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Il segreto di 50 sfumature? Stile semplice e temi esagerati

Ciò che ha reso un business miliardario la catena libri/film di E.L. James è aver sposato la semplificazione con l'intensificazione. Al cinema.

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Jamie Dornan (42 anni) 1 maggio 1982, Holywood (Irlanda) - Toro. Interpreta Christian Grey nel film di James Foley Cinquanta sfumature di nero.
sabato 11 febbraio 2017 - Focus

Con il secondo capitolo e il posizionamento nei giorni di San Valentino si comprende sempre meglio la strategia cinematografica della saga tratta dai romanzi di E.L. James, in cabina di comando anche per quanto riguarda le scelte su grande schermo. Accomodata alla porta Sam Taylor-Johnson e introdotto il solido ma ormai spersonalizzato James Foley, la macchina delle sfumature ormai procede secondo binari prestabiliti.

Diciamo la verità. Di cinema, in Cinquanta sfumature di nero, ce n'è davvero poco. Di cinema, s'intende, di un qualche spessore artistico, di un qualche rischio stilistico, di una qualche ambizione espressiva.
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Tuttavia, è abbastanza evidente che il film punta ad altro. E se smettiamo i panni dei critici per vestire quelli dell'analista, troviamo materiale interessante su cui mettere le mani, ovvero la ricetta con la quale vengono girati questi film - i primi due certamente, il terzo con tutta probabilità.

Il dato curioso è la convivenza tra semplificazione e intensificazione. La prima è strategia nota della narrativa sentimentalista. In Italia ce ne intendiamo, visto che siamo noti per una famosa collana, la Harmony, di romanzi rosa - quella che gli esperti hanno definito per anni "paraletteratura". L'impresa ebbe inizio nei primi anni '80, su iniziativa di Leonardo Mondadori, e arricchita da una joint-venture con la casa editrice canadese Harlequin Enterprises. Si tratta(va) di romanzi estremamente leggibili - per usare un eufemismo - dove gli elementi della femminilità e della mascolinità vengono giocati su un territorio di stereotipizzazione estrema, e soffusi di qualche peccaminoso ardore, mai tale da precipitare nella vera e propria letteratura erotica. E.L. James - in letteratura come al cinema - ha secondo molti realizzato un Harmony di massa, sollevando dalle spalle di milioni di destinatari il senso di colpa (culturale) del tenere tra le mani un testo socialmente riprovevole.


CINQUANTA SFUMATURE DI NERO: SCOPRI IL FILM
Una scena del film Cinquanta sfumature di nero.
Una scena del film Cinquanta sfumature di nero.
Una scena del film Cinquanta sfumature di nero.

La semplificazione agisce a livello stilistico. Non è certo per incapacità o per ignoranza kitsch che Cinquanta sfumature di nero utilizza primi piani da soap opera, interni da rivista patinata, colori primari e simbologie elementari, corpi idealizzati e dialoghi da chat adolescenziale. Sono scelte espressive. Criticabili, ovviamente. Ma scelte.

Ciò che ha reso un business miliardario la catena libri/film di E.L. James è aver sposato la semplificazione con l'intensificazione. L'aspetto del sadismo, delle fruste, delle tenaglie, delle sculacciate e delle guaine, altro non è che una exageratio retorica.
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Ovvero, invece che descrivere il solito uomo complicato ma affascinante, attraente ma pericoloso, straordinario a letto quanto faticoso fuori, la scelta è caduta sulle pratiche erotiche che la donna decide (o meno) di affrontare pur di stargli vicino. Tutta la mascolinità contemporanea viene quindi compattata nell'intensità del rapporto, e tutta la pericolosità dell'uomo (si intende nel senso non penale del termine) viene risolta nella negoziazione di ciò che Christian e Anastasia decidono di fare nel loro intimo.

Tutto questo ovviamente ha generato e genera letture di ogni tipo: dal fascino masochistico del capitalismo incarnato dal miliardario protagonista, alla triste fine dei femminismi spazzati via dalla finta autonomia di Ana. Ma prima ancora di spingersi tanto in là, nel dibattito pubblico e accademico che la saga di James ha comunque scatenato, bisogna chiedersi perché Cinquanta sfumature di nero funzioni così bene. Ma le risposte - sui modelli di maschio e femmina cui ancora facciamo riferimento, pur nascosti dalle piccole torture del godimento - potrebbero non piacere.


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