Dunkirk |
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Un film di Christopher Nolan.
Con Fionn Whitehead, Tom Glynn-Carney, Jack Lowden, Harry Styles.
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Titolo originale Dunkirk.
Azione,
Ratings: Kids+13,
durata 106 min.
- USA, Gran Bretagna, Francia 2017.
- Warner Bros Italia
uscita lunedì 7 agosto 2023.
MYMONETRO
Dunkirk
valutazione media:
4,17
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Capolavoro di poche paroledi MatteoFedeleFeedback: 1915 | altri commenti e recensioni di MatteoFedele |
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giovedì 14 settembre 2017 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
L’altruismo di alcuni, l’egoismo di altri nella corsa contro il tempo che è la sopravvivenza. Nel suo decimo lungometraggio Nolan lesina in spettacolarità per focalizzarsi sull’umanità, limita il parlato per concentrarsi sugli sguardi. L’umanità e gli sguardi di un esercito di piccoli personaggi in balia di una morte senza volto. Nessuno di loro è più di uno stereotipo (l’eroico pilota, il bravo comandante, il soldatino impaurito), perché la vera protagonista è la guerra, la paura di esserne annientati, la speranza di uscirne vivi. Tornano i tre livelli narrativi di “Inception” (si fonderanno solo per il gran finale) e come in “Inception” ognuno dei tre ha un arco temporale diverso. Per una settimana patiamo coi soldati sulla spiaggia, per un giorno navighiamo sul piccolo yacht del “marinaio della domenica” Mark Rylance e abbiamo solo un’ora per volare con Tom Hardy sopra la Manica prima che finisca il carburante. In un cast di grandi nomi e di piccoli nomi di grande talento, la miglior interpretazione è quella del silente Aneurin Barnard, la più vivida incarnazione dell’istinto di sopravvivenza dai tempi di Tom Hanks in “Cast Away”. Buon esordio cinematografico per il civile Tom Glynn-Carney, per il soldato Fionn Whitehead e per il cantautore ex “One Direction” Harry Stiles. Risicato purtroppo il ruolo del traumatizzato Cillian Murphy, mentre fanno una nuova ottima figura i veterani Kenneth Branagh, Mark Rylance e Tom Hardy. Quest’ultimo, giunto alla sua terza collaborazione col regista britannico, si conferma uno dei numerosi feticci nolaniani. A proposito di feticci nolaniani, lo score di Zimmer cattura magistralmente paura e speranza dei personaggi con una continua alternanza di ansia lacerante ed esaltazione epica. Non è il miglior Nolan (“Inception” resta la vetta), ma questo non gli impedisce di essere l’ennesimo capolavoro di una filmografia priva di passi falsi.
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