.
Philippe Garrel è lo strenuo rappresentante di quel che resta di sincero nella dicitura "politica degli autori". "Autore" perché, a cinquant'anni di distanza dai primi fervori culturali e da quegli storici passaggi dietro la macchina da presa da parte di alcuni "giovani turchi", i suoi film continuano a costruire un solido memoriale dello spirito primigenio della nouvelle vague. "Politico" per il modo in cui questo suo attaccamento verso gli ideali di una "vague" certamente non più "nouvelle" è capace di rifrangere il suo sentimento puro e non corruttibile per il cinema e la propria passione critica fino alle situazioni politiche attuali.
In questo senso, Un été brulant non è necessariamente un'opera fuori dal tempo, ma un racconto tardo romantico in cui la politica configura lo spazio esterno che preme attorno a microcosmi piccoli e autoreferenziali come quelli degli artisti eternamente bohémien e, loro malgrado, eternamente borghesi. Come negli ultimi film, Philippe Garrel pone suo figlio Louis come protagonista tragico e tormentato, emblema dell'"amante regolare" che professa l'amore libero ma rimane schiavo della gelosia e dell'abbandono. Dopo essere stato un poeta (Les amants reguliers) e un fotografo (La frontière de l'aube), Garrel figlio diventa stavolta un pittore innamorato dell'amore e dell'arte, del tutto disinteressato alla politica e al mondo che fuoriesce dal suo studio (non a caso, i soggetti dei suoi quadri sono unicamente le persone che gli stanno attorno). La sua professione permette a Garrel padre di passare dal consueto bianco e nero della maggior parte dei suoi film al colore. Questo nuovo spettro cromatico, trattato con calore e morbidezza dalle luci, è funzionale anche al cambio di ambientazione, che passa dalla consueta Parigi bohémien alla Roma delle terrazze sui tetti e delle rovine imperiali.
Roma e l'Italia vivono anche nel personaggio di Monica Bellucci. Angèle racchiude l'estetica del Bel Paese: una figura fatta di carne, labbra e seno ma dalla bellezza decadente, perennemente imbronciata e connotata solo attraverso i più banali riferimenti all'Italia: gli spaghetti, la Bibbia, le forme sensuali delle bellezze felliniane. Una dea dell'amore fatale: materna e sensuale, provocante e protettiva, La maman e la putain, per dirla con Jean Eustache.
Accanto alla coppia dell'amore sensuale di Frédéric e Angéle, l'altra coppia formata Paul ed Elisabeth vive invece un amore investito di valenza politica: lui è un attore che vende per strada un giornale di rivoluzionari, lei interpretava un simbolo della Resistenza in un film sulla Seconda guerra mondiale. Questa stessa attenzione alla realtà politica della Francia e dell'Italia (dalle retate di Sarkozy alle impronte digitali negli uffici immigrazione italiani), non li rende certo immuni dalla fatale bellezza di Angèle e dal "contemplare nature morte". Ma, secondo Garrel, gli permette anche di vivere per il presente per raccontarlo con nuovi personaggi, e di dare nuova vita e nuova morte ad un cinema fatto di passionari e appassionati, di amours fous e coscienza critica.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
martedì 10 settembre 2013
paride86

Film senza ragione d'esistere con una trama inconsistente e priva di qualsiasi interesse. Tutti si accaniscono contro la Bellucci, ma secondo me non sfigura affatto e la sua recitazione è allo stesso livello del resto del cast.

domenica 11 settembre 2011
Peer Gynt

 Inconsistente dramma volutamente non recitato (o mal recitato, che per Garrel è lo stesso) sull’amicizia fra due giovani: un pittore in crisi, privo di orientamento, sposato ad una bella moglie (Monica Bellucci, statica come sempre) che lo lascia per un altro, e un aspirante cineasta incerto del suo destino, che alla fine produce un figlio e lo porta a spasso in passeggino assieme [...] Vai alla recensione »

domenica 13 luglio 2014
sorella luna

Il film è veramente brutto, estremamente noioso e decisamente fuori tempo massimo!

FOCUS
INCONTRI
venerdì 2 settembre 2011
Giovanni Bogani

“Perché ho fatto quel nudo? Quando accetti di lavorare con un regista ti affidi totalmente a lui. Philippe Garrel ha un suo universo, che si può amare o meno, ma che è indiscutibilmente suo. E io ho deciso di fare parte del suo universo”. Monica Bellucci commenta così il suo nudo integrale all’inizio di Un été brulant, presentato ieri in concorso alla Mostra del cinema di Venezia. E accolto da diversi fischi, e un po’ di ilarità.

NEWS
NEWS
venerdì 2 settembre 2011
 

Quella scena è stata una generosità verso il film. Avevo partorito da un mese e mezzo ed ero in un momento fragile come donna, ma ero felice di essere stata scelta da Garrel''. Così Monica Bellucci commenta la scena di nudo integrale nel film Un été brûlant [...]

GALLERY
lunedì 29 agosto 2011
Nicoletta Dose

La coppia formata da Louis Garrel e Monica Bellucci, sensuale protagonista di Un été brûlant, è già sotto le luci dei riflettori da tempo, soprattutto per lo scalpore che sta provocando l'annuncio del nudo integrale dell'attrice.

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