Girato dai quattro protagonisti attraverso i loro smartphone nei vasti spazi delle praterie del Sudafrica, il secondo lungometraggio di Jenna Bass prova riflettere su cosa voglia dire vivere dentro il corpo di un'altra persona. Quando Lexi e le sue amiche sperimentano esattamente questo durante un viaggio in campeggio, ne deriva una dinamica carica di tensioni tra le tre ragazze e Thami, l'unico uomo con loro, ma anche tra Lexi, che è bianca, e Xoli, che è nera. Un saggio astuto e pungente sulla politica implacabile del corpo umano - e ancora molto rilevante anche decenni dopo la presunta fine dell'Apartheid.