Advertisement
I bambini sanno cos'è un film?

Il cinema in movimento di Roy Menarini.
di Roy Menarini

In foto Walter Veltroni insieme a uno dei bambini protagonisti del film.
Walter Veltroni (69 anni) 3 luglio 1955, Roma (Italia) - Cancro. Regista del film I bambini sanno.

lunedì 27 aprile 2015 - Approfondimenti

Intorno al documentario di Walter Veltroni, prodotto da Sky, I bambini sanno, si sta già sviluppando un vivace confronto critico. Si contesta, all'ex leader del PD, di aver abusato con paternalismo e retorica nel mettere in scena i bambini che intervista, negando di fatto quel rispetto e quella frontalità che i migliori autori (omaggiati dal regista nei primi minuti) hanno riservato all'infanzia - a questo proposito si consiglia a tutti la visione del bel documentario di Mark Cousins, The Story of Film. I bambini e il cinema. E in effetti, ci si chiede quale sia la differenza tra la televisione del dolore - tante volte contestata dalla cultura di sinistra - e strategie così plateali nel suscitare commozione come quelle utilizzate da Veltroni (culminate nel finale dedicato al bambino del campo nomadi).
Quel che interessa invece a questa rubrica è riassumibile in una domanda secca e provocatoria: I bambini sanno è un film? Un documentario è un film, sia chiaro, non è questo il punto di discussione. E del resto, chi siamo noi per negare la natura filmica del lavoro di Veltroni, almeno se stiamo alla definizione classica di documentario, ovvero: "prodotto audiovisivo di carattere culturale, informativo, sociale, politico, scientifico, divulgativo, inteso come atto creativo o semplicemente finalizzato alla diffusione della conoscenza di diversi aspetti della società e dello scibile umano".
Ma i tempi cambiano, e oggi dobbiamo prendere delle decisioni. O ci accontentiamo del fatto che - in epoca di audiovisivi espansi e crossmediali - qualsiasi prodotto di lunghezza standard che giunga in sala, indipendentemente dalla sua origine e dalle sue finalità, vada considerato un film, oppure cerchiamo di distinguere - per esempio - tra un reportage di La7 e un'opera cinematografica. L'allusione alla rete posseduta da Urbano Cairo non è casuale, dal momento che proprio all'inizio del programma settimanale di Giovanni Floris, "Di martedì", vengono proposte agli spettatori interviste ai bambini sui fatti del giorno. Le loro buffe e lunari risposte a interrogativi riguardanti Renzi, Berlusconi, il terrorismo o la crisi, dovrebbero mostrare al contempo ingenuità e innocenza dei più piccoli. Nessuna differenza rispetto a I bambini sanno, salvo che nel caso di La7 si tratta di una sezione di pochi minuti in apertura di un talk show e nel caso di Veltroni, invece, ci troviamo di fronte a una specie di collage dello stesso tipo di interviste. Che cosa cambia? La frammentazione del primo e il lavoro di cucitura del secondo? O - meglio - il fatto che il primo esempio appartiene a un genere televisivo e il secondo alla distribuzione in sala? Per di più, anche il doc di Veltroni ha origine televisiva, sia pure di quella a pagamento, essendo un prodotto Sky destinato a un breve passaggio in sala.
Il fatto è che proprio il documentario rappresenta al meglio la zona grigia che si estende tra ciò che consideriamo cinema e ciò che rubrichiamo come generi del flusso audiovisivo. Inoltre, c'è una grande (e discussa) differenza tra il documentario di ricerca, che mette in gioco il mezzo cinematografico, il linguaggio, la ricerca (e si presta dunque a una valutazione estetica) e il documentario dove il linguaggio viene praticamente azzerato - quello delle "teste parlanti", intervistati che parlano verso la camera o l'interlocutore e dicono la loro al pubblico.
Insomma, prima di decidere se I bambini sanno sia un buon film o meno, dovremmo capire se si tratta davvero di un film.

Gallery


{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati